23 dicembre 2019
Dopo aver controllato il frigo, esco per comprare le ultime cose per il cenone della vigilia, per Natale per fortuna, non dovrò cucinare io perché sarò a pranzo dai miei insieme anche a mio fratello Alessio.
Lavo due bicchieri ed inizio a pensare a quante vigilie e quanti natali ha passato Agata senza festeggiare e lavo anche le posate buone che mi ha prestato mamma, la tovaglia ed i tovaglioli invece li stiro e li lascio pronti per domani su una sedia.
Non c'è nessun rumore e Agata non è apparsa, così finisco col pensarci anche mentre sono a lavoro e mi riprendono perché sono troppo distratto anche se per fortuna, non perdo una comanda e non rompo nessun bicchiere e scherzo come sempre con la ragazza del guardaroba.
Di ritorno, guardo l'albero di natale e lo accendo per un po', scartando e tagliando una fetta di panettone che mi hanno regalato al ristorante insieme ad una bottiglia di vino rosso ed una di spumante.
Tra un morso e l'altro, il fantasma sembra svanito nel nulla e vado a dormire nel letto, dopo aver lavato i denti e ripetuto le azioni meccaniche di tutte le sere.
Ormai il grande giorno è arrivato ed ho in mente una bella sorpresa per Agata, sperando che domani si mostri ancora una volta.
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Lettera a Babbo Natale
General FictionFilippo è nato il 24 dicembre e si è da poco trasferito in un nuovo quartiere, sperimentando così i numerosi cambiamenti della vita adulta, il poco tempo libero e la vita in una nuova casa non poi così vuota e viene a conoscenza di un fatto partico...