CALEB
<< anche se mi sembra stano ancora tutto questo, mi piace questo tuo nuovo atteggiamento! >> mi fece allungare accanto a lei solo che stava ben attenta a non sfiorarmi. << anche se mi ricordi un po' Caleb cosi >> sorrise, era la prima volta che mi chiamava in quella situazione e niente, mi fece strano. << è una cosa brutta? Insomma, lui non è il massimo della sobrietà >> si accoccolò sul fianco giocando con un acchiappasogni attaccato alla testa del letto. << Caleb ha molti difetti ma una cosa la sa fare...vivere! Lui non ha mai avuto pura ad essere ciò che è! >> era un complimento? << resta sempre uno stronzo! >> aia. << ma almeno è uno stronzo coerente col suo stile di vita >> avrei potuto chiederle altro ma si sarebbe solo insospettita di piu. << Allora in questi tre giorni ci porremo solo una domanda! >> mi guardò torva e confusa. <<cosa farebbe Caleb? >> si posò un dito sul labbro mordendosi un unghia. << mi piace...anche se mi sa di illegale >> odiavo ammetterlo ma iniziavo a trovare carina la sua risata, era cosi contagiosa. <<Bene...allora...cosa farebbe Caleb ora? >> si alzò di scatto << Ora? >> mi alzai togliendole le coperte e prendendola di peso. << si ora! >> presi una coperta che le misi addosso mentre la portavo sulle spalle e lei cercava di non fare rumore per non svegliare i suoi. << dove stiamo andando? >> mi domandò quando la posai in ascensore. << non te lo dico! >> presi la mia macchina, lei si sedette coprendosi con la coperta. << ma sono in pigiama. >> chiusi la portiera colpendola sulla fronte con due dita. << non pensare, agisci! È questo lo scopo no? >> la guardavo di sottecchi e per tutto il viaggio aveva quel sorriso carico di eccitazione e radiosità che non mi vanto a dire non le avevo visto neanche con mio fratello, era come se la stessi scoprendo per la prima volta. Ogni tanto si girava a guardarmi e io facevo finta di concentrarmi sulla strada ma sentivo i suoi occhi su di me anche se aveva la coperta fino su il naso. << non ci stiamo allontanando un po' troppo! >> non risposi, le dissi di affacciarsi dal finestrino. << Ma...questa è neve?! >> io continuai a camminare con la macchina fino a sopra il percorso, c'eravamo solo noi. Parcheggiai e lei scese con i suoi stivaloni pelosoni. << te ne sei ricordato!>> disse correndo come una ragazzina scordandosi la coperta sul sedile, in realtànon sapevo neanche di cosa parlasse. << mi avevi detto che non era possibile per via dei test! >> corse verso di me come una furia abbracciandomi. << GRAZIEEEE >> urlò tornando a correre tuffandosi su un mucchio di neve fresca. << di niente >> dissi a bassa voce avvicinandomi a lei. << cosi però ti bagnerai tutta>> la coprì con la coperta poggiandola su un tronco di un albero. Aveva il naso e le guance tutte rosse e nei suoi occhi riuscivo a vedere il riflesso delle stelle. Non sapevo cosa volesse dire vedere una persona felice, era una cosa che ti scaldava dentro e per la prima volta mi sentivo al posto giusto. << vieni, fa freddo. >> feci un passo avanti e anche il cuore fece lo stesso. << non ho mai visto un cielo cosi brillante, tu hai mai visto cosi tante stelle?! >> abbassò la testa di scatto e non si era resa conto che eravamo divisi solo da un fiocco si neve. Cercò di fare un passo indietro ma questa volta fui io a non permetterglielo. Poggiai le mie mani sui suoi fianchi tenendola ferma, il suo profumo mi faceva stare male, avevo quasi voglia di mangiarla. << cosa farebbe Caleb adesso? >> disse guardandomi con paura, ma avevo aperto io quel vaso e anche se avevo paura a guardarci dentro non potevo fare altro che buttarmici. Sentivo il cuore martellare sotto le sue mani piccole che premevano sul mio petto ma non si sbilanciava, come potevo darle torto. Mi stava chiedendo cosa avrei fatto, beh, io sapevo cosa fare ma non sarebbe finita bene. Non so cosa successe ma senza rendermene conto la stavo baciando, un bacio affamato, un bacio ardente. Avevo le mani nei suoi capelli morbidi, non volevo che si staccasse, non ancora. Sapeva di cioccolata e bagnoschiuma alla vaniglia, si l'avrei divorata senza pentirmene. La misi in braccio senza smettere di baciarla e la portai sul sedile posteriore della macchina togliendole la maglia. Le baciai il collo, afferrandole il seno e lei gemette sotto il mio tocco. Mi sentivo esplodere, continuai a baciarla fino ad arrivare al suo ombellico, stavo per sbottonarle i pantaloni quando disse quella maledetta parola <<Lucas!>> disse ansimando. Tornai su e lei era cosi bella e...porca puttana cosa cazzo stavo facendo. << scusami, mi sono spinto oltre! >> lei sembrava disorientata ma non arrabbiata. Si rivestì mentre io completamente vuoto mi odiavo per ciò che avevo fatto, e per quello che avevo provato. Non ci stavo capendo piu nulla cazzo! << sei arrabbiato con me, ho fatto qualcosa di sbagliato! Avevo promesso a me stessa che non ti avrei piu toccato, è stata colpa mia! >> mi misi alla guida. << non pensarci nemmeno! Tu eri...perfetta! Sono io che sono un cazzone. Tu meriti di piu di questo >> Si addormentò dopo dieci minuti accoccolata al mio fianco e io non potei fare altro che stringerla piu forte che potevo.
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3 Days
RomanceClare finalmente riuscirà ad avere l'amore della sua vita tutto per se...ma una cosa non aveva messo in conto, suo fratello Caleb che con una bugia ne combinerà delle belle