Va via Diego.

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Non era più tornato, e avevo chiesto a mia madre di tornare a casa, senza dargli spiegazioni, l'aveva fatto, era tornata a casa ignara di ciò che fosse successo.

Era sera ormai, Jo era andato via nel primo pomeriggio, avevo provato a chiamarlo più volte ma il suo cellulare era spento, aveva visualizzato soltanto un mio messaggio:
" Perdonami.. "
Era soltanto una cazzata, io nemmeno l'avrei lasciato più parlare se l'avrebbe fatto a me.
Conoscevo Jordy, sapevo che aveva qualcosa in mente, e ciò mi metteva paura.
Lasciai Gabriel a casa con mia madre e decisi di andare a cercarlo, camminai piano verso una meta non precisa, afferrai il cellulare tra le mani e riprovai a chiamarlo, ancora quella voce che mi diceva "Il cliente da lei chiamato.."
Scossi il capo sedendomi su una panchina su uno dei marciapiedi di quella città e chiusi gli occhi cercando di capire cosa fare.
Diego.
Sbloccai velocemente il cellulare mentre cercai il suo numero, provai a chiamarlo, e non rispose.. Diego non rispose..
Andai nei DM cercando la via di casa sua, che mi aveva inviato nei giorni precedenti, non chiedetemi perché, ma stavo andando da lui.
Jordan gli avrebbe sicuramente fatto qualcosa, e dovevo andare da lui a dirgli di andarsene.
Fermai il primo taxi sporgendomi appena verso Il marciapiedi e suggerì la via al tassista non appena chiusi la portiera.

Nel tragitto provai nuovamente a chiamarlo ma continuava a non rispondere e inizia a pregare che Jo non avesse già fatto qualcosa, chiusi gli occhi trattenendo le lacrime e non appena arrivai cercai il numero della casa 1267,
Eccola, guardai la porta bianca entrando nel vialetto e bussai alla porta più volte, niente..
Ecco perché continuai e subito dopo sentì dei passi e la porta si aprì, non era Diego..
« Chi sei? »
Chiese quel ragazzo biondo incuriosito.
« Eh..abita Diego qui? »
« Si.. cosa vuoi da lui? »
« Ho bisogno di parlargli.. »
« Sali, seconda stanza infondo a desta.. »
Lo guardai per qualche istante prima di notare che in quella casa non c'era soltanto lui, ma altre tre ragazze ed parecchi tipi sparsi per casa.
Entrai piano guardandolo come per dirgli grazie e sali piano i gradini guardandomi dietro, stanza infondo a destra..seconda,
Eccola, bussai piano con la mano sinistra, forse più di una volta, ma senza aver risposta, ecco perché dici di aprire.

Era sul letto, indossava un paio di cuffie verdi, stringeva tra le dita una di quelle sigarette.. no, era uno Spinello, potevo sentirlo dalla puzza che c'era, strinsi appena le mani in un pugno e chiusi la porta alle spalle, prima che lui potesse notare la mia presenza e alzarsi subito dal busto spegnendo in un posacenere d'acciaio poggiato sul tavolino avanti al letto.
« Faith.. »
Non risposi, guardai il suo sguardo spostarsi nel mio, forse capì, perché si avvicinò e avvolse semplicemente le sue braccia attorno al mio corpo senza forze per poter ricambiare.
Forse quell'abbraccio durò abbastanza, abbassò lo sguardo al mio e poggiò le sue labbra contro la mia fronte chiudendo per qualche istante gli occhi e feci la stessa cosa iniziando a parlare a bassa voce:

« Te ne devi andare Diego.. »
« No, io non me ne vado.. »
« Tu non lo conosci.. »
« Conosco te! »
« Jordan ti ammazzerà.. »
« Non mi importa! »
« Dio Diego, per piacere ascoltami.. »

Restó a guardarmi per qualche istante prima che potesse lasciarmi e tornare a sedersi sul letto, restai a guardarlo per qualche minuto e feci la stessa cosa stringendo le mani nelle tasche del mio maglione che coprivano i pantaloncini.
Voltò lo sguardo verso di me e allungò le dita, ma d'istinto mi spostai subito, quasi spaventata
« Faith..ma che cazz.. che ti ha fatto? »
« Eh? Niente, Jordan non mi sfiora neanche »
Lo difesi subito mentre le sue dita che volevano semplicemente spostare i capelli dai miei occhi, tornarono al loro posto.
« Devo andare.. »
« Faith.. »
Lo guardai come se gli diedi il permesso di continuare ciò che voleva dire:
« Dimmi che anche tu hai provato qualcosa quando stavo per baciarti.. »
« Diego sono quasi sposata, ho un bimbo. »
« Lascialo, cazzo prendi quel bambino e andiamo via! »
« No, Io lo amo, Jordan è la cosa più bella che ho dopo mio figlio, non puoi chiedere ciò.. »
Notai il suo sguardo deluso e annuire, mi tirai su dal letto e arrivai alla porta.
« Che mi uccida, non me ne frega un cazzo. »
Deglutì chiudendo gli occhi girando lo sguardo verso di lui, non mi era indifferente, per niente,
Chiusi gli occhi sentendo le lacrime che non lasciai cadere e asciugai subito, girata di spalle, uscì dalla stanza chiudendogli la porta, lasciando quella casa.

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