Ireland

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-Io avevo un appuntamento oggi!- urlai nel jet privato. -Sei uno stronzo Horan, sei un lurido stronzo.-
-Sharder se in questi giorni abbiamo girato l'Inghilterra facendo concerti un motivo c'è!- sputò irritato. Il tour era appena iniziato e con esso anche la mia morte, sbuffai irritata e andai a sedermi su un divanetto in pelle.
-Mercoledì, Buongiorno.- sentenziò Louis scendendo al mio fianco.
-Ehilà.- esordii annoiata.
-La smetterete mai di litigare piccola Sharder?- ridacchiò.
-Non penso proprio.- sputai divertita.
-Fumi la marijuana?- mi chiese dando un tiro ad una canna.
-Oh si, passamela.- ci dividemmo una canna e si aggiunse anche Zayn.
-Sai ad Amsterdam è legale, per questo adoro andare lì.- sentenziò Zayn fumando.
-Oh, andiamo ad Amsterdam?- squittì felice.
-No, ora in Irlanda, dopo Amsterdam.- ridacchiò Niall venendo da noi. Ci guardammo per un po' e poi abbassammo lo sguardo.
Nel Jet doveva esserci anche la sorella di Louis, Lottie. Mi starebbe simpatica, se non fosse sempre con la fotocamera interna dell'iPhone puntata addosso, feci un ghigno guardandola e si venne a sedere accanto a Niall.
-Tranquilla lui non glielo darà mai il suo pene.- mi sussurrò Lou al mio orecchio. A volte mi chiedevo come fosse possibile che lui riuscisse a leggere i miei pensieri.
-Smettila Tomlinson.- sputai divertita.
-Louis!- urlò Harry, la sua voce roca fece girare tutti i presenti in quell'aera.
-Cosa c'è Harold?- chiese annoiato.
-Vieni qui.- sentenziò il riccio aprendo le braccia, quel nano di Louis si tuffò su Harry, alzai gli occhi al cielo. Nessuno sembrava farci caso a quelle scene, nessuno tranne me, ovviamente. Io ero l'ultima arrivata, erano cose che oramai accadevano da ben quattro anni, solo non per me.
Decisi di fare un giro nel jet privato e una porta catturò la mia attenzione, non ci pensai due volte a ficcarmi dentro.
-Grandioso.- esordii quando realizzai che era uno sgabuzzino -Davvero una grande idea mettere questa stanza in un jet- dissi tra me e me scrutando le scope. La porta si aprì e vi erano Louis e Niall.
-Allora.- iniziò Louis. -Ora metterò Horan qui dentro fin quando non diventate amici.- disse buttando il biondo e chiudendo la porta a chiave. Lo fulminai con lo sguardo -È sempre colpa tua!- sputai buttando pugni sul suo petto. -Io ho paura degli spazi chiuso.- urlai -Stupido Horan!-
-Sharder.- disse preoccupato.
-Che c'è?- urlai di nuovo.
-Anch'io ho paura.- aveva lo stesso tono di un bambino, ci guardammo in faccia e scoppiammo a ridere.
-Siamo senza speranze.- disse divertito.
Sospirai rassegnata -Lo so, Horan.-.
--
Eravamo seduti su pavimento, la situazione stava degenerando poiché in quella stanza si moriva di caldo. Avevamo passato molto tempo a buttare pugni sulla porta urlando parolacce a Louis.
-Non ci apriranno mai.- sentenziò Niall appoggiando la schiena sul muro.
-Già.- dissi seguendolo a ruota. Abbassai lo sguardo e notai le nostre mani vicine, le mie dita ricoperte di anelli accanto alle sue bianche e limpide, guardai Niall e notai anche lui stava notando la stessa cosa mia, ritornai a guardare le nostre mani e sorrisi spontaneamente. La mano di Niall si avvicinò alla mia, lentamente, non appena mi toccò lo guardai e i nostri sguardi si incrociarono, i suoi occhi erano azzurri, limpidi, era Niall, il ragazzo più bello che avessi mai visto.
-Sharder.- sussurrò senza rovinare il contatto fisico -Anche se non te lo dico mai, sei bellissima.- sbattei le palpebre per cessare le lacrime, sembravano parole così vere, pure. I nostri nasi si scontrarono leggermente, il suo era leggermente freddo e creava un contatto enigmatico con il mio caldo. Ci guardammo di nuovo negli occhi e giuro che avrei desiderato baciare.
-Siamo arrivati!- urlò Louis aprendo la porta. Nessuno di noi due rispose.
-Ho capito Lou.- sussurrò Niall abbassando lo sguardo.
-Menomale, stavo per morire con lui qua dentro.- mentii.
-Lo so che non è così.- sussurrò Louis al mio orecchio, lo guardai male e presi le mie valigie.
Scendemmo e l'aereoporto di Dublino era davvero bello, c'erano molte che fan che aspettavano i ragazzi, alcune mi fecero delle foto, e Niall mi prese per mano per fare scena.
Guardavo la folla e il mio sguardo si fermò su quella maschera, il presunto killer di Niall, strinsi la mano a Niall.
-Che succede?- chiese preoccupato. -Niall,lui è qui!- sentenziai.
-Cosa?- esordii preoccupato. Annuii con la testa.
Avvisammo tutti i bodyguard e io presi il controllo della situazione.
-Non possiamo portarlo in macchina.- sputai -Potrebbe ucciderlo.- Niall era coperto da bodyguard, aveva le mani in tasca e fissava le sue scarpe.
-Signorina Miller, il tour bus non verrà qui prima delle cinque.-
-Non me ne frega un cazzo!- urlai -Ci serve il tour bus ora.- mi avvicinai al tizio e lo presi per il colletto -Fai qualcosa, subito.- esordii scadendo bene ogni parola.
-Dove lo mettiamo ora Sharder?- mi chiese Mark.
-Nell'unico posto dove non può essere ucciso.- sentenziai.
-Cioè?- chiese Niall.
Lo guardai divertita -Lou.- richiamai la truccatrice dei ragazzi.
-Dimmi Sharder.- disse avvicinandosi con Lux in braccio.
-Hai portato ciò che ti ho detto?- chiesi
-Ovvio.- sentenziò.

Undercover||Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora