-Ti odio!- urlai rincorrendolo per tutta la casa -Sei impazzito? Sembro una babbuina!-
-Sharder.- rise -Era solo uno scherzo!-
Sbuffai nervosa -Mettere la panna in faccia è uno scherzo, non mettere sul web una mia foto mentre dormo abbracciata ai biscotti!- sputai
-Dobbiamo fare pubblicità alla nostra relazione!- disse ironico
-E poi era la mia vendetta per le merendine.-
-Ti odio.- dissi senza esitare
-Sarà la centesima volta che lo dici da quando sei arrivata in questa casa.- il tono di Niall era fin troppo divertito, ed io l'odiavo per questo, se solo la gente vedesse come ci comportavamo quando eravamo da soli, nessuno avrebbe creduto alla nostra relazione.
-Sta venendo Laura.- disse tutto d'un fiato.
-Cosa?- sputai nervosa
-Io ti...-
-...odio.- finì la frase divertito. Lo fulminai con lo sguardo e andai in bagno.
-Che stai facendo?- chiese dall'altro lato della porta
-Mi cambio!- urlai
-Per andare?-
-Fatti i cazzi tuoi!- sbottai.
Lo sentii sussurrare un "isterica" ma non risposi. Niall era così spocchioso, ed a me dava fastidio tutto di lui, persino quegli occhioni azzurri e quei ciuffetti biondi, la nostra convivenza era fin troppo difficile, lui la prendeva alla leggera perché si divertiva, diceva che io ero "tenera" quando mi arrabbiavo ed ogni volta lo guardavo con un ghigno schifato. Odiavo tutto di Niall, tranne quando mi abbracciava o baciava la fronte, mi sentivo protetta, non era mai successo, ero io a proteggere, non gli altri a proteggere me.
Uscii di corsa dal bagno, misi l'impermeabile nero di chissà quale marca, mi mancavano i miei vestiti da barbona, ed i miei anfibi.
-Torna tra un'ora.- disse -abbiamo una riunione.- continuò urlandomi dietro.
Ero stranamente infastidita dal fatto che Laura venisse a casa nostra, come se fossi gelosa, ed era questo che mi faceva paura, non dovevo essere gelosa di quella scimmia bionda, eppure mi dava fastidio che lei sarebbe venuta, sono scappata, come se non riuscissi a sopportare lei e Niall insieme.-Fanculo!- dissi guardando la strada -Odio il fottuto traffico.- sbottai irritata, delle ragazzine attraversavano la strada, mi guardavano con la coda dell'occhio. Una si è perfino girata a salutarmi con la mano,ricambiai con un sorriso sarcastico. Odiavo decisamente quelle attenzioni. Essere la ragazza di uno di quei cinque era decisamente snervante, odiavo decisamente quella situazione, ma ogni tanto, l'idea di salvare Niall mi faceva sentire bene, il semplice fatto che lui fosse in pericolo mi dava decisamente fastidio, certo, era odioso,stupido,bambino,rideva per tutto, spocchioso, viscido, stronzo, malato di sesso e finiva sempre il cibo, e l'avrei voluto uccidere io con le mie stesse mani, ma nessuno poteva toccarlo, era questo che mi dava fastidio, io mi stavo legando a Niall così tanto che mi sentivo amata quando mi trattava come una principessa in pubblico. Amavo quando litigavamo per le partite di calcio, o quando siamo andati a giocare a golf e non ho sopportato la sconfitta picchiandolo con la mazza, mentre lui si sbudellava dalle risate. Erano quei momenti in cui pensavo che Niall fosse il ragazzo per me, erano in quei momenti in cui tornavo ad essere odiosa nei suoi conforti o scappavo.
Quando arrivai al portone suonai al campanello.
-Jake?- chiese Ronald
-No,Sharder.-
-Oh mio dio.- squittì Ronald.
Il portone si aprì e andai nel nostro appartamento.
-Il biondo ti dona!- squittì come era solito a fare.
-Assolutamente no!- dissi abbracciandolo.
-Mi manchi così tanto.- continuai
-Anche tu!-
-Beh..- continuò -scopato con il biondo?- chiese malizioso.
-No.- risi, Ronald alzò gli occhi al cielo e mi trascinò dentro offrendomi una tazza di tè. Gli raccontai tutto quello che era successo fin'ora, era piacevole parlare con Ronald, tralasciando le battute che faceva su me e Niall, o quando parlava del fatto che Laura Whitemore avesse delle brutte guance, beh, in quel caso lo appoggiavo.NIALL
-Niall è passata mezz'ora, non ti eccito più come prima?- mi chiese Laura.
-Non so cosa mi prende, scusa.- dissi senza guardarla negli occhi, era strano ma quando c'era Sharder in casa,facevo sesso più volentieri per il semplice motivo di litigarci dopo, mi piaceva stuzzicarla, ogni volta che baciavo Laura mi veniva in mente Sharder che usciva di casa nervosa, mi mancava, vorrei uscire da questa camera e trovarla in soggiorno mentre prende per culo le persone davanti alla tv, o vederla alle prese con lo smalto, una cosa che lei definiva -Alcool per le unghie.- o -Sto facendo sbronzare le mie unghie.- Sorrisi immaginandola ripetere quelle frasi mentre rideva.
-Che c'è?- mi chiese Laura.
-Stavo pensando ad una cosa divertente.- sbottai, la sua presenza mi dava fin troppo fastidio oggi.
Laura sbuffò esasperata -Devo tornare a lavoro, quando vuoi chiama.- si abbottonò la camicetta e lasciò casa mia.-Ma che cazzo di problemi ha quella scimmia bionda?- sentivo i suoi passi entrare in casa, era la sua voce. Sorrisi per la sua finezza che si mostrava assente in ogni frase, mi alzai velocemente dal letto e andai in soggiorno.
-Stiamo ancora nervose ,vedo.- sbottai divertito, mi fulminò con lo sguardo i suoi occhi si posarono sul mio petto scoperto.
-Se ti da fastidio posso mettere la maglia.-
Non rispose mi sorpassò e andò un cucina.
Mi faceva uscire matto, mi guardava impassibile,ogni volta, era così enigmatica, non riuscivi mai a leggere i suoi pensieri, era una tosta, una che non si faceva sottomettere da nessuno.
-Sharder.- la richiamai.
-Cazzo vuoi?- sbottò mentre prendeva una bevanda dal frigo.
-Dobbiamo andare alla riunione.-
Chiuse con una manata il frigorifero, e puntò i suoi occhi chiari su di me. Il suo sguardo, il suo sguardo mi mandava a puttane tutto.