Capitolo 22

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22 dicembre 2019

Oggi riesco a vedere Sergio nel suo giorno libero e andiamo a pranzo insieme in un ristorante specializzato in ravioli orientali, con dei ravioli diversi ogni giorno oltre ai soliti del menù, e qualche piatto di spaghetti come gli 'udon'.

Ci scambiamo i regali di Natale dopo una lunga passeggiata nel grande viale di negozi e dopo lo saluto, senza il coraggio di dire che ho un fantasma dentro casa ed è per questo che sembro più allegro, a detta sua sembro 'rinato'.

La sera al ristorante purtroppo non va molto bene, è una di quelle serate un po' delicate perché vola una battuta di troppo da parte di un collega e sul mio essere single, così finisco con il perdere la pazienza e rispondo in modo rabbioso e senza riflettere.

Per fortuna ho modo di parlare con Riccardo e per fortuna la situazione si risolve per il meglio, anche perché l'indomani si ricomincia e si lavora di nuovo gomito a gomito e non c'è proprio tempo per i risentimenti e le arrabbiature quando c'è da lavorare.

Quando torno a casa, Agata mi spiega che ha imparato ad usare il gas, ricordando di chiudere la manopola e mi fa trovare una tazza di latte caldo e la coperta sul divano.

Per ringraziarla, dopo aver bevuto il latte caldo e preso qualcosa per il mal di testa, mi siedo con lei sul divano ed armato di una pazienza che non pensavo di avere ancora fino a quell'ora, decido di leggere con lei 'Il piccolo principe' uno dei miei libri preferiti.

Sul finale la vedo piangere e per istinto cerco di asciugare le sue lacrime dal visino con un fazzoletto di carta, e con mio sommo stupore, il fazzoletto è bagnato.

Lettera a Babbo NataleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora