" Ti voglio bene, Papà. "

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« Oh mio Dio.. i miei bambini.. »
« Hey.. »
« Oh cazzo!! »

Ecco, la prima voce era di mia madre, seconda di Yuri, terza di Taylor ( se vi state chiedendo com'è andata con lei? Beh, l'ho lasciata perfettamente perdere. ) E poi c'era Zach, reggeva due buste da regali una bianca e una azzurra, sorride a Jo stringendogli la mano come saluto dopo averlo spinto dalla spalla e avergli porso le due buste.

«  Amore, Dio mio, è un Jordan in miniatura »
Quasi la voce di mia madre urlò, okay, aveva dato la sentenza, "tutto suo padre" feci una smorfia sistemando la t-shirt porgendo il piccolo a lei, e diciamo che ogni attenzione ovviamente era su lui.
« Si okay.. ma ci siamo anche noi qui, anche noi siamo vostri figli.. e stiamo bene.. »
Mormorò Jo in modo ironico sventolando la sua mano sinistra, che procurò una mia risata.
« Se ha gli occhi azzurri mi assomiglia! »
Si vantò Zach indicando Jordy.
« Senti bello.. non allargarti, e poi tu non mi assomigli affatto.. »
Si difese quasi Jord.
Mentre tutti in quella stanza avevamo un sorriso enorme, quel bambino stava riunendo una famiglia che sembrava un tempo, non poter nemmeno stare più di un ora insieme.
Non passò troppo tempo,
Jordan rimase seduto al mio fianco, non mi aveva lasciata sola un attimo..
Mia madre era seduta accanto a noi sulla sedia mentre ascoltava quest'ultimo raccontargli della notte, come fosse accaduto.
Taylor stava ascoltando mentre era troppo presa a fare foto a Gabriel che Zach aveva tra le braccia, e Yuri era seduto sulla poltrona infondo.

• POV JORDAN •

Ero così felice, ed era così palesemente evidente, per una volta, una sola volta, ero così innamorato perso, ed era solo l'inizio.
Non l'avevo lasciata un secondo e non l'avrei fatto, sarei rimasto al suo fianco ogni minuto, glie l'avevo promesso e io mantengo le promesse solo quelle che faccio a lei, e quelle che farò al mio bambino.
Girai lo sguardo verso mio padre seduto sulla poltrona infondo alla camera, era strano, ma potevo notare il suo sorriso..
Mi rivolse gli occhi ai miei e mi fece segno di uscire dalla camera, ed una volta fuori..

« Com'è andata? Come stai? »
« Strano..spaventoso, ma bellissimo.. sto bene, come non sono mai stato prima d'ora.. papà.. »
« Sai che adesso devi fare il padre vero..? »
« Papà tu pensa a fare il nonno, proprio tu non puoi venire a farmi la lezione dai.. »
« Jordan, sono serio.. »
Rimasi in silenzio per qualche istante guardandolo, mentre la sua mano venne poggiata sulla mia spalla sinistra, e i suoi occhi erano fissi nei miei.
« Il mio bambino, il più piccolo.. in qualche modo.. mi ha reso nonno.. »
« Sarebbe bello se anche la mamma fosse qui, e per un istante mi direbbe.. le stesse cose... »
« Cosa pensi che non la penso? Jordy l'ho faccio ogni istante della mia vita, e mi condanno per non aver fatto niente per salvarla, cosa credi che non abbia scrupoli? Ti sbagli.. vivo con la condanna che ho lasciato tutto a causa del lavoro, pensando che quello fosse la felicità dei miei figli..
Adesso che sei anche tu padre capirai cose immense, e.. voglio solo dirti, grazie.. »
Chiusi gli occhi per un istante cercando di non mostrare i miei occhi leggermente Rossi.
« Non devi.. »
Sussurrai guardandolo portando le mani sui fianchi mentre riprese a parlare.
« Solo perché mi sono fatto un'altra vita non vuol dire che lei non sia più nel mio cuore, anzi, c'è sempre, ovunque, c'è nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nelle stronzate che fa Zach, nella tua ribellione.. o quando ti metti allo specchio e canti ancora le canzoni che cantavamo insieme in auto.. e, lei è così orgogliosa di te, così fiera del figlio che sei riuscito ad essere.. »
Scossi il capo più volte e sorrisi appena alzando lo sguardo a lui interrompendolo, avevo bisogno di sapere ciò da molto tempo.
« E tu? Tu sei orgoglioso di me?.. »
Sorride scuotendo il capo abbassando il viso e dopo giusto due secondi rialzarlo.
« Sono fiero di te Jordan, dell'uomo che sei diventato..del padre che sarai, sicuramente migliore di me, sono fiero perché hai superato tutte le tue paure, tutti i mostri che avevi, mi hai dimostrato che sei un mito nella nostra azienda, fuori, che affronti ogni problema, che ami una ragazza immensamente tanto.. hai lottato contro tutto e tutti per averla al tuo fianco, e guardatevi adesso..
Jordan, sono fiero e orgoglioso del figlio che sei.. Ti voglio bene Jordy, troppo.»
Avvolsi subito le mie braccia attorno al suo corpo grande forse non più del mio ormai, era da tempo che desideravo sentire quelle parole.
« Ti voglio bene, papà.. »

Era tutto perfetto adesso, si, lo era.

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