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CLARE

Salutai Lucas quella sera con un bacio che avrebbe ricordato per tutti i gg in cui sarebbe stato via. << cercherò di tornare ancora prima che tu senta la mia mancanza ok? non te ne accorgerai nemmeno della mia assenza. >> mi lasciai coccolare dalle sue braccia un paio di minuti, poi lo lasciai andare, doveva riposare, il viaggio era lungo. << ci vediamo quando torni >> odiavo lasciarlo andare ma non potevo fare altrimenti. << se ti senti triste puoi dormire da me >> dissi alzando la testa dal suo petto inspirando quanto piu profumo potessi. <<sicuramente lo farò!>> quando rietrai gia mi sentivo un po' piu vuota, avrei voluto aprire di nuovo la porta e buttarmi tra le sue braccia ma non potevo, mi avrebbe preso per un appiccicosa e patetica. Il giorno seguente a scuola mi sentivo sola, e il rientro a casa fu anche peggio, era diventato necessario averlo accanto come fosse la mia bombola di ossigeno. Tentai di studiare per i test di ingresso ma non ci riuscivo, presi i libri e andai a casa di Lucas le chiavi erano come sempre nel porta ombrello, aprì e gia mi sentivo un po' meglio. Andai diretta in camera sua quando lo vidi sdraiato sotto le coperte, la valigia era in corridoio e lui era mezzo nudo sotto le coperte. <<Lucas...Lucas? >> cercai di svegliarlo ma non ci riuscii, gli poggiai una mano sulla fronte ed era bollente. Andai in bagno e presi delle pezze bagnate e dei farmaci con un un termometro, segnava quasi 40. << prendi questa, inghiotti >> mi stesi accanto a lui accarezzandogli la fronte imperlata di sudore. Rimasi li tutto il pomeriggio, addormentandomi sulla sedia della scrivania. Quando mi sveglia gli misurai nuovamente la febbre che era scesa a 38 per fortuna. Mentre gli toglievo le bende fresche dalla fronte si svegliò. << ciao... >>

CALEB

Non ricordo neanche come ero rientrato a casa, ricordo solo che avevo preparato la valigia e mentre stavo per uscire mi sono sentito male vomitando l'anima, non ricordo nemmeno perché ero mezzo nudo. <<ciao...ti sei svegliato! >> Disse una voce piccola e delicata. << come ti senti? Avevi la febbre altissima! >> mi sedetti sul letto e solo allora mi resi conto che mi trovavo in camera di Lucas. << vuoi che ti porti qualcosa da bere? >> domandò lei e io con un cenno di capo acconsentii. Una volta che uscì controllai il cellulare, insieme ad esso sotto il letto c'era un biglietto dei miei "per qualsiasi cosa chiamaci" accesi il cellulare e c'era un messaggio di Ruby: "non dimenticarti la nostra scommessa
..se vinci tu hai un bel premio che ti aspetta" allegato al messaggio c'era una foto di lei con un completo intimo che per poco non mi dava un infarto. << eccomi qua >> rimisi il cellulare a posto prima che potesse vederlo. << ti senti bene?! >> mi alzai in piedi ma barcollai, lei mi sostenne << fa piano, potresti cadere >> miei occhi si incrociarono ai suoi e non so, forse era la febbre ma sembrava cosi diversa. Mentre mi rimetteva a letto mi porse la maglia del pigiama. << potevi dirmi che non eri piu partito? Potevi mamdarmi un messaggio! >> cosa dovevo fare, dovevo dirgli chi ero oppure stare al gioco e cercare di vincere la scommessa che avevo fatto con Ruby? Scoprire i segreti di Clare oppure dirle la verità? << scusami, mio fratello si è portato il mio cellulare per sbaglio, e mi sono addormentato, non sapevo nemmeno di avere la febbre mi sono solo sentito male e non me la sono sentita di partire >> Brutta decisione Caleb. << e come farai con i corsi adesso? >> pensa Cal...pensa...<< ce ne saranno altri il mese prossimo per via di questo maltempo, molti non sono potuti arrivare e ne faranno un altro a breve >> corrucciò la fronte << dove tieni i tuoi snak preferiti?>> "CAZZO" pensai, non se la sta bevendo. << dai, fai sul serio? >> ricordo ancora l'unica volta che da bambini ci scambiammo di posto, mi scaraventò addosso un intero pacco di uova. << sul serio! >> Per fortuna conoscevo mio fratello come le mie tasche. Mi alzai dal letto barcollando e arrivai davanti al poster degli ac/ds, dietro c'era una vecchia cassaforte a muro, era li che da bambini ci tenavamo i nostri segreti e le mie prime sigarette. Misi la combinazione e si aprì. << contenta? >> mi guardava ancora male, le si leggeva in faccia che qualcosa non andava. << sai cosa mi andrebbe? Una bella fetta della torta che mi hai portato ieri!>> o la va o la spacca. Mi avvicinai piano poggiandomi sulle sue spalle. << scusami se sono strano, sono solo stanco e forse mi sta salendo nuovamente la febbre. >> mise subito le sue labbra sulla mia fronte aiutandomi a sedere, il suo sguardo sembrava essersi addolcito. <<hai ragione, ti chiedo scusa! Te la prendo subito >>

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