Papa, Ginny.. vogliamo sposarci.

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Precisamente non ricordavo quando fosse stata l'ultima volta che tutta la nostra famiglia era riunita, tranquillamente e senza discutere per qualsiasi cosa, come quel giorno.
Era iniziato abbastanza bene il giorno del ringraziamento, forse proprio per questo, era un po' come il Natale, si, erano tutti un po' più 'finti' buoni.
Mi madre mi aveva aiutato a cucinare parecchie cose visto che ero riuscita a cucinare soltanto il tacchino, sta a dire che dovevo ancora imparare a cucinare o Jordan mi avrebbe ammazzato prima o poi se non l'avessi fatto.

« Ci manca l'insalata con la maionese Faith! »
Girai lo sguardo a mia madre guardandomi attorno mentre sistemavano il tavolo.
« Penso sia in cucina nel frigo, l'unica cosa che ho fatto dopo il tacchino.. »
Girai lo sguardo guardandola fare no col capo e mi venne in mente "Amore è buonissima, Dio è un orgasmo vivente." Dio se aveva fatto ciò che stavo pensando l'avrei scaraventato dalla prima finestra che mi fossi trovata avanti.
« JORDAN VANCOUVER »
Urlai portando le mani sui fianchi aspettando una sua risposta mentre lo sguardo di mia madre divertiva che abbandonava il tavolo per andare in cucina e quello di Yuri seduto a capotavola, mentre Taylor se ne stava col telefono tra le mani.
« Si amore?? »
« L'insalata con la maionese? »
« Eh..nel frigo! »
Lo guardai scendere gli ultimi gradini chiudendosi la camicia e annuì facendo una smorfia col naso andando in cucina prendendo l'insalata, era mezza vuota e potete immaginare la voglia di ammazzarlo, ma non lo feci, sbuffai appena andando a posarla sul tavolo e le sue mani cinsero il mio corpo da dietro.
« Era così buona..dai non arrabbiarti.. »
Portò le labbra contro il mio collo lasciandogli più baci possibili sorridendo appena.
« Come te infondo.. »
Sentì le sue mani fare pressione sul mio addome spingendolo appena verso il suo corpo e non negai che a sentire la prima cosa fu il rialzo che aveva ai pantaloni, tossì appena,
Avvolte mi combinava cose che non aveva mai fatto, ma io riuscivo ad amarlo in ogni modo.
« Eh..amore, ti perdono ma calmati.. »
Sussurrai voltandomi verso di lui limitandomi a dargli un bacio sulla guancia destra, sapevamo entrambi che i nostri genitori non volevano che ci sarebbero state cose così avanti a loro, e io non volevo per niente rischiare.
Lo guardai sorridermi mordendosi il labbro inferiore come suo solito e scossi il capo sorridendo appena lasciando la mano che aveva appena afferrato tornando da mia madre.

« Complimenti Tesoro, e anche a te Fai! »
La voce di Yuri mi fece distrarre dal cibo, alzai lo sguardo a lui stringendo le dita di Jo che aveva poggiato da quando avevamo iniziato a mangiare sulla mia coscia nuda dal vestito nero che indossavo.
« Si, è tutto buonissimo davvero. » Jordy
« Mà, mi insegnerai anche a me? » Taylor
« Ovvio tesoro! »
Rispose mia madre sorridendole.
« Uhm, ma il mese prossimo è il mio compleanno, ci verrete vero? Intendo.. compierò 18 anni.. »
Precisò Taylor guardando me e Jo, non risposi, lo fece lui stesso lasciando la forchetta che reggeva allungando la mano alla guancia di lei.
« Ovvio che ci saremo! La nostra sorellina diventa maggiorenne, come mancarci? »

Jordy era sempre stato l'unico attaccato a Taylor, io non riuscivo ad avere un rapporto con lei, anche se ci provavo, loro due si confidavano, scherzavano, ridevano, proprio come due veri fratelli, io no, io non riuscivo ad approcciare con lei o a dirgli cose mie, intendo, l'unica che ne ho mai parlato era proprio Katrin, nemmeno con mia madre.
Non nego che avvolte ero gelosa del rapporto che avevamo, ma soltanto perché si toccavano molto.
La guardai sorridere come suo solito e arrossire ogni volta che Jo le sorrideva anche,
Sospirai appena fingendo un sorriso, ero la migliore, abbassai lo sguardo al piatto e sentì Yuri continuare.
« Faith, tu cosa stai facendo? »
Alzai le spalle capendo dopo poco cosa intendesse e mormorai a bassa voce:
« Sto lavorando per un azienda di Hairstyle, è davvero bello, hai a che fare con persone anche dello spettacolo e la paga è decente, anche troppo quando si tratta di loro. »
Ammisi guardandolo.
« È non ti piacere aprire un "brand" tutto tuo? »
Non andavo per quelle cose, odiavo gli affari da un bel po ormai, preferivo lavorare per gli altri, ero sempre stata diversa in tutto.
Lo guardai alzando leggermente le spalle.
" Non mi importa così tanto.. mi basta lavorare, non ho bisogno di Brand o cose simili, sto bene così.. »
Notai il sorriso di Jo quando mormorai le ultime parole, la pensava come me, ma infondo anche a lui piacevano gli affari o questo tipo di cose, intendo, Buon sangue non mente.
« Uh..papà, Ginny! »
Chiese l'attenzione quest'ultimo.
« Io e Faith abbiamo preso una decisione alquanto immensa per noi, però glie l'ho chiesto e..o meglio non poteva rispondermi nient'altro che si..e sappiamo che ci saranno moltissimi problemi, che dobbiamo ancora modellare i nostri caratteri, che dobbiamo ancora imparare molto cose ma.. vogliamo sposarci. »
Ammise Jo, torturandosi le labbra forse impaurito o meglio timoroso dalla risposta che avrebbe avuto.

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