La stanza era buia e fredda, ero appoggiata a terra, avevo le mani tremanti un po' per il freddo, un po' per la paura.
-Niall.- sussurrai tremante.
-Niall.- ripetei. La porta si aprì bruscamente e mi alzai di scatto era Bradley. Bradley voleva i soldi , non si rendeva conto che la fuori c'era qualcuno che voleva uccidere Niall, voleva i meriti, ma io non potevo permettermi di far scomparire Niall da questo mondo.
-Che vuoi?- sputai alzandomi in piedi.
-Preparati.- disse buttandomi un calcio sul petto. Finii a terra, non riuscivo a respirare, era un dolore quasi assordante. Un dolore muto. Mi prese per capelli e mi avvicinò al suo viso -Ti ucciderò, Sharder Miller.- sussurrò sulle mie labbra. Ricevetti un'altro calcio in pieno stomaco e mi congedò in quella stanza.
Portai una mano allo stomaco dolorante, iniziai a tossire e sputai un po' di sangue.
-Perché?- chiesi a me stessa singhiozzando.
Alzai il capo e mi guardai intorno, vi era una finestra con le sbarre in acciaio e difronte ad essa una porta.
Mi alzai da terra con ancora la mano appoggiata allo stomaco, mi appoggiai al muro, vicino alla porta ed emisi un gemito di dolore. Appoggiai la mano sanguinante sulla maniglia ed era aperta. Bradley voleva prendersi gioco di una dei migliori agenti sotto copertura, ma non poteva farlo se non si ricordava di chiudere a chiave la porta della vittima.
Uscii e Bradley mi buttò un pugno in pieno viso. La sostanza sanguigna uscii dal mio naso.
-Sapevo che l'avresti fatto.- ridacchiò con fare cattivo.
-Tu non sai chi sono io.- urlai.
-Oh, lo so bene.- sorrise beffardo. Provo a buttarmi un altro pugno, ma questa volta fallì spudoratamente.
Iniziammo a combattere, ero piena di ferite che bruciavano ma dovevo salvare Niall.
Bradley si avventò su di me, porto le sue mani al mio collo, sentii l'aria cessare, girai lo sguardo verso destra e vi era la guardia che ci puntava la pistola, voleva uccidermi ma aveva paura di colpire il suo capo.
Cercai di spingere Bradely , ma la sua presa era troppo forte, quando la guardia si decise a sparare strattonai il corpo di Bradley davanti a me. Vidi il suo viso dolorante prima di accasciarsi a terra. Mi portai una mano alla gola, urlai dal dolore.
La guardia era spaventata, spalancò gli occhi e buttò la pistola a terra, mi avvicinai all'uomo robusto sferrandogli un pugno, si appoggiò dolorante al muro nero.
Mi portai alle mani la pistola che era stata depositata a terra e guardai torva l'uomo.
-Portami da Niall.- sentenziai acidamente.
Non rispose era spaventato, puntai la pistola alla sua testa -Portami da Niall.- ripetei.
Alzò le mani, segno che si era arreso, e mi fece strada. Camminammo in un lungo corridoio, non levai la pistola dalla sua testa, una qualità che i Miller avevano, la furbizia.
Vi erano molte mosche in quell'edificio, scostai con la mano una, e sbuffai irritata.
Raggiungemmo una porta alla fine del corridoio, una porta in acciaio. Lo vidi prendere le chiavi dalla tasca e aprire la porta tremante.
-Ecco a lei, signorina.- disse spaventato.
Indietreggio per farmi passare, lo guardai negli occhi -Scusa, è il mio lavoro.- sentenziai prima di spararlo. Il colpo echeggiò in tutto l'edificio, e sentii Niall urlare -Sharder.- la trovai una cosa dolce, pensava mi avessero sparato.
Aprii la porta, e trovai Niall accovacciato a terra, aveva le gambe vicino al petto, e stringeva con le braccia quest'ultime. Era legato ad un mobile.
-Niall.- urlai andandogli incontro. Mi accovacciai difronte a lui.
-Sharder.- sussurrò dolorante.
-È tutto finito, Niall.- dissi passandogli una mano tra i capelli. Uscii dalla stanza e andai dove era situato il corpo morto della guardia, scovai tra i suoi pantaloni un coltello.
Ritornai da Niall e tagliai ogni corda.
Quando fu libero si appoggiò sul mio petto abbracciandomi.
-Mi sei mancata così tanto.- sussurrò dolcemente.
-Anche tu, non sai quanto.- sussurrai cullandolo.
Alzò lo sguardo e mi guardò dolcemente, la distanza tra i nostri visi cessò.
Per la prima volta io e Niall, ci baciammo perché lo volevamo davvero.
Il suo sguardo passò su tutte le mie ferite lo vidi incupirsi.
-Niall.- lo richiamai prendendo il suo viso tra le mani.
-Ci sono abituata.- sentenziai. Annuii dolcemente.
-Vieni, dobbiamo andare via.-Ogni passo era uno spavento, sparai ad altre due guardie, portavo la pistola a destra e sinistra, Niall era dietro di me, per proteggerlo, scendemmo le scale dell'edificio.
-Perché Sharder? Perché non l'ascensore?- chiese curioso.
-Potrebbe esserci qualcuno che ci aspetta giù.- sentenziai scrutando ogni dettaglio.
Scendemmo le ultime scale e arrivammo all'uscita secondaria.
Respirai finalmente l'aria di città, sospirai liberamente.
-Hai il cellulare?- chiesi.
-Me l'hanno tolto.-
-Cazzo.- imprecai.
Presi Niall per mano, e lo trascinai in un vicolo.
-Dove cazzo siamo?- chiesi, guardando fuori dal vicolo.
-A Parigi.- rispose ovvio Niall. Lo lasciai parlare, infondo mi era mancata la sua stupidità.
Niall si affacciò -Siamo vicino ad un bar che conosco.- sentenziò guardandosi intorno.
-Possiamo chiedere un telefono lì.- sorrise.
-Non so come portarti in giro, sei Niall Horan.-
-Le fan capiranno, Sharder.- mi prese per mano e mi portò nella direzione del bar.
Entrammo in un carino bar parigino, era popolato solo da gente famosa, ecco perché era tranquillo.
-Cos'è successo Niall?- chiese un ragazzo che doveva essere il barista.
-Lascia perdere, mi serve il telefono.- sentenziò.
Il barista ci fece usare il telefono del bar, chiamai l'unica persona di cui mi potevo fidare, Louis.
-Sharder, dove siete? Dannazione.- urlò non appena dissi che ero io.
-Louis, un certo Bradley della modest, ci ha rapito, siamo riusciti a scappare, ma devo portare Niall in hotel, ho bisogno della sicurezza.- esordii ansiosa.
-Quel figlio di puttana.- sputò incazzato -Dove siete?- chiese curioso.
-All'Amber.-
-Il bar delle celebrità?-
-Si.- sentenziai.
-Ora veniamo.-
Attaccai la chiamata e tornai da Niall.
-Stanno venendo.-Niall anuii.
Mi guardai intorno e trovai delle guardie di Bradley nel bar.
-Va dietro al bancone.- sussurrai non appena mi accorsi che ci stessero spiando.
-Cosa?-
-Va dietro al bancone.- urlai spintonandolo non appena spararono nella nostra direzione.
Mi appoggiai anch'io e iniziai a sparare.
Vidi bottiglie di vetro venire colpite dalle pallottole.
-Sharder sta attenta.- mi sussurrò Niall.
-Lo farò.- sentenziai non appena uscì dal bancone e mi nascosi da tavolo a tavolo.
Le guardie si avvicinavano al bancone con passo svelto, quando mi ritrovai finalmente alle loro spalle, presi la mira e sparai alle loro spalle. Si accasciarono a terra e Niall spuntò dal bancone assieme al barista.
C'erano molti feriti, gente nascosta ed avevano perso la vita ben due persone.
Avevo capito il loro gioco, per esserne sicura presi il telefono della guardia principale, ancora distesa a terra, spiai i messaggi e notai che loro sputtanavano al killer ogni movimento di Niall.
Il killer riceveva informazioni da loro, perché volevano essere i numeri uno, volevano uccidere me ed il killer per soldi.
Mi alzai di scatto, Niall mi fissava cercando di capire qualcosa.
-Lui verrà qui.- sentenziai.