Ma, mentre Yoongi delirava, ferito dall'eccitazione di quell'indicibile piacere, la lucerna,
o per malvagia perfidia o per odiosa gelosia o perché desideroso anch'esso di toccare e quasi di baciare un corpo così bello, fece schizzare fuori dalla punta della sua fiamma una goccia di olio bollente che andò a cadere sulla spalla destra del dio. Oh audace e temeraria lucerna, vile strumento d'amore, tu hai osato bruciare il dio di ogni fuo-
co, tu che sei stato certamente inventato da un innamorato che voleva godere più a lungo, anche di notte, le dolcezze tanto desiderate! Il dio, sentendosi scottare, balzò su dal letto e vide l'oltraggio e il tradimento di ogni promessa di fedeltà. Senza dire una parola volò via, sfuggendo ai baci e alle mani dell'infelicissimo sposo. Yoongi, mentre egli si sollevava, si aggrappò con tutte e due le mani al piede destro del dio, come una miserabile appendice di quel sublime volo, e continuò così a seguirlo ancora per le regioni nuvolose del cielo, finché esausto si abbatté al suolo.
II divino amante non lo abbandonò così buttato per terra, ma volò su un cipresso lì vicino e dall'alto di quella vetta, profondamente commosso, gli parlò: "Io, mio ingenuo Yoongi, proprio io, disobbedendo ai comandi di mia madre Venere che ti voleva innamorato di un uomo miserabile e abbietto, e condannato a sposarlo, sono volato
da te e sono divenuto il tuo sposo. Ho agito con troppa leggerezza, lo so. Io, il famosissimo arciere, mi sono ferito con le mie stesse armi e ti ho fatto mio sposo perché tu poi mi credessi una bestia e volessi con un'arma tagliarmi la testa, quella testa
che porta gli occhi innamorati di te! Eppure in ogni momento io ti mettevo in guardia contro un tale pericolo e più di una volta ti ho amorosamente avvertito! Quelle tue sciagurate consigliere avranno il castigo che si meritano per i loro malvagi insegnamenti. Tu invece sarai punito soltanto con la mia fuga".
E, dopo aver parlato in questo modo, si levò rapidamente in alto sulle ali.
Yoongi, prostrato a terra, cercava di seguire con gli occhi il volo dello sposo fin dove poteva, e intanto sfogava l'angoscia del suo animo con lamenti disperati. Poi, quando il movimento delle ali portò via Cupido nella profondità dello spazio e lo rese invisibile, si gettò giù a capofitto dalla sponda del fiume vicino. Ma il fiume gentile, certamente in omaggio a quel dio che sa dar fuoco perfino alle acque, e temendo anche per sé, subito
l'avvolse tra le sue onde senza fargli alcun male e lo depose sopra la riva erbosa e cosparsa di fiori. Per caso si trovava lì, seduto sul ciglio del fiume, il rustico dio Pan che teneva tra le braccia la sua dea montanina Eco e le insegnava a ripetere cantando
le più svariate ariette. Lungo la riva le caprette, pascolando qua e là, brucavano la chioma erbosa del fiume. II dio caprigno, chiamando dolcemente il
povero Yoongi affranto e sfinito, non ignaro del resto di quello che era successo, cercava di consolarlo con queste carezzevoli parole: "Grazioso fanciullo, io sono è vero rustico e pecoraio, ma la mia vecchiaia mi ha insegnato molte cose. Se non mi sbaglio, e questa è per quelli che lo capiscono la vera arte dell'Indovino, io intuisco dal tuo passo incerto
e vacillante, dal tuo eccessivo pallore, dai continui sospiri e infine dai tuoi occhi così addolorati, che tu sei malato di un grande amore. Dammi retta, e non provare nuovamente a buttarti da qualche parte o ad ammazzarti in qualsiasi altro modo.Smettila di piangere e lascia da parte ogni tristezza, e invece prega Cupido, il più potente degli dei, e cerca di propiziartelo con teneri omaggi, perché è
un giovinetto delicato e sensibile all'amore".
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Amore et Psyche
FanfictionYoongi, ragazzo dai dolci lineamenti, si ritrova a conoscere un uomo senza volto e corpo, lasciandosi amare in tutti i modi possibili.