1. Umido e appiccicoso

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Umido e appiccicoso.

Non so se questo sia il modo più appropriato per definire un bacio dal proprio fidanzato, ma se qualcuno mi chiedesse di farlo mi piacerebbe dire che è umido e appiccicoso.

Scott muove le sue labbra in maniera esperta contro le mie, insinua la sua lingua nella mia bocca e la esplora con passione.

Sempre umido, sempre appiccicoso.

Vorrei perdermi fra la bellezza del momento, stringermi a lui con fare romantico e ricambiare al meglio quel bacio passionale che ci stiamo scambiando nel parcheggio della scuola, ma non ci riesco. La mia mente è bloccata e l'unica cosa a cui riesco a pensare, sono quei due aggettivi che mi rimbombano ogni volta che io e Scott ci baciamo.

Umido e appiccicoso.
Appiccicoso e umido.

Il quarterback della scuola sfiora delicatamente l'orlo della mia maglia, fino ad insinuare due dita al di sotto. Accarezza con dolcezza la mia pelle ma quel contatto così intimo, che la maggior parte dei fidanzati brama di avere, mi fa storcere il naso ancor prima che si trasformi in altro.
Mi allontano da Scott bloccando il suo braccio e gli rivolgo un tenero sorriso per evitare che si arrabbi.

"Scott non qui, è pieno di gente" sussurro mentre mi guardo attorno un po' imbarazzata.
Il mio ragazzo mi sorride dolcemente, annuisce con fare apprensivo e circonda le mie spalle con un suo braccio.
"Mi dispiace, dovrei essere più attento..è solo che.." fa un profondo respiro chiudendo le palpebre. Inclina la testa all'indietro un po' pensieroso e sono sicura che in questo momento stia cercando un modo per esprimersi al meglio.

"..tu mi ecciti Riley e non vedo l'ora di farti mia" sussurra al mio orecchio sensualmente.

Rido nervosamente staccandomi di scatto da lui. La convinzione con cui lo dice mi provoca dei brividi su tutto il corpo, ma intuisco subito che non sono brividi di piacere.
Com'è possibile che da fidanzati, io non abbia la benché minima voglia di fare l'amore con lui?
Stiamo insieme da poco, non siamo mai andati oltre il semplice bacio e al momento non ho intenzione di fare altro. Questo però non gliel'ho ancora detto o meglio, non abbiamo ancora avuto una vera e propria conversazione al riguardo.
Non sono una frigida, ma vorrei che la nostra prima volta insieme fosse qualcosa di unico e speciale piuttosto che qualcosa dettato dalla voglia del momento.
Per essere speciale però devo poter provare dei sentimenti per lui e ancora non posso definirmi innamorata.

"Adesso vado o arrivo tardi", faccio scattare la serratura della mia auto e getto, sui sedili posteriori, lo zaino che normalmente tengo in spalla.
"Non puoi chiedere un giorno libero? Ci sarà qualcuno che può sostituirti no?" Scott si avvicina nuovamente a me incastrandomi fra lo sportello e il suo corpo.
Mi sento una cattiva persona a mentirgli sui miei reali sentimenti, ma c'è qualcosa che mi impedisce di spezzargli il cuore perciò, come una stupida, mitigo le mie azioni per non dargli pensieri.
"Ho già chiesto un giorno la settimana scorsa.."
Lui sbuffa e stacca le sue braccia dalla carrozzeria. "Hai ragione."
"Ti chiamo quando arrivo a casa" con un veloce e improvviso slancio, faccio scontrare le nostre labbra che si uniscono in un fugace bacio a stampo. Dopodiché vado via.

Il tragitto scuola-lavoro non è molto, ma per quanto ne sanno tutti, compreso Scott, io lavoro in un piccolo bar poco fuori dalla città in cui viviamo. In realtà in quel bar ci ho lavorato davvero per qualche mese ma servire ai tavoli non fa per me, motivo per cui l'ho lasciato per un lavoro più tranquillo.

Avere a che fare con clienti insoddisfatti e infelici mi stressava parecchio e nonostante facessi i salti mortali pur di accontentarli, non andava mai bene.

Per quanto possa essere assurdo, lavorare in un cimitero è molto più semplice. E soprattutto non devo sorbirmi le lamentele di nessuno.
Oltre a dover spazzare via qualche foglia, controllare le videocamere di sorveglianza e dare delle indicazioni alle vecchiette che fanno visita ai loro mariti defunti, passo delle ore serene. Immersa nel silenzio più totale, riesco persino a dedicarmi allo studio e immaginare nuove coreografie per la squadra di cheerleading. Insomma, è un lavoro idilliaco se non fosse assurdo di per sé.

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