Capitolo 12

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Quando il dio dei pastori ebbe finito di parlare, Yoongi , senza rispondergli neanche con una parola, ma salutandolo devotamente come una divinità, continuò la sua strada.
Camminando per una strada lunga, faticosa e sconosciuta, verso sera giunse alla città dove regnava il marito di una delle sue sorelle.
Quando Yoongi venne a saperlo, chiese di essere annunciato. Fu subito fatto passare, e dopo essersi scambiati baci e abbracci, Yoongi giustificò il motivo della sua venuta dicendo:

"Ti ricordi del buon consiglio che mi avete dato, cioè di uccidere con un rasoio affilato la belva che giaceva con me facendosi credere mio marito, prima che mi inghiottisse con la sua gola vorace? Ebbene, appena con la complicità della lucerna, come voi mi
avevate suggerito, io vidi il suo volto, mi si presentò davanti agli occhi uno spettacolo stupendo e veramente divino: era lo stesso figlio della dea Venere, Cupido in persona, proprio lui, ti dico, immerso in un sonno dolcissimo! E mentre io stavo lì colpito da quello spettacolo sublime e turbato da un piacere immenso tale che mi pareva di
non reggerne il godimento, la mia cattiva stella volle che dalla lucerna schizzasse dell'olio bollente sulla sua spalla. Subito egli si svegliò per il dolore,
e vedendomi armato di ferro e di fuoco esclamò:

"Vattene, dopo che hai tentato di compiere questo abominevole misfatto, vattene subito via dal mio letto, e portati via tutte le tue cose. La mia legittima sposa sarà tua sorella', e fece espressamente il tuo nome. Poi ordinò a Zefiro di portarmi via col
suo soffio dalla sua casa".

Yoongi non aveva ancora finito di parlare che la sorella, agitata dal pungolo di una frenesia lussuriosa e di una malvagia invidia, inventò scaltramente una solenne bugia per il marito, dicendogli che le erano morti i genitori, e si imbarcò subito su una nave dirigendosi alla rupe. Tirava un vento diverso dal solito, ma lei tutta protesa nella sua cieca speranza, e dopo aver gridato "Eccomi, Cupido, eccomi! lo sono la sposa degna di te! E tu Zefiro accogli la tua signora!", con un grandissimo salto si buttò giù.
Dove voleva arrivare non ci arrivò neppure morta. Infatti il suo corpo rimbalzò qua e là sulle rocce acuminate e si sfracellò, come meritava, e le sue membra dilaniate e sparse furono facile pasto di uccelli e bestie feroci.
E non tardò anche la seconda vendetta. Infatti Yoongi, riprendendo il suo cammino senza meta, giunse a un'altra città dove abitava l'altra sorella. E anche lei, come la prima, ingannata da un falso amore fraterno e rivale del fratello in quelle scellerate nozze, si affrettò verso la rupe e precipitò nello stesso modo trovando la morte.

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