Capitolo 2

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Per parecchi giorni tutti non fecero altro che affliggersi, piangere, lamentarsi, ma bisognava purtroppo obbedire al lugubre vaticinio. Furono preparate per il miserabile fanciullo le nozze funebri, e già la luce delle fiaccole si smorzava sotto la cenere della nera fuliggine, il suono del flauto nuziale si trasformava nel lamentoso motivo della Lidia, e il lieto inno dell'Imeneo in un lugubre ululato, mentre il promesso sposo si
asciugava le lacrime col velo.
Tutta la città si unì al dolore della famiglia colpita da quel terribile destino, e vennero sospesi i processi già iniziati nei tribunali, in segno di lutto cittadino.
Si doveva obbedire agli ordini del dio, e il povero Yoongi si doveva sottomettere al suo crudele destino.Così ebbero fine, nell'angoscia generale, i preparativi di quelle nozze funebri, e si procedette alle esequie di una persona viva, con il concorso di tutto il popolo. Yoongi, in lacrime, venne accompagnato non al corteo di nozze ma al suo funerale.
I genitori, afflitti e colpiti da una sciagura così grande, esitavano a compiere quell'orrendo misfatto, ma il fanciullo li esortò con queste parole:

"Perché volete affliggere la vostra vecchiaia con questi pianti interminabili? Perché con queste urla disperate vi consumate la vita, che è più mia che vostra? Perché sciupate con queste lacrime inutili il vostro volto per me? Perché straziate i miei occhi nei vostri? Perché vi strappate quei bianchi capelli? Perché vi percuotete il petto, quel vostro santo seno? È questo dunque il premio inestimabile per la mia rara bellezza? È troppo tardi ora per comprendere, ora che siete stati colpiti da un colpo mortale inferto da una funesta invidia. Quando popoli e nazioni mi tributavano onori divini, quando tutti in coro mi chiamavano nuovo Afrodite, allora dovevate preoccuparvi, allora dovevate piangere e vestirvi a lutto per me come se fossi già morto. Ora sento, ora vedo che soltanto per quel nome di Afrodite io sono perduto! Conducetemi su quella rupe che il mio destino mi ha assegnato, e lasciatemi lì. Ormai ho fretta di giungere a quelle nozze felici, ho fretta di vederlo, questo mio nobile marito! Perché indugio, perché mi sottraggo
a colui che mi viene incontro, nato per la rovina del mondo intero?".
Detto questo il vergine tacque, e con passo ormai sicuro si mescolò agli altri nella folla che l'accompagnava nella processione funebre. Giunsero alla rupe destinata, in cima a un'alta montagna, sulla cui sommità venne deposta il fanciullo. Tutti poi se ne andarono abbandonandolp e lasciando lì anche le fiaccole nuziali, spente dalle loro lacrime, le stesse con cui prima avevano illuminato la strada, e si avviarono a capo chino verso le loro case. I genitori del fanciullo, straziati da una sorte così crudele, si ritirarono nell'ombra della reggia chiusa, condannandosi a una notte senza fine.
Ma Yoongi, mentre, impaurito e tremante, ancora piangeva a dirotto sulla cima della rupe, sentì il dolce soffio di Zefiro alzarsi lievemente e agitargli da ogni parte il lembo della veste, poichè i greci, specialmente quelli che possedevano denaro, usavano vestire le proprie carni di semplici tuniche, spesso ornate con qualche gioiello, che gonfiandosi come una vela, lo sollevò con il suo alito leggero, facendolo scivolare a poco a poco lungo il pendio dell'erta rupe, e lo depose con dolcezza nel grembo di un prato fiorito nella valle sottostante.

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