Ho provato a cambiarti

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« Perché..perché non me l'hai mai detto.. ? »
« E cosa avrei dovuto dirti? "Amore, ho scopato la ragazza di mio fratello, nostra cugina, ho ucciso Scott. Cosa Faith? »
Alzai lo sguardo a lui restando a guardarlo per qualche istante, non ero incazzata o roba simile, ero solo ferita o almeno leggermente delusa dal fatto che non mi aveva detto queste cose di lui, quando lui sapeva vita morte e miracoli della mia di vita.
« Non è obbligatorio che ti dica tutto ciò che è successo nel mio passato, non è obbligatorio dover parlare di tutto con te. E se non voglio farlo tu devi stare al tuo posto. »
Continuai a restare in silenzio, forse quelle parole si, quelle parole mi avevano resa delusa, deglutì appena annuendo portando le mani nelle tasche dei jeans.
« Invece che hai fatto? Sei andata da quello stupido di Zach e ti sei fatta dire tutto, va bene così, Faith, davvero. »
Non rimasi più in silenzio, anzi, restai a guardarlo con gli occhi evidentemente Rossi perché mi bruciavano anche troppo.

« Sai cosa.. avvolte non riesco a capire chi è il vero Jordan.. quello che mi fa sentire la donna più fortunata del mondo, o quello che mi fa sentire la donna più piccola di questo mondo.
Non riesco a capire chi sia Jordan, il vero Jordan: quello che un giorno mi dice "ti dirò tutto" e l'altro "non è obbligo che tu sappia tutto", non so chi sia Jordan..
E dovrei saperlo, intendo.. quasi sposati, un bambino tra meno di tre mesi, eppure.. io non so ancora chi tu sia.. e la cosa più dolora è che.. Puoi anche farmi del male fino Alle ossa o anche superare quelle.. ma io continuerò a perdonarti, qualsiasi cosa tu faccia, qualsiasi dolore mi darai, qualsiasi ferita tu procurerai in me, e si lo so, io non so perfetta, anch'io sbaglio e anche troppo, anch'io avvolte ti faccio sentire poco amato, poco capito, e forse anch'io ti deludo più di quanto io pensa.. Ma mai, mai un istante.. ho pensato di nasconderti qualcosa, che sia del mio passato o meno. »

Restai a guardarlo cercando al più possibile di ingoiare l'enorme nodo alla gola, anche lei stranamente iniziava a bruciare.
Chiusi gli occhi per qualche istante e prima che lui potesse parlare lo lasciai li, in cucina avanti al davanzale, lasciano il piatto che avevo tra le mani dove prima della discussione stavo posando, entrai in camera chiudendo quest'ultima e mi sedetti sul letto guardando il vuoto intrecciando le braccia al petto.
Era così bravo a farmi incazzare, ma era anche bravo a farmi scordare tutto in un secondo.
Scossi il capo passando le mani nei capelli chiudendo gli occhi e serrai la mascella quando sentì la porta di aprirsi, lo guardai entrare e precipitarsi al suo armadio, non espressi nulla, anzi, restai in quella posizione voltata di spalle guardando il pavimento.
« Sei seria Faith? »
Chiese mentre si liberava della giacca che indossava sopra ad una maglia nera.
« Sai qual'è il mio problema..? Che forse ho cercato di cambiarti, ma tu sei questa e non puoi cambiare.. troppo immatura, per qualcosa che mi possa bastare. »

Distolsi lo sguardo dal pavimento girando lo sguardo verso di lui, i suoi occhi erano fissi nei miei anzi, era serio, anche troppo, i suoi occhi lucidi, e le guancia serrate dalla mascella, il tono della sua voce, quasi troppo alto

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Distolsi lo sguardo dal pavimento girando lo sguardo verso di lui, i suoi occhi erano fissi nei miei anzi, era serio, anche troppo, i suoi occhi lucidi, e le guancia serrate dalla mascella, il tono della sua voce, quasi troppo alto.
Cosa stava dicendo? Era davvero lui?

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