Capitolo 10

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Yoongi, che era debole nel corpo e nell’animo, Fu reso coraggioso dal suo crudele destino, raccolse tutte le sue forze e, estratta la lucerna e afferrato
il rasoio, sentì di avere dentro di sé un coraggio da uomo forte. Ma quando la lampada fece apparire ai suoi occhi lo sposo segreto, vide la belva più mite
e la più dolce di tutte, Amore, il bellissimo dio, bellissimo anche nel sonno, alla cui vista perfino
la lampada si rallegrò illuminando di luce splendente la lama dell’arma sacrilega.
Yoongi, atterrito e fuori di sé, coperto da un pallore mortale, tremante, cadde a terra sulle ginocchia e voleva nascondere la lama piantandosela nel cuore. E l’avrebbe fatto certamente, se la
lama stessa, impaurita da quel delitto atroce, non gli fosse sfuggita dalla mano audace.
E ormai privo di forze, spossato, guardando la bellezza di quel volto divino, riprese animo. Vide
la testa mora e i capelli fluenti e umidi d’ambrosia poggiarsi fluentemente sul cuscino e sulla fronte.
Di fronte a quella sfolgorante bellezza anche la fiamma della lucerna sembrava vacillare.
Sulle spalle del dio alato splendevano piume morbide di rugiada, sfolgoranti di sfavillante fulgore, e, sebbene le ali stessero ferme, le piume alle
estremità tremolavano, sussultando scherzosamente e senza posa. Il resto del corpo era liscio e splendente e tale che la stessa Venere non poteva
pentirsi di averlo generato. Ai piedi del letto giacevano le armi dell’infallibile dio: l’arco, la faretra, le frecce. Yoongi con curiosità insaziabile si soffermò a
guardarle e toccò e ammirò le armi del suo sposo, poi estrasse una freccia dalla faretra e toccando con il pollice la punta, facendo un movimento un po’ troppo brusco con la mano ancora tremante, si punse profondamente il dito, e dalla pelle uscirono alcune gocce di rosso sangue, come rugiada.
Così l’ignaro Yoongi per colpa sua fu presodall’amore di Amore. E sentendo crescere irresistibilmente dentro di sé la voluttà per il dio della voluttà, chino su di lui con le labbra dischiuse, cominciò a baciarlo e ribaciarlo con baci appassionati, senza freno, temendo solo che si svegliasse.

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