5.Unconsciousness

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Inconsapevolezza.

Quello che avevo di fronte a me mi sembrava surreale. Deglutì nervosamente, in preda al panico. So che avevo fatto una mossa azzardata, ma l'istinto era stato più forte della ragione. I suoi occhi verdi percorsero ripetutamente il mio viso, scrutandolo in tutte le sue parti; potevo sentirli ovunque su di me. Esitò un attimo prima di passarsi la lingua tra le labbra, guardandomi in un modo fin troppo seducente. Era a pochi centimetri da me, e quando me ne resi conto una scossa mi percorse la schiena. Penso di non avere mai visto tanta bellezza messa insieme. Potevo sentire Bonnie, che mi prese leggermente la maglia da dietro, come a fare segno di lasciar perdere. Mai. Lei mi ha difeso chissà quante volte, questa volta toccava a me farlo.

"Spostati, dolcezza"

Affermò leccandosi il labbro superiore e guardando il mio. La sua voce era roca, profonda, mi fece venire i brividi; e mi fece anche capire che era meglio che mi spostassi. Abbassai lo sguardo, tremolante, ma subito lo rialzai. Lui era molto più alto di me, e incrociai di nuovo i suoi occhi, dai quali non volevo assolutamente perdermi.

"Non è stata colpa sua. E' stata quella ragazza a darle fastidio, Bonnie non c'entra niente."

Mi guardò aggrottando le sopracciglia. I suoi occhi verdi per un attimo mi sembrarono divenire più scuri; subito però sfoggiò un sorriso quasi divertito, che mi fece intravidere due fossette meravigliose. Ridacchiò tra sé e sé abbassando gli occhi, per poi riportare lo sguardo su di me.

"Forse non sono stato chiaro: ho detto spostati."

"Virginia, ti prego, lascia stare." Bonnie mi spinse leggermente al suo fianco, ma io non distolsi gli occhi da quelli di Harry mentre indietreggiavo, e nemmeno lui lo fece.

"Per questa volta lascio passare, ma che non accada più. Sai quali potrebbero essere le conseguenze, Bonnie."

Disse severamente spostando lo sguardo sulla mia amica e poi su di me. Un altro brivido mi percorse la schiena. Mi sono sentita un ostaggio per qualche minuto. Ma allo stesso tempo avevo difeso Bonnie, e ne ero orgogliosa. Vidi Harry voltare i tacchi ed andarsene via, in fondo al corridoio. Noi invece rimanemmo lì, immobili.

"Virginia, ma sei pazza? Avrebbe potuto farti del male!"

"Volevo solo difendere la mia migliore amica, scusami. E comunque penso tu stia esagerando, lo descrivi quasi come un assassino."

"Invece no che non esagero, te l'ho detto quello che sono capaci di fare quei ragazzi."

Sbuffai e incrociai le braccia al petto, voltando la testa a destra, evitando gli occhi di Bonnie.

"Virgi, ti prego, io ti voglio bene, voglio solo che tu non ti metta nei guai per causa mia."

La guardai.

"Promettimi che qualsiasi cosa succeda tu non cercherai più quel ragazzo. Poche hanno il coraggio di rispondergli."

"Poche hanno il coraggio di mettersi tra il Nazgul e la sua preda.."

Dissi ironicamente. Lei sorrise e mi abbracciò.

"In un certo senso. Dai, andiamo a casa. Penso che tu abbia il diritto di sapere tante cose."

"D'accordo."

"Ti dispiace se prima vado in bagno? Ci metterò un attimo."

"Tranquilla, ti aspetto fuori."

Mi sistemai un'ennesima volta la borsa su una spalla, prima di dirigermi verso il cortile. Ripensai a quello che era successo poco prima, a quegli occhi verdi che mi hanno scrutata così a fondo, e a quelle labbra piene così vicine alle mie. Quel ragazzo era un'assurdità. Non pensavo potesse essere vero. Una bellezza rara. Maforse era meglio che non ci pensassi più, Bonnie era stata chiara. Mi appoggiai al muro in pietra, era freddissimo. Mi sistemai i capelli da una parte e guardai il cielo azzurro sopra di me. I miei occhi si sgranarono quando però mi sentì prendere un polso in una stretta per niente debole. Voltai la testa di scatto e vidi di nuovo lui, Harry, che mi trascinò dalla parte opposta del cortile e mi scaraventò contro il muro. Emisi un suono abbastanza acuto, sia per il dolore che per la paura. Adesso quegli occhi erano capaci di terrorizzarmi. Subito mi portò una mano alla bocca, mentre aspirò il fumo dalla sigaretta che stava reggendo con l'altra mano. La sua stretta era forte, non riuscivo a muovermi.

Love Will Tear Us Apart. ||h.s.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora