8 dicembre 2019
Oggi finalmente è domenica ed il ristorante è chiuso, così ne approfitto per dedicarmi ai preparativi dell'albero di Natale.
Vago per casa, quella nuova, alla ricerca di qualche pallina o qualche addobbo magari dimenticato dai vecchi inquilini ma non trovo quasi niente.
Nella camera da letto, guardo nell'armadio e non trovo niente di utile, sotto il letto non c'è niente a parte un po' di polvere accumulata, e così mi concentro su due cose che ho voluto conservare e che già erano presenti in casa e sopravvissute alla ristrutturazione del proprietario: un comodino in legno, dove giace inutilizzato un vecchio telefono grigio con la ruota dei numeri ed un grande comò sempre in legno, dall'aria molto antica.
Tutte le volte che tocca a me pulire, perché ringraziando il cielo mia madre è così buona da venire ogni tanto ed aiutarmi con le pulizie e le camicie da stirare, evito quel mobile, perché mi interessa ma allo stesso modo mi inquieta.
Oggi invece è il momento di aprire quei cassetti e scoprire una volta per tutte cosa contiene, così dopo un momento di titubanza, mi accingo ad aprire un cassetto ed il primo è vuoto, così vado al secondo e poi al terzo, fino al quarto, dove trovo finalmente qualcosa anche se di decorazioni natalizie, neanche l'ombra.
In un primo momento trovo solo dei vecchi bottoni, e tra la polvere, una chiave con un portachiavi a forma di cinghia rossa a cui è appesa una medaglia tonda come una moneta. C'è su la scritta 'Sacrario Re Di Puglia' ma ignoro cosa possa aprire visto che la chiave è molto piccola e non sembra adatta alla serratura dei cassetti del comò in cui è conservata.
Un'altra cosa cattura infine la mia attenzione, sotto una scatola di latta annerita dal tempo, trovo una busta da lettera ingiallita e sento che c'è un foglio al suo interno, tastandola con le dita, si direbbe una lettera scritta a mano. Sono molto tentato di aprirla e di leggerne il contenuto, ma l'albero di Natale ha la priorità, quindi la ripongo dov'è e chiudo il cassetto per tornare a dedicarmi alle decorazioni, le luci e qualche casa per il piccolo presepe.
STAI LEGGENDO
Lettera a Babbo Natale
General FictionFilippo è nato il 24 dicembre e si è da poco trasferito in un nuovo quartiere, sperimentando così i numerosi cambiamenti della vita adulta, il poco tempo libero e la vita in una nuova casa non poi così vuota e viene a conoscenza di un fatto partico...