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CLARE
Quella sera ricevetti un messaggio da Lucas, voleva vedere un film, gli chiesi che aveva perchè di solito ogni volta che ha un problema vuole guardare un film e stare in silenzio, ma lui aveva semplicente risposto che aveva studiato troppo e voleva rilassarsi un po' e potevo crederci, stava dando davvero il massimo per entrare al college e quello che volevo era solo farlo stare bene.

Misi due pacchi di pop corn al microonde e andai da lui senza prestare attenzione a Caleb che stava uscendo per andare a chissà quale festino e ubriacandosi a morte insieme ai suoi amici senza un futuro.

Lucas era allungato sul letto con la faccia sul cuscino, mi avvicinai piano spostando il libro che aveva accanto, inginocchiandomi gli scostai un ciuffo dalla fronte, Dio era cosi bello da far paura.

La schiena definita faceva su e giu piano e rilassata, era cosi bello vederlo dormire, mi faceva venire i brividi. Presi una popcorn avvicinandola al suo naso e piano piano iniziò ad aprire gli occhi.

     << giornataccia? >> mangiò la popcorn dalla mia mano annuendo, poi successe qualcosa che proprio non mi sarei mai aspettata o meglio al quale non ero preparata anche se la desideravo e la sentivo nell'aria da tutto il giorno.

Due morbide e calde labbra al gusto di popcorn si poggiarono sulle mie e immediatamente il mio cuore iniziò a battere forte. I miei occhi inizialmente aperti e confusi si chiusero, le mie mani avvolsero il suo viso e mi lasciai trascinare da quel turbiniro di sensazioni che mi facevano perdere in me stessa, dimentiando tutto intorno a me.

   << deve essere stata davvero una brutta giornata allora >> dissi senza aprire ancora gli occhi con la sue mani che mi accarezzavano le guace calde.
    << per fortuna ho te! >>

LUCAS:

Le parole di mio fratello mi avevano turbato ma non giustificavano quello che avevo fatto, troppo avventato troppo codardo, ma era quello che volevo no? Lei era li, bellissima come un alba d'estate.

Mia, lo era sempre stata ed era proprio per questo che mi sentivo una vera merda dopo quello che avevo fatto, perché si, ero innamorato di lei davvero, ma avevo fatto una cosa che non mi sarei mai perdonato e avrei dovuto dirglielo.

Davo molte colpe a mio fratello ma non era un bugiardo e diceva sempre le cose come stavano, ma non potevo più nasconderle la verità, anche se la paura che si sarebbe sicuramente allontanata mi terrorizzava.

Proprio come ogni volta che iniziava un film Clare si addormentava come un sasso, solo che questa volta era diverso, era accoccolata sul mio fianco come un cucciolo e aveva il sorriso sulle labbra rosse.

Non poteva esserci nulla di più bello che vederla sempre al mio fianco, baciarla ogni volta come avevo appena fatto, ma prima di farlo ancora dovevo essere del tutto sincero con lei, perché mi aveva sempre visto come il suo principe azzurro ma in verità sono stato un debole e per paura di perderla ho fatto cose di cui adesso mi pento con tutto me stesso.

Forse il fatto di vederla corteggiata da un altro mi aveva messo in allerta, per la prima volta. Mi aveva fatto capire che anche altri ragazzi l'avrebbero trovata bella, e non volevo dividerla con nessuno.

Lei era mia e non avrei mai accettato di vederla nelle braccia di un altro. La guardavo e la riguardavo e l'unica cosa che provavo era il dispiacere, e avevo paura che quel dispiacere avrebbe distrutto tutto ciòche di bello avevamo passato assieme, incluso questo sentimento che stava per sbocciare.

  Finito il film non la svegliai, i suoi non avrebbero obbiettato, per loro ormai ero parte della famiglia già da tempo, la strinsi forte e mi addormentai con il suo profumo addosso e le sue mani piccole e delicate sul mio petto, si... era questo che volevo, era sempre stata lei.

Di mattina mi squilla il cellulare, mi arriva un messaggio dal dirigente dei corsi, avevano anticipato i corsi per via di un allerta meteo, sarei dovuto partire la mattina successiva e non volevo.

Avvisai i miei che erano in cucina, saremmo partiti tutti insieme per far visita ad alcuni parenti prima della mia partenza definitava, la cosa che mi consolava era che anche Caleb sarebbe venuto con noi anche se non mi fidavo per nulla di quello Sefan, non mi andava proprio giù che qualcun'altro poteva provare qualcosa per Clare.

Andai a svegliare Caleb per avvisarlo e come al solito non rispose, si girò dall'altra parte ancora vestito, molto probabilmente era rientrato da qualche ora, si sentiva una puzza di alcol da metri.

<< di al tuo amico di stare alla larga da Clare... non mi piace come la guarda! >>volevo essere il piu chiaro possibile, lui non rispose, si portò soltanto la coperta sulla testa buttandomi addosso il cuscino. Era il momento, dovevo dirglielo.

Mi sedetti accanto a lei scuotendola dolcememte, aprì gli occhi spostandosi i capelli dietro le orecchie.
  
   << devo parlarti un attimo >> si mise seduta.    

   << prima una cosa >> allungò le sue mani inginocchiandosi sul materasso affondandole nei miei capelli e con un bacio fin troppo appassionato mi acclolse tra le sue braccia. Si mise a cavalcioni su di me e senza neanche pensarci mi trovai ad afferrarle le cosce e baciarla con passione

   << non serve parlare, va bene...era tutto quello che volevo! Se non lo facevi tu ieri lo avrei fatto io, erano giorni che ci pensavo ormai >> Giorni? che stupido che ero stato, era per quello che ultimamente era sempre impacciata e ogni volta che la sfioravo diventava rossa come un peperone, e io che avevo avuto sempre paura di rovinare ciò che avevamo, invece questo era quello che anche lei voleva, infondo avevo sempre saputo che era innamorata di me, ma non credevo... venni interrotto da un altro bacio e con la mano mi spinse verso il materasso.

Non conoscevo questa Clare, da dove aveva tirato fuori questa passione? era troppo eccitante e se avesse continuato sarebbe successo che l'avrei spogliata e l'avrei fatta mia li, in quell'istante, ma non era giusto per lei, doveva sapere.

La guardai, aveva quegli occhi scuri che brillavano dalla felicità, e come un codardo non ci riuscì, non volevo rovinare quel momento.

     << devo partire domani in mattinata, i corsi sono stati anticipati >> lei si tirò su con l'aria imbronciata.

    << cosa? NO! proprio adesso no! >> la delusione si leggeva sul suo volto come fosse una scritta a caratteri cubitali, era dolcissima.   

    << ci sarà tempo per questo te lo prometto, quando tornerò molte cose cambieranno! >>

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