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CALEB

Ormai era partita, l'avevo vista uscire dall'ospedale di corsa, era normale che avesse fretta di andare via da tutto...via da me! Ero stato molto attento a non incontrarla, vederla mi faceva male. Entrai con il mio sorriso piu falso buttandomi sulla sedia accanto a lui. << fa caldissimo oggi! >> lui si tolse la mascherima respirando affondo. << che cazzo ci fai qui? >> allargai le braccia. << sono venuto a trovarti, che domande sono? >> mi puntò il dito. <<tu...sei...la persona piu stupida che io conosca! >> non era amichevole per nulla. <<glie l'ho detto...le ho detto delle foto di Ruby >> mi girai il cappelo nervosamente. << e allora? >> mi disse di avvicinarmi a lui , sicuramente non ce la faceva a parlare. << e allora?! Dovresti correre da lei e dirle di restare! Lo sai che sta per prendere un aereo per Roma e non tornerà piu? >> non l'avevo mai visto cosi furioso.
<< è solo uno stage rilassati! >> cercai di spostarmi ma afferrò il collo della mia maglia. << no...lei non tornerà mai perché una volta finito lo stage inizierà un corso di un università del luogo...coglione! >> mi divincolai fin troppo facilmente. << sai che c'è...adesso basta! Se ho imparato qualcosa da questa storia è che la vita non aspetta nessuno e non siamo cosi eterni da permetterci di perdere qualcosa di bello...e Clare...lei è qualcosa di bello...per cui ti avviso...non appena mi alzerò da questo maledettissimo letto...io andrò da lei e la renderò felice come tu non hai saputo fare! >> aveva uno sguardo inferocito e fin troppo credibile. << hai il tempo a tuo favore, prendilo come un favore da amico >> si girò dall'altra parte mettendosi la mascherina. Non avrei mai avuto un altra occasione e Step...lui la meritava davvero, ma non potevo permetterglielo. Corsi fuori dall'ospedale correndo come un matto con l'aito fino all'aereoporto ma era troppo tardi, lei era partita.

Lucas.

Erano ormai passate tre settimane da quando Clare se ne era andata, mi sentivo un vuoto dentro incolmabile, ne frattempo avevo avuto gli esiti dei test e sarei partito per Harvard dopo l'estate. Ero indeciso se contattarla o meno ma alla fine presi coraggio e le scrissi. "Sono contenta per te...hai realizzato il tuo sogno" sorrisi, lei mi aveva incoraggiato dall'inizio e potevo dire che la sola ragione per il quale ero arrivato fin li era la sua presenza, la sua allegria e la sua capacità di spronare le persone a dare il meglio. Entrai in camera di mio fratello, non lo avevo mai visto cosi, non usciva se non per andare all'aereoporto e tornare. << dovresti andare da lei! >> avevamo passato una vita ad odiarci, era il momento di voltare pagina e perdonarci. << no, va bene cosi... >> lo gitai dalla sedia della scrivania buttandogli il libro sul letto. << sii sincero. Tu la ami? >> la sua mascella si contrasse ma il suo sguardo era tranquillo << si >> disse deciso e quelle parole si conficcarono taglienti nel mio cervello. << perche? >> incrociai le braccia aspettando quelle risposte che sapevano mi avrebbero ammazzato dentro. << Lascia stare! >> mi voltò le spalle ma lo incastrai sotto le mie braccia a quella sedia. << dimmelo! Perché devo sapere se Clare merita davvero il tuo amore...devo sapere perché il tuo amore è piu forte del mio! >> potevo sembrare disperato ma non mi importava. << perché con lei sento di poter essere una persona migliore, perché mi fa sentire completo e mi...mi...fa impazzire il fatto che qualcun'altro potrebbe portarmela via! LEI È MIA DA SEMPRE! >> alla fine uscì fuori, me lo urlò praticamente in faccia.
Tornai in camera, presi i miei risparmi per il viaggio che avrei dovuto fare con Clare prima che le nostre vite si fossero separate per sempre e glie li misi sulla scrivania. << voglio che li prenda e che vada da lei...rendila felice...ti prego >> quasi mi veniva da piangere ma era la cosa giusta da fare.

CALEB

Dopo aver detto quelle cose a mio fratello mi sentii meglio, come se mi fossi tolto un peso dallo stomaco. Guardai i soldi sulla scrivania, presi il cellulare e chiamai Step. << pronto! >> guardai fuori dalla finestra e non mi ero mai sentito piu sicuro di me. << me la vado a riprendere! >> Lo sentii ridere e riagganciò semplicemente il telefono. Prenotai il primo volo disponibile e prima che potessi rendermene conto mi trovai sull'aereo diretto verso Roma.

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