Someday the last year, Ryan's garage.
La mano posata sul mio fianco scivola lentamente sulla mia natica destra. Lo sguardo fulvo di Ryan mi scivola addosso come lava incandescente, il suo sorriso da cattivo ragazzo gli piega le labbra sottili.
"Non perderai mai il gusto di farlo?"
Sollevo la sua mano posizionandola di nuovo sulla pozione precedente.
"Mai" mi colpisce il naso con l'indice dell'altra mano, poi continua "adoro il modo in cui arricci il naso quando qualcosa ti infastidisce""Allora a furia di passare il tempo con te mi verranno le rughe"
Una risata riempie l'ampio garage, Alec scende con un balzo dalla cassa acustica su cui si era accomodato con le gambe a penzoloni.
"Non mi stancherò mai dei vostri bisticci" dice ancora sorridendo.
"Chi usa ancora la parola 'bisticci'?" Risponde Ryan sarcasticamente.Alec si aggiusta sul naso gli occhiali tondeggianti, il tatuaggio scuro spicca sul dorso della sua mano: un triangolo nero con un foro a sua volta triangolare e quattro rose bianche che lo ricoprono disordinatamente. Non è il suo unico tatuaggio, una grande rosa dalle foglie appuntite gli ricopre il retro del collo, diverse azalee risalgono i suoi avambracci e - non visibile dall'esterno - una bellissima orchidea decora la base della sua schiena.
Un giorno gli ho chiesto il perché avesse scelto di tatuarsi unicamente fiori.
'Sono gli unici esseri viventi che rinascono dalle proprie ceneri, ed è lo stesso che voglio fare anche io: rinascere dai miei errori'
Questa è stata la sua risposta."Non è colpa mia se il vocabolario in mio possesso è molto più ampio del tuo"
Uno scintillio attraversa i suoi occhi azzurri, perfettamente in tinta con l'orecchino a forma di cerchio da cui pende un piccolo triangolo dorato sul suo lobo sinistro."Sono d'accordo con lui" esclamo avvicinandomi ad Alec.
"Ha anche più stile di te" afferro la sua mano mettendo in mostra i due anelli argentati infilati all'indice e al mignolo, squandrando al contempo i vestiti di Ryan.Un paio di pantaloni di pelle in tinta con la giacca e i guanti senza dita, una t-shirt nera e un paio di anfibi con delle fibbie argentate. Il tutto mette in risalto i capelli biondi che porta sparati da tutte le parti, da questi sbucano le sue orecchie tempestate di piercing e da un paio di orecchini a forma di croce dallo stile gotico.
Ryan mette il broncio e si avvicina al suo basso elettrico per cominciare ad accordarlo in silenzio.
Questo garage è la nostra sala prove da qualche mese, da quando ci siamo incontrati a quel festival rock e abbiamo deciso di formare una band; ero arrivata in america da poche settimane, un paio di mesi prima dell'inizio del college che ho deciso di utilizzare per sistemare il nuovo appartamento e procurarmi i libri e tutto l'occorrente per le lezioni.
Spero solo che non ci perderemo di vista una volta iniziato l'anno scolastico.La 'sala prove' consiste in un angolo in cui sono posizionate le casse acustiche e gli strumenti - la mia chitarra, il basso di Ryan, il piano di Alec e la batteria di Emma -, mente nel resto della stanza ci sono i tipici attrezzi che si possono trovare in un garage appesi alle pareti, la moto di Ryan, un minifrigo con snack e bevande alcoliche, un paio di divani dalla stoffa rovinata buttati nell'altro angolo e vari poster che tappezzano le pareti e perfino una parte del soffitto. Nel complesso è una stanza abbastanza confortevole.
"Lo hai di nuovo ferito nell'orgoglio?" Emma appare dalla porta rossa che collega il garage al resto della casa con in mano una confezione di donuts caldi e nell'altra una con quattro bicchieri che sappiamo contenere il mio cappuccino, il caffè amaro di Ryan, la cioccolata calda di Emma e il milkshake di Alec.
"CIBO!" Ryan sembra riacquistare tutto il suo buonumore non appena il profumo di dolci gli solletica il naso.
Alec ridacchia sistemandosi il ciuffo corvino, osservo in controluce il taglio aguzzo della sua mascella e il piccolo naso all'insù, è bellissimo proprio come un personaggio dei manga.
Raggiungiamo entrambi Emma per prendere la porzione che ci aspetta, poi ci sediamo sulle poltrone - soltanto noi ragazze ovviamente, agli altri due tocca il pavimento.
STAI LEGGENDO
Becoming Death, non sfidare la morte
خارق للطبيعةUn'incidente. Ormai sono all'ordine del giorno. Ne parlano ogni sera al telegiornale e magari noi non ci facciamo neanche più caso, non ascoltiamo più la voce della giornalista che ci parla di auto fracassate, gente ferita o - persino - caduta fra...