Ho ucciso Scoot Evan.

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« Sei abbastanza sulla difesa eh? »
« Sono abbastanza bravo nel difendermi. »
Guardai la faccia quasi stranita della dottoressa e poi mi rivolse un sorriso quando i miei occhi non si staccarono dal suo sguardo.
« Come va con i tuoi genitori? »
Bella domanda, grazie, non vedevo l'ora di arrivarci a questa domanda e darti una risposta
« Mio padre è il marito della madre della mia quadri moglie. Mia madre, non ce l'ho. »
Capì soltanto dopo pochi secondi forse, anche se per me quei secondi sembravano un eternità.
« Quindi la tua fidanzata e' la tua sorellastra? »
Scossi subito la testa in un no guardandola.
« No, semplicemente i nostri genitori stanno insieme, sono sposati, noi due non siamo niente se non innamorati. »
La guardai annuire e mordersi le labbra togliendo gli occhiali poggiati sul suo naso perfetto.
« E tua mamma..? »
« Morta! »
« Come? »
« Mia madre ha lasciato mio padre per un'altro uomo, e solo dopo poco quest'uomo ha iniziato a picchiarla, finché un giorno, l'ha accoltellata. »
Mi fissò per qualche istante, per un attimo ripensai a quella scena, alzai subito lo sguardo accigliando le mie sopracciglia e intrecciai le braccia al petto mentre sentì la sua voce.
« Ti andrebbe di dirmi qualche dettaglio? Cosa ricordi di quel giorno? »
" mi scusi..questo non dovrebbe essere un centro di aiuto? "
Girai lo sguardo sospirando appena e voltai lo sguardo verso la finestra, c'era poco sole, ma non faceva freddo ne caldo, si stava normale, o meglio io ero normale..
Non come quella sera.

« Lui continuava a dirgli "Non indossare quel vestito, saresti la più bella delle mogli dei miei colleghi".. così mia madre sali in camera per controllare me, stavo giocando come solito con la mia Nintendo.. »

Sembrava rivivere quelle cose, deglutì strofinando la mano contro il mio braccio chiudendo per un istante gli occhi e li riapri quando decidi di continuare.

« " Sei ancora vestita così? Ti ho detto che devi spogliarti, voglio che le cose me le devi far ripetere una volta. O meglio me le devi far dire una volta. " iniziò ad urlare mentre mia madre cercava di giustificarsi.. " Sc..Scott, stavo controllando Jojo.. sto andando " »

Tirai su col naso sentendo tutta la rabbia possibile di quella sera, quella sera che non avevo fatto nulla per aiutare mia madre, eppure potevo fare tanto, chiusi gli occhi trattenendo le lacrime e li riaprì.
« Jojo? »
Chiese la dottoressa, sorrisi appena sentendo quel nome e annuì subito sussurrando.
« Gli ripetevo sempre che non doveva chiamarmi così, era troppo imbarazzante.. »
La guardai sorridere.
« E poi? »
« E poi.. è andato in cucina, mia madre era intenta a cambiare il suo vestito e..quel coltello era infizzato per bene nella schiena di mia madre.. ho sentito un gemito pensante, così sono uscito dalla mia cameretta, e.. non ricordo molto, solo che lui venne contro di me.. »

Rimasi in silenzio per qualche istante e poggiai le mani sulle mie cosce girando lo sguardo.
Sospirai appena mordendomi il labbro inferiore, continuavo a darmi la colpa, a distanza di anni, continuavo a farlo.

« Mi svegliai tre giorni dopo, in ospedale.. mi aveva accoltellato all'addome.. non ricordo neanche il dolore in realtà, ricordo soltanto che avrei dovuto far qualcosa..e non l'ho fatto,
Riesco a sentire l'immensa rabbia..
Mia madre era tutto ciò che potesse avere una donna, era una madre esemplare, amorevole, rispettosa, amavo i suoi dolci..i suoi abbracci, sento ancora il suo profumo ogni volta che la penso, ricordo quando andammo per la prima volta a Disneyland, c'era anche mio papà.. avevo 9 anni, fu l'esperienza più bella della mia vita, dopo che mia madre decise di dirmi che tutta quella felicità tra i miei genitori non c'era, era solo apparenza..
Dopo la sua morte mi mandarono da mio padre, e col passar del tempo, anche se lui mi proteggeva, cercava di darmi giusti esempi, ho sempre preso la strada sbagliata.. ho iniziato a drogarmi, a fumare, vedevo mia madre ovunque, continuava fino a poco fa a chiedermi aiuto, ho fatto di tutto e..ho ucciso Scott Even.. »

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