" Un urlo echeggiava in quella stanza buia, sentivo un urlo spietato di un uomo, era assordente, doloroso, più urlava e più il mio cuore cessava di battere.
Iniziai a correre verso l'oscurità, iniziai a signhiozzare, il pavimento era nero e lucido, le mie scarpe scivolavano su esso, trovai uno specchio ed il mio riflesso era pieno di sangue, l'odore grezzo ricopriva quella sala, quella voce urlò di nuovo.
-Sharder.- urlò supplichevole, aggrottai le sopracciglia iniziando a piangere, mi diressi verso quell'urlo, dovevo raggiungere quella voce, dovevo salvarla.
Una figura si mise davanti alla mia visuale, bloccandomi le spalle. Mio padre.
-Sharder, tesoro non andare.- mi supplicò, singhiozzai -Chi è papà?- chiesi piangendo -Chi è?- continuai.
-Niall.- disse -Niall.- continuò ancora -Niall.- ripetè. Di nuovo quell'urlo. "Urlai, non appena mi svegliai, non facevo mai degli incubi, ma quello era decisamente il peggiore della mia vita.
-Ehi.- disse qualcuno stringendomi -Ci sono io qui.- sussurrò baciandomi la fronte sudata. Mi girai nella sua direzione. Era Niall.
-N..Niall, p...perché sono qui?- chiesi tremante. Il ragazzo si voltò guardando l'orologio sul comodino, erano le sei di mattina.
-Stanotte.- iniziò a parlare
-Abbiamo scopato.- continuai. -Oh cielo, Niall, non potevamo.- deglutì nervosa -Tu stai con Barbara.-
-Già.- rispose abbassando lo sguardo.
-Niall.- lo richiamai, alzò lo sguardo e sentii una morso allo stomaco, mi sentivo morire. -Provi qualcosa per me?- chiesi.
Non rispose, fissava il vuoto -Allora?- lo incitai.
-Sharder..io.- si bloccò
-Tu cosa?- chiesi irritata.
-Barbara.- sentenziò. Non dissi una parola, presi i miei indumenti ed uscii da quella suite. Scappai nella mia camera e piansi.
Sharder Miller piangeva per un ragazzo idiota. Vorrei ritornare a qualche mese fa, quando non avevo paura a fare la spia, ora si, perché se fossi morta avrei lasciato Niall per sempre. Mi ero affezionata a Niall, ed era inutile negarlo. Io sono innamorata di Niall, lo sono per la prima volta in vita mia, io lo amo. Mi sentivo ridicola, Sharder era quella che non provava sentimenti eppure ora stavo sentendo un dolore sul petto, quel dolore che ti cessa anche di respirare, quel dolore forte, che lo sente solo il tuo corpo, che nessuno nota.
Qualcuno bussò alla porta della mia Suite, asciugai le lacrime e andai ad aprire, Era Beth.
-Bethany?- chiesi sorpresa.
-Oh cielo, Sharder!- mi abbracciò, corrugai le sopracciglia.
-Ho incontrato un uomo di Parigi su un sito d'incontri, e sono venuta qui, poi mi sono ricordata che quei cinque cosi erano in tour.- sorrise.
-La smetterai mai di contattare gente su internet?- chiesi scettica.
-Signorina!- esordii -Sono una mamma single, posso fare ciò che voglio.- rispose con modestia. Alzai gli occhi al cielo esasperata.
-Dov'è tuo figlio?- chiesi accigliata.
-A casa con mia madre.- squittì aprendo il piccolo bar riposto nella mia suite.
-Oh, whiskey!- esordii prendendo la bottiglia.
-Beth, sono le sei e mezzo.- sputai.
-Oh Sharder è solo whiskey.- sorrise.
Sospirai frustrata, Bethany era una Peter Pan al femminile, oltretutto avevo bisogno della presenza di persone come lei in questo momento, persone familiari.----
-La colazione parigina è così elegante.- disse gesticolando come una diva. Eravamo andate in un cafè, a fare colazione, poco prima le avevo raccontato tutta la vicenda di Niall.
-Quell'Horan è proprio un coglione.- esordii subito dopo.
-Beth.- la richiamai.
-Oh tesoro, è la verità.- disse guardandosi le unghie smaltate di rosso. Sospirai portandomi alla bocca il succo d'arancia.
-Cameriere!- squittì facendo segno con la mano. Stavo quasi per sputare il succo.
-Beth, non farti riconoscere.- la ripresi.
-Scusa darling, ora sei la ragazza del biondo ossigenato- rise -Le buone maniere prima di tutto.- mi stuzzicò.
Al tavolo si avvicinarono due ragazzine chiedendomi una foto, non esitai, già avevo abbastanza problemi con Niall, ci mancava solo che rispondevo male a quelle due tizie.
-Sharder.- mi richiamò Beth -Se incontri Brad Pitt, mi devi portare con te.-
-E perché mai?- chiesi divertita.
-Perché Angelina Jolie non è l'unica ad avere la vagina qui.- disse indicando le sue parti basse. Risi per ciò che avevo detto, era troppo esilarante. Bethany era la persona più esuberante che avessi mai conosciuto dopo Louis, ovviamente.
Quando finimmo di fare colazione, mi congedò per andare dal tipo che aveva conosciuto su internet ed io mi diressi verso l'albergo.
Camminavo per le strade parigine, Parigi era davvero una gran città. Mi chiedevo cosa avessimo fatto oggi, dato che quei cinque avevano la giornata libero, speravo che Louis mi tenesse con se tutta la giornata poiché non volevo stare con Niall.
Quando entrai nella hall ricevetti una chiamata da quest'ultimo.
-Sharder.- disse pacato, il suo tono era strano.
-Cosa c'è?- chiesi acidamente. Lo sentii deglutire, era agitato.
-V...vieni nella mia suite.- farfugliò controvoglia. E poi fine, la chiamata terminó.
Mi guardai intorno, c'era qualcosa che non andava, ed io avevo paura. Mi misi a correre fino all'ascensore e digitai il numero del piano.
-Maledizione.- imprecai guardando i numeri dei piani aumentare lentamente. Il Suono meccanico echeggiò, segno che ero arrivata, arrivai alla camera di Niall e l'aprì senza pensarci, se solo gli fosse successo qualcosa non me lo sarei perdonato.
Niall era seduto al centro della stanza su una sedia e osservava la porta.
Mi avvicinai a lui, ma qualcuno mi prese per il collo.
-Bene,bene.- esordii. -Trappola funzionata.- squittì felice
-Chi sei?- chiesi con un filo di voce.
-Presto lo scoprirai.- furono le ultime parole che sentii, poi buio.Mi risvegliai su una sedia, ero legata, c'era una luce fioca che illuminava la stanza fredda e buia, era tetro dal buio uscì una figura. Un uomo sulla quarantina, credo. Un uomo che conoscevo.
-Tu lavori per la modest.- urlai non appena lo vidi.
-Me l'aveva detto Logan che eri sveglia.- rise, si avvicinò a me -E soprattutto bella.- mi sussurrò sul viso. Non ci pensai due volte a sputarlo in faccia, ricevetti come risposta uno schiaffo in pieno viso.
-Non toccarla.- urlò qualcuno, urlò Niall.
Mi girai verso la sua direzione era ricoperto di sangue, degli uomini lo tenevano fermo.
-Niall.- sussurrai.
-Cosa gli hai fatto?- urlai frustrata.
-Voleva difenderti.- rise nervosamente.
-Logan sa di tutto questo?- chiesi cercando di liberarmi. Una tecnica per distrarmi.
Rise -Ovvio che no.- fece una breve pausa -Vedi tesoro, se io faccio sparire entrambi.- sorrise -E faccio comparire poco dopo solo Niall, penseranno che tu sei morta e i soldi.- rise di buon gusto -I soldi finiranno a me.-
-Lurido bastardo.- urlai.
-Portateli via, mi hanno stancato.- squittì.
Degli uomini mi slegarono, vidi che Niall lo stavano portando dalla parte opposta della mia.
-Niall.- urlai disperata.
-Sharder.- rispose -Sharder, ti prego- continuò, riuscii a liberarmi dalla presa degli uomini, scappai vicino a Niall. Presi il suo viso tra le mani -Ti prometto che troverò un modo.- singhiozzai
-Sharder, non lasciarmi, ti prego.-
Sentivo gli uomini strattonarmi -Guarda cosa ti hanno combinato.- sussurrai toccando un po' del suo sangue.
Mi divisero da Niall, singhiozzai più forte -Ti amo Niall, ti ho sempre amato.- urlai.
Lo sentii ripetere -Sharder.- fino a quando non venni sbattuta in una camera.
Vi era un bigliettino sul muro.
-Starai qui, finché non morirai. Bradley.- lo staccai violentemente, dovevo trovare un modo per salvare Niall.