-Sei impazzito?- chiesi irritata all'after party della premiazione.
-Cosa ho fatto ora?- sbottò Niall irritato.
-Eri spartito! tutta questa sicurezza che ho messo da 'sta mattina in giro me l'hai mandata a puttane in una sola mezz'ora.- sputai irritata.
-Stavo scopando Sharder.- mi sussurrò Niall.
-Non me ne frega un cazzo che stavi scopando con Ellie Goulding!- urlai, la musica cessò di rimbombare nella sala, e tutti ci fissavano, Ellie si coprì le mani con la faccia.
-Stiamo facendo le prove per un film.- bofonchiai imbarazzata
-Film?- chiese Louis divertito.
-Sta zitto.- bisbigliai.
Niall farfugliò qualcosa, mi prese per mano a lasciammo la festa.-Da quando Sharder è nella nostra vita, lasciamo le feste sempre sul più bello.- si lamentò Zayn.
-Zayn, per favore.- lo riprese Niall.
-Ha problemi a contenere la rabbia, questa piccolina.- disse Louis toccandomi i capelli. -Non toccarmi Lou.- dissi piuttosto irritata.
Arrivammo all'appartamento di Niall e lanciò le chiavi sul tavolino.
-Tra quattro giorni.- sentenziò -Partiamo per il tour.- mi fulminò con lo sguardo.
-E quindi?-
-E quindi io mi diverto come un maiale.- urlò arrabbiato -Non voglio una rompipalle che mi vieti di fare quello che cazzo voglio.- sbraitò.
Non dissi una parola, sbattei la palpebre più di una volta per ricordarmi bene le sue parole, per far in modo che mi entrassero dentro. Andai nella mia camera e sfilai il vestito bianco lentamente, sciolsi i capelli e indossai il pigiama lentamente.
Lui non sapeva la gravità della situazione, non sapeva quanto in pericolo era, io volevo salvarlo.
Appoggiai la testa sul cuscino, laddove i miei capelli coprivano la fodera, presi una ciocca tra le mani e feci un ghigno, rivolevo i miei capelli mori, quel castano che donava un contrasto con la mia pelle lattea, mi scivolò una lacrima pensando alla mia vecchia vita, vorrei tornare ad essere una persona normale, magari aver terminato anche la scuola, non aver perso la verginità con il primo uomo incontrato al bar a soli diciassette anni, io non avevo mai pensato a queste cose, io ero fermamente convinta di non provare sentimenti, poi, è arrivato Niall, tutto è cambiato.
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Stavo passeggiando per le strade di Londra, ero uscita presto quella mattina.
-Buongiorno.- dissi entrando in un bar e sedendomi sullo sgabello, vicino al bancone.
-Buongiorno.- rispose il cameriere, era un bel ragazzo, capelli castani e occhi nocciola.
-Cosa ti porto?- continuò.
-Una ciambella, grazie.-
Pochi minuti dopo il ragazzo mi porto una ciambella e un tè caldo.
-Non avevo richiesto il tè.- sputai,
Il ragazzo sorrise -Un omaggio dalla casa.- fece un occhiolino.
-Come mai sei sola?- chiese appoggiando le braccia muscolose sul bancone.
-Non sapevo con chi venire.- feci spallucce.
-Magari, un giorno potresti venire con me, che ne dici?- mi grattai la nuca imbarazzata.
-Beh..perché no?- sorrisi.
-Mi chiamo Josh.- mostrò un sorriso che rivelò una serie di denti bianchi.
-Sharder.-
-È un nome particolare, non credi?- chiese scrutandomi meglio.
Ridacchiai -Abbastanza.- senza pensarci due volte presi un fogliettino dalla mia borsa e una penna, vi scrissi sopra il mio numero.
-Beh..allora chiamami.- esordii congedandolo nel locale.
Uscii dal bar e iniziai a camminare in direzione della casa di Niall.
Mi strinsi nel cappotto palesemente costoso poiché il freddo a Londra incalzava, una macchina nera si accostò al mio fianco.
-Monica!- urlò qualcuno, mi girai e vidi l'autista di Niall.
-Che c'è?- sbottai
-Il signor Horan, la vuole qui dentro.- sbuffai annoiata ed entrai in macchina.
-Dove cazzo eri?- chiese irritato.
-Al bar, avevo fame.-
-Sharder.- mi richiamò. Girai lo sguardo nella sua direzione e si bloccò.
-A..a..abbiamo tante cose da mangiare a casa.- sentenziò.
-Mmh.- mugolai -Io volevo fare una passeggiata.- il mio tono era freddo e distaccato, a volte pensavo che Niall soffrisse di bipolarismo, il giorno prima mi urlava contro e il giorno dopo era premuroso, più che un agente segreto con lui, io ci avrei messo un psichiatra.
-Passeggiata o rimorchiare il barista?- chiese nervoso. Sbuffai irritata -Mi spii Niall?- feci una buffa smorfia con il viso, il biondo diventò leggermente rosso.
-Ero nei paraggi.- si giustifico.
-Signorino Niall, lei mi ha chiesto se potevamo andare a trovarla.- si intromise l'autista. Feci un mezzo sorriso, in modo tale che lui non poté vederlo.
-Adam, ti pago per guidare non per fare la spia.-
-A quello ci penso io.- mi intromisi, la mia battuta era decisamente pessima. C'era uno strano clima quella mattina, quasi pacifico.
Quando la macchina si fermò pensai che eravamo arrivati a casa, ma quando scesi riuscì a vedere solo un paesaggio verde, era e cespugli erano ovunque. Il profumo dei fiori era pressoché forte.
-Perché siamo qui?- chiesi.
-Dobbiamo finire di girare un video.- disse camminando in direzione dello staff, che io tra l'altro non avevo notato.
Per un momento pensai che Niall mi avesse portata qui per passare del tempo insieme, ma non era così, io ero solo quella che salvava le persone, quella di troppo in casa sua.