Capitolo 14

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In no time, somewhere.

"Mirin!"
La voce di Aidan rimbomba sulle pareti ricurve della sala del trono, sta correndo nella mia direzione; non appena mi raggiunge mi lascio accogliere dalle sue braccia.

"Da quando sei così apprensivo?" Scherzo ricambiando l'abbraccio, in risposta lo sento sbuffare contro il mio collo.
"Non crogiolarti troppo, ti ricordo che devi ancora incontrare Mizu"
Mi separo di scatto e lo prendo per le spalle. "L'ha scoperto?" Chiedo.
"Colpa mia" Waira esce dall'ombra con aria colpevole.

"Ho percepito nell'aria che qualcuno aveva compiuto una scelta rischiosa e non ho resistito alla tentazione di dare un'occhiata. Ma per sbaglio ho fatto cadere una delle fiaccole appese alle pareti e visto che Mizu ha il sonno leggero..."
A volte dimentico che i poteri dei Guardiani riducono la tua privacy al minimo, anche quelli di Aidan mi sono stati d'aiuto per ritornare sulla terra, anche se solo per poche ore.

"È arrivato qua un attimo dopo che tu sei scomparsa" s'inserisce Aidan.
Mi scappa una risata esasperata.
"C'è qualcuno non a conoscenza della mia 'evasione'?"
Prima che qualcuno mi risponda Gea fa il suo ingresso nella stanza seguita a sua volta da Nefisi.
"Sei tornata finalmente... Mizu sta dando di matto nella sua stanza" commenta la prima.
"A quanto pare no..." mi rispondo da sola.

A quel punto sento Gavriel schiarirsi la voce, per lui deve essere strano ritrovarsi sottoterra in una specie di grotta con quattro creature che sembrano tutto fuorché esseri umani.
"Da quando ti fai chiamare Mirin?"
"Diciamo solo che è il nome ufficiale della Morte" dico girandomi nella sua direzione, ma appena scarico il peso sulla gamba destra la sento piegarsi improvvisamente.

Gavriel mi afferra appena in tempo, per un attimo mi ero dimenticata di essere ferita.
"Avete un'infermeria o qualcosa del genere in questo posto?" Domanda con il viso contratto dalla preoccupazione.
"Ti faccio strada" si propone Nefisi e, com'è entrata, abbandona elegantemente la stanza.

Gavriel mi solleva di peso e si affretta a seguirla, mentre io lancio un ultimo sguardo agli altri tre Guardiani rimasti che stanno discutendo di qualcosa, sono sicura che si tratti dell'ospite che ho portato con me. Se non fosse stato per la mia gamba lo avrebbero riempito di domande, ci avrei scommesso la mia chitarra.

L'infermeria è una stanza rettangolare con un singolo letto nel centro, le pareti sono piene di mensole colme di ampolle trasparenti, alcune vuote e alcune piene di liquidi colorati, mentre il pavimento è ricoperto da un sottile strato di vetro dalle sfumature viola e azzurre che rende il pavimento di pietra irregolare liscio come il marmo.

Gavriel mi stende delicatamente sul letto, ha le lenzuola di seta acquamarina e un soffice cuscino di forma ovale.
Mi passa la punta delle dita sulla guancia e quando tira indietro la mano vedo che è tinta di rosso, il taglio sul mio zigomo deve aver ricominciato a sanguinare.

"Ehy, non preoccuparti. Sto bene."
Continuo a ripeterlo, ma la verità è che il dolore alla ferita è ormai insopportabile e il rimorso per aver lasciato Owen da solo comincia a farsi sentire.
"Non è vero, te lo leggo negli occhi. Manca quella luce che li ha sempre resi bellissimi, neri o grigi che siano"
Si poggia con i gomiti al bordo del letto. "Ti senti in colpa per quello che è successo a Will, non è vero? Ho notato il suo corpo nel salone..."
Abbasso lo sguardo.

"Senti, non voglio obbligarti a parlarne, lo farai quando sarai pronta. Per ora vorrei solo ringraziarti, non ci hai pensato due volte a ritornare per liberarmi"
Sollevo una mano e gliela passo sul ciuffo ribelle. "Mi sei mancato"
Vedo le sue fossette comparire sulle guance. "D'ora in poi niente più segreti. Promesso?" Dico.
"Promesso"

"Quindi sei tu il famoso Gavriel... ecco il bel faccino che ha messo in difficoltà la nostra Mirin" ci interrompe la Guardiana.
Mando uno sguardo ammonitore a Nefisi, che si sta avvicinando al mio letto con in mano un'ampolla con dentro un liquido verde acceso dalla consistenza viscosa.
"Di che parli?" Gavriel è sulla difensiva, di certo non si fida di nessuno dei Guardiani.
"Diciamo che una delle mie specialità è scoprire a chi appartiene il cuore delle persone"

Becoming Death, non sfidare la morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora