Il tempo sembrò volare per i membri della mansione Agreste: iniziarono le vacanze estive e Adrien, grazie all'insistenza di Nathalie riuscì ad allentare le proprie tensioni e a recuperare più tempo per uscire con gli amici. Persino quel viaggio a Shangai fu la prova che finalmente suo padre, seppur in maniera alquanto riluttante e povera si stava riaprendo con suo figlio, non mancava certo di quell'impegno, però alla grande villa mancava ancora qualcosa...
Però col ritorno dell'estate vi era anche il risvolto del passato, in uno sbattere di ciglia già si compieva un anno dalla morte di Emilie Agreste e, a riguardo, Adrien si era chiuso in camera per tutta la mattina... era molto avvilito e continuava a sperare che suo padre gli rivelasse qualcosa in più sulla sparizione di sua madre, era stanco di essere mantenuto all'oscuro come se fosse un tabù.
Aveva pensato che si sarebbe trattato di morte certa, dovuta ad una malattia interna, della quale anche Nathalie stava dimostrando alcuni segni e aveva paura. La paura che provava nel perderla era equale e persino più grande della mancanza importante di sua madre.
Dalla cameretta crema e arancio entrava una luce abbagliante, a dir poco in contrasto col fatto che fosse mattina presto e che dentro fosse distrutto per aver passato la notte insonne a piangere, stretto a quella foto con sua madre. Si poggiò alla vetrata sorreggendo la fronte col braccio, e da lì vide suo padre, in piedi davanti alla statua di sua madre, come se fosse fatto di ferro. Pochi secondi dopo lo raggiunse Nathalie lasciandogli in mano il tablet e notò un cambiamento quasi impercettibile nei due quando lei gli strinse la mano in un gesto di totale conforto.
Adrien vide qualcosa negli occhi di suo padre che non vedeva da più di un anno a questa parte: notò come aveva sorriso tristemente e come lei si asciugava delle lacrime di tradimento perse nel guardare la statua.
Si mostrava sempre forte con tutti e dentro era quella che aveva sofferto di più.
Gabriel gli mise una mano sulla spalla e si ritirarono insieme nell'atelier. Persino quel ragazzo si era reso conto della forza speciale che li legava... probabilmente che anche li divideva.
-"Sarebbe... bello riavere una famiglia. Vero papà?" Sussurrò con un sorriso stanco facendo ritorno alla scrivania per far scorrere qualche lacrima in più che gli era sfuggita e nascondersi così dal mondo in quel piccolo spazio.•°
Quel giorno Adrien ebbe la conferma che era in errore, anche se non ha mai smesso di pensare che tra suo padre e quell'assistente dal cuore d'oro si celasse qualcosa, ovviamente, non poteva pensare che in un secondo momento diventassero i supercattivi di Parigi e si dedicassero a terrorizzare una città intera controllando le emozioni dei concittadini.
Non poteva neanche immaginare che quel pomeriggio suo cugino Felix sarebbe arrivato da Londra per restare qualche giorno.
La visita non fu delle migliori: Felix, per vendetta ha cercato di rovinare i primi rapporti di amicizia che Adrien aveva costruito con fatica a scuola e cercò di impossessarsi della sua vita a Parigi.
Ma qui Nathalie dette prova di quanto fosse disposta a spingersi lontano pur di difendere il cucciolo di Emilie a qualsiasi costo, tanto dal trovarsi faccia a faccia con le Akuma di Gabriel e doversi porre nella condizione di combatterle; purché percepisse la sua furia tramite il Miraculous sapeva di non poter permettere una cosa del genere. Non appena l'Akuma fu purificata Adrien attese Felix nella sua stanza per discutere ma Nathalie nel vederlo arrivare gli carezzò i capelli e controllò che stesse bene, per poi stringerlo amorevolmente, facendo sì che il cuore del ragazzo si riscaldasse dal freddo intorpidire rimasto sin da un paio o più di notti addietro.
Se fosse stata come tutti gli altri non le sarebbe certamente importato, almeno non in quella misura.
•°
Una settimana più tardi Amélie e Felix lasciarono la mansione:
Nathalie poté sentire la tremenda frustrazione di Gabriel nell'aver perduto l'anello, sentiva quella rabbia ribollire grazie alla spilla che aveva sul petto, che a tratti bruciava quanto un pistone ardente sulla pelle; nel silenzio ingjiottiva fiotti di saliva, mantenendosi coi piedi a terra mentre la mente divagava apertamente a lui.. aveva ripreso ad indossarlo senza che lo sapesse e così doveva essere. Ma l'apprensione di Gabriel andava proprio in base a quanto Nathalie ci stesse a contatto: la frattura sul retro della spilla era un pericolo in costante agguato e capace di ingannare e far perdere l'anima a chiunque ne fosse il portatore...
Gabriel smise di pensarci per un attimo lanciandole uno sguardo fugace, tra l'amaro e il perso...
Bruciava nel petto il senso di perdita e quello fallimento ma molto più forte era il fuoco della vendetta.
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E Quando sulla schiena trovi cicatrici, è lì che ci attacchi le ali
FanfictionUn piccolo sguardo dietro alle quinte delle prime tre stagioni di Miraculous dal punto di vista dalla famiglia Agreste...🧸 "Ogni male è un bene quando serve, ho imparato anche a incassare bene, sono stata fuori tutto il tempo: fuori da me stessa e...