Niente più segreti

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La mattina seguente Thomas si svegliò abbastanza presto, continuava a pensare a quello che stavano sicuramente passando Ellie e Minho; dovevano essere terrorizzati, e lui non stava facendo nulla per aiutarli.
Il ragazzo vide che Vince era in piedi e poco distante dal fuoco, stava guardando in direzione del campo che la sera passata era stato distrutto.
Thomas si avvicinò a lui in silenzio.
«Quindi è vero?» chiese Vince continuando a guardare avanti.
«Cosa?»
«La WICKED è riuscita a trovarci grazie all'aiuto del vostro amico?»
Ovviamente si riferiva a Ethan e Thomas annuì.
«Sapevo che non dovevo fidarmi di voi; quello sporco traditore...»
«Non è un traditore» lo interruppe Thomas.
«Nemmeno lui sapeva di cosa si trattava, me lo aveva detto poco prima dell'attacco»
«E non ti è saltato per la mente di venirlo a dire a me?» Vince era visibilmente irritato.
Thomas non sapeva come spiegargli il motivo per il quale non gliene avesse parlato, ma i suoi pensieri furono interrotti dalla voce di Newt che si trovava alle sue spalle.
«Ci sono novità?» chiese il biondino.
«Stavo chiedendo a Thomas perchè non ci ha detto che sapeva del localizzatore di Ethan»
«Aspetta, tu lo sapevi?»
«Si» ammise Thomas senza tanti giri di parole.
Newt non disse nulla, semplicemente si voltò allontanadosi sempre di più senza dire una parola.
Thomas allora lo seguì fecendo un piccolo scatto per raggiungerlo. Lo afferrò per l'avambraccio bloccandolo.
«Newt, so che ti ho mentito, ma...»
«Ma cosa? Ti dispiace per averlo fatto? Pensavo che tra di noi non ci dovessero essere segreti»
«Ed è così...»
«Io non credo»
Newt tirò il braccio verso di sè per liberarsi dalla presa di Thomas.
«Mi aveva chiesto di non dirlo a nessuno. E l'ho fatto. Lo sai che io sono sempre di parola»
«Questo lo apprezzo, ma cosa ti sarebbe costato dirmelo? Io non voglio fare quello che deve sempre sapere tutto, okay? Ma avrei potuto aiutarti»
«Hai ragione, dovevo dirtelo»
«Bhè, non l'hai fatto»
Detto ciò Newt si allontanò, lasciando Thomas lì in piedi immerso nei sensi di colpa.

Vince aveva proposto di andare all'accampamento quando avrebbe fatto più buio, in modo da non essere visti da eventuali pattuglie della WICKED.
Questo per Thomas fu abbastanza straziante, dato che stava vivendo un momento di estrema angoscia; sia per il fatto che non sapeva cosa stessero passando Ellie e Minho, sia perchè Newt non gli aveva rivolto più la parola da quella loro discussione avuta la mattina.
Il biondino si era allontanato da circa un'ora, quindi Thomas decise di andare a vedere dove fosse finito, anche se questo significava che avrebbero potuto avere un'altra discussione.
Dopo un paio di minuti di camminata lo trovò, era seduto sotto un albero, con la schiena contro il tronco e i capelli mossi da un leggero venticello.
«Sei un pò esposto quì, non credi?»
«Che vuoi?» gli chiese scontrosamente Newt.
Thomas si sedette accanto a lui.
«Volevo solo parlare»
«Lo abbiamo già fatto»
«Quello non era parlare, e lo sai bene quanto me»
«D'accordo, allora parla»
«Sono stato uno stupido. Volevo proteggerti, ma credo di averlo fatto nel modo sbagliato»
«In che modo credevi di potermi proteggere?»
«Non lo so. Ma ti giuro che le mie intenzioni erano buone»
«Dobbiamo essere una squadra Tommy»
Newt aveva addolcito il tono di voce.
«È giusto proteggersi, ma ognuno deve sempre sapere quello che sa l'altro. È così che si costruisce un rapporto di fiducia»
«Da oggi in poi ci diremo tutto, sempre»
Newt sorrise, cosa che provocò un sorriso spontaneo anche in Thomas, che subito dopo si avvicinò al biondino per lasciargli un piccolo bacio sulle labbra.
«Questa è la faccia che voglio vedere sul tuo viso, non ti si addice quella aggrottata e scontrosa»
«Speriamo che tu non debba mai più vederla allora»
Newt si guardò un attimo attorno, come se fosse indeciso su qualcosa; alla fine parlò.
«Siccome voglio essere coerente con quello che ti ho detto poco fa, c'è una cosa che devi sapere»
«Ti ascolto»
«Per me è un pò difficile parlarne, perchè pensarci mi ricorda quanto io sia stato debole, ma so che dirtelo può aiutarmi»
Newt prese un bel respiro e poi continuò.
«Eravamo nel Labirinto da un pò di tempo, non so dire precisamente quanti mesi fossero passati, ma erano abbastanza da portarmi all'esaurimento. L'essere il secondo in comando e non avere la minima idea di come uscire da quel posto mi stava consumando. Mi sentivo inutile, i nostri compagni morivano perchè non ce la facevano a continuare in quel modo ed era veramente frustrante doverli andare a seppellire»
Thomas afferrò la sua mano, per trasmettergli il suo sostegno.
«Un giorno, quando stava arrivando la sera presi una decisione. Entrai nel Labirinto, andando ovviamente contro le regole, corsi, e quando fui abbastanza lontano mi fermai di fronte ad una parete. Non ricordo se stavo piangendo, fatto stà che cominciai ad arrampicarmi. Arrivato abbastanza in alto mi fermai, chiusi gli occhi e mi lasciai andare»
Thomas era sconvolto, lo guardò e vide che stava piangendo.
Stava per stringerlo in un abbraccio, ma si fermò quando una serie di immagini invasero il suo cervello.
Vide la scena che gli aveva appena descritto Newt, era come se tutta quella serie di immagini stesse entrando di getto nel suo cervello: stava ricordando.
«È stato Minho a ritrovarti e a riportarti nella Radura. Ti sei rotto la caviglia ed è per questo che zoppichi»
Newt, con le lacrime agli occhi, si voltò verso di lui e lo guardò confuso; poi Thomas continuò.
«Mi ricordo di aver visto questa scena attraverso lo schermo di un computer. Qualcosa mi fa pensare che lavoravo per loro, per WICKED, ma purtroppo non riesco a ricordare altro»
«Wow, tutto questo è davvero una gran bella scoperta»
«È vero, ma adesso non importa, importa solo quello che mi hai appena raccontato»
«Mi vergogno molto però, sono stato debole, ho deciso di arrendermi»
«Non hai nessuna colpa, sei un essere umano, e gli esseri umani sono anche deboli»
«Lo so, ma ho provato ad ammazzarmi Tommy, questa è una cosa grave, non hai paura che possa rifarlo?»
Thomas gli afferrò delicatamente il viso con entrambe le mani, asciugandogli le lacrime con il pollice.
«No» rispose semplicemente lui.
«Perchè?»
«Perchè adesso hai me, adesso hai qualcosa per cui vale la pena vivere»

La sera il gruppo si diresse verso il campo facendo molta attenzione che non ci fosse nessuno della WICKED ancora là.
Adesso al campo, essendo completamente sgombro, si vedeva tutta la devastazione causata la sera precedente.
Sembrava la scena di un disastro: oggetti metallici sparsi ovunque, le costruzioni completamente distrutte, montagne di cenere ancora fumanti.
«Hei ragazzi!» disse qualcuno.
Si trattava di Vince e al suo fianco vi erano Harriet ed altre persone.
«Hanno preso Ethan e Sonya» disse la ragazza come per constatare un dato di fatto.
«Minho ed Ellie» disse poco dopo Newt come a completamento di quella breve lista.
«Adesso qual è il piano?» chiese Frypan.
Thomas, che fino a quel momento non aveva detto nulla prese un bel respiro e disse «Andremo a riprenderli, anche se questo vuol dire uccidere uno ad uno i membri della WICKED»

*Angolo scrittrice*
Ciao a tutti!
Era da un pò che non facevo uso dell' "angolo scrittrice".
Principalmente mi volevo scusare per le molte volte in cui non ho postato di lunedì (questa compresa); ma spesso, con la marea di studio che ho, me ne sono dimenticata.
Non so se si fosse capito, ma questo è l'ultimo capitolo di questa storia, ma come avrete visto però ho anche pubblicato l'epilogo, perchè già vi ho fatto aspettare tre giorni in più, quindi spero di essere perdonata.
Per quanto riguarda la storia finale che chiuderà questa ff sulla Newtmas non so quando inizierò a pubblicarla, perchè fino a metà giugno sono impegnata con gli esami e se dovessi finalmente decidere a quale Università iscrivermi non so quanto tempo mi leverà.
Una cosa è certa, la storia ci sarà perchè comunque non oserie mai lasciarvi così in sospeso, solo che ci vorrà un pò prima che venga alla luce.
Detto questo spero di non avervi deluso più di tanto e grazie se non abbandonerete la lettura di questa storia!

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