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CALEB

quella mattina Step mi buttò letteralmente giu dal letto costringendomi ad andare a scuola. Non avevo voglia di vedere Clare ma non potevo nemmeno permettermi di perdere quest'ultimo anno. Quando arrivammo davanti il cancello sentì una stretta al cuore, lei era davanti l' entrata che aspettava con un libro in mano assorta nella sua lettura, le passai accanto e lei si girò istintivamente dalla mia parte ma io non lo feci, morivo dalla voglia di amdare da lei e stringerla forte ma non potevo. << respira Cal! >> Disse Step dandomi una pacca sulla spalla. Chimica fu l'ora piu difficile perché eravamo nella stessa classe. Ovviamemte non fece una piega e continuò a seguire la lezione senza prestari attenzione mentre io con la coda dell'occhio la guardavo ripensando alla sua pelle calda e morbida sotto le mie mani, alle sue labbra sul mio corpo. << fanculo >> dissi buttando letteralmente il banco a terra uscendo dall'aulta. Entrai nel bagno alla fine del corridoio mettendo totalmente la testa sotto il rubinetto. << Ti odio! >> sentì dire accanto alla porta. Chiusi il rubinetto, avrei riconosciuto la sua voce tra mille. << è tutto? >> dissi bruscamente per non tradire me stesso, avevo paura che se avessi ceduto non mi sarei piu rialzato. << mi hai usata per i tuoi giochi, hai preso qualcosa di mio che non... >> i suoi occhi si riempirono di lacrime e la sua voce si spezzo non riuscendo a finire la frase. Feci un passo avanti ma mi bloccai, era difficile vederla in quelle condizioni. << si, ti ho usata...odiami pure quanto ti pare, tanto a me non me ne frega un cazzo! >> dissi urlando, era piu facile per le odiarmi, cosi gli avrei reso la cosa ancora piu facile. << non hai provato davvero nulla? Che razza di persona si conporta cime hai fatto tu senza provare il minimo rimorso!>> chiese lei stringendo i pugni sui suoi fianchi. << cosa avrei dovuto provare? Era solo un gioco Clare e tu sei stata cosi fessa da cascarci! >> aveva quello sguardo di schifo stampato in faccia; bene. << mi fai schifo Caleb e spero solo che tu un giorno soffra come stai facendo soffrire me >> non ce ne era bisogno, ero già i resti di quello che una volta ero, totalmente e irrimediabilmente distrutto. Quando se ne andò scagliai tutta la mia rabbia sul vetro spaccandolo in mille pezzi. Il sangue gocciava come una fontana ma l'unico dolore che sentivo era l'enorme buco nel petto che avevo.

CLARE

Per un secondo avevo quasi creduto alle parole di Step credendo che quel mostro avesse provato davvero qualcosa per me ma a quanto pare mi sbagliavo. Corsi fuori da scuola urtando Step che urlando il mio nome iniziò a corrermi dietro. Mi afferrò mentre senza neanche accorgermene mi trovavo in mezzo alla strada. << CLARE! >> si tuffò su di me buttandomi su di se finendo sul prato del parco. << ma che...sei impazzita?>> iniziai a piangere singhiozzando coprendomi il viso nella sua maglietta. <<LO ODIO, LO ODIOO >> Step mi strinse forte a se. << shh...calmati adesso! >> la cosa brutta era che ero arrabbiata piu con Caleb che con Lucas, e non solo perché aveva fatto sesso con me c'era qualcos'altro che mi logorava l'anima. << vieni, ti porto a casa >> mi portò letteralmente in braccio fino alla mia stanza. << come fai Step, come fai a essermi amico se provi qualcosa per me! >> dissi senza neanche guardarlo. << Non lo so, so solo che voglio che tu stia bene, che questo mi comporti nella tua vita o meno! >> si sedette accanto a me. << non è un buon piano...fidati! >> mi tolse una lacrima dalla guancia alzandomi il mento. << con una sola eccezione, io so di non avere possibilità, a te purtroppo ti hanno dato speranze che hai custodito come un tesoro >> Non so perché lo feci ma lo baciai, sentii il sapore delle mie lacrime e la morbidezza delle sue labbra. << Per qunto vorrei che questo durasse per sempre non posso, perché non sono ciò che vuoi! >> ma perché non l'aveva tirato fuori prima questo interesse per me. << e come fai tu a sapere ciò che voglio? >> mi afferrò le spalle. << non lo so, ma usare me per lenire le tue ferite non è un comportamento da Clare, non sei cosi! >> non era affatto arrabbiato, aprì semplicemente le braccia e io mi accovacciai dentro di esse sperando di trovare protezione e un po' di pace

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