Zach?

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Lo guardai sbuffando appena mentre tirai la coperta sul mio corpo e l'altra mano sugli occhi sbadigliando appena.
« Ma devi andarci per forza? »
Lo guardai annuire facendo il broncio e poi sorridermi mentre abbottonava i bottoni della sua camicia chiedendo col suo sorriso:
« Sarò qui entro le 18:00 Babe, passeranno subito queste ore, tu non hai lavoro oggi? »
Scossi la testa in un no prima che potesse avvicinarsi e darmi un bacio a stampo.
« Ci vediamo dopo, ti amo. »

Lo guardai farmi l'occhiolino dopo aver ricambiato il suo bacio e gli sorrisi appena guardandolo uscire dalla camera dopo aver messo due spruzzi del suo Hugo Boss

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Lo guardai farmi l'occhiolino dopo aver ricambiato il suo bacio e gli sorrisi appena guardandolo uscire dalla camera dopo aver messo due spruzzi del suo Hugo Boss.
Mi tirai appena su dal letto prendendo il cellulare guardando l'ora: 10:20, Jo doveva andare a lavoro e io oggi sarei rimasta da sola a casa.
Avevamo passato la notte a "coccolarci" o meglio, baci e carezze visto che più di tanto il ginecologo mi ha proibito di farlo, perché all'inizio dei 3 mesi ero in rischio d'aborto,
Ma andava benissimo, Gabriel cresceva benissimo e essendo nel sesto mese stava andando tutto bene.
« Hey, ma tu sei ancora qui? »
Girai il viso alla porta sorridendogli quando lo vidi rientrare in camera annuendo subito precipitandosi di nuovo al mio lato e baciare la pancia ormai evidente, nuda.
Scossi il capo sorridendo e accarezzai i suoi capelli ricambiando l'ennesimo bacio che lascio contro il mio labbro inferiore.
« Vado davvero, ti amo. »
« Ti amo anch'io »
Mormorai sorridendo e mi tirai su dal letto sentendo la porta chiedersi.
Bella merda Faith Anne, adesso mi toccava sistemare casa, o meglio fare quel poco visto che Jo aveva obbligato una donna delle pulizie.
" Possiamo permettercelo, perché non farlo?"
" Hai sempre servito in vita tua, lascia che gli altri servono te adesso. "
Erano le sue rispose, non che mi stessero bene, ma non potevo obbiettare, non sulle sue decisioni come lui non obbiettava nelle mie.

16:35
Era passata una giornata noiosa, o meglio, l'avevo persa tra Katrin al cellulare, dopo aver pulito casa, che mi spiegava di suo figlio Kevin ormai di 8 mesi, e ancora non l'avevo conosciuto, avevamo deciso che appena sarebbe nato Gabriel forse lei sarebbe venuta a trovarci qui con Ryan.
Non la vedevo da tempo ormai, mi mancava.
La giornata era continuata con mia madre che contattava per sapere come stessi, Jo come stava, l'ultimo controllo.
Dei tutorial inutili e noiosi, ma lo stesso li avevo guardati..
E infine Netflix „ Lo stand dai baci „ e cornetti al forno vuoti, ed il mio bel cagnolino, si guardavo ancora film adolescenziali, ma ne avevo bisogno..

La mia attenzione si spostò al campanello,
Sospirai appena tirandomi su sistemando la maglia che indossavo soltanto di Jo, o meglio un maglione che mi andava a vestito e aprì la porta trovandomi un tipo, figo, anche troppo,
Occhi azzurri, capelli neri, assomigliava a qualcuno, ma non riuscivo a capire chi, eppure aveva una faccia conosciuta..
non capì chi fosse, lo feci soltanto quando apri bocca.
« Ciao, sei..la ragazza di Jordan? »
Annuì guardandolo non aprendo del tutto.
« Sono Zach, suo fratello.. è in casa? »
Chiese con la voce più roca possibile.
Deglutì per un istante guardandolo e alzai un sopracciglio, sapevo dell'esistenza di suo fratello maggiore, ma sapevo anche che da quando Jo era nato era andato a vivere con la nonna paterna lasciando Jo e sua mamma soli.
Cosa gli faceva pensare che Jordan l'avrebbe perdonato per averli lasciati nelle mani del diavolo di casa loro?
O forse l'avrebbe perdonato come aveva fatto con suo papà, ma non ne ero del tutto convinta..Jo nascondeva quelle ferite fingendo di perdonare tutti quelli che gli facevano del male.
« Mh? Allora? »
Continuò notando il mio silenzio e il mio sguardo perso nei discorsi che la mia mente producevano da soli.
« Eh.. no, è a lavoro adesso..tra qualche oretta tornerà di sicuro.. »
Lo guardai spostare lo sguardo sul mio corpo e soffermarsi sulla pancia, feci una smorfia girando il viso e poi lo guardai nuovamente.
Assomigliava parecchio a Jo, ma aveva gli occhi azzurri, li aveva presi da sua madre, perché Jordan ogni volta che guardava i miei dicevano che erano dello stesso colore di quelli di sua mamma.
Capelli neri, troppo neri, sorriso che mostravano 32 denti bianchissimi, labbra non troppo carnose e forse più alto di Jo di qualche centimetro o meglio la sua stessa altezza,
Corpo palestrato ma non troppo, stringeva tra la mano destra la "fascia" dello zaino che aveva sulle spalle, che cazzo stavo aspettando a farlo entrare? Ma in tutto ciò.. Jo avrebbe voluto?
« Entra.. Puoi aspettarlo qui.. »
Lo guardai sorridere ed annuire mentre lo lasciai entrare.
« Fa come se fossi a casa tua, vado un attimo a recuperare il cellulare.. così chiamo Jo! »
Lo guardai mentre sussurrava un "grazie" sedendosi sul divano poggiando lo zaino tra le sue gambe e corsi su in bagno digitando il numero di Jo, non rispose, ecco perché gli lasciai due messaggi.
„ AMO DEVI MUOVERTI A TORNARE. TI VUOLE QUALCUNO A CASA. „
„ AMO. "
Lasciai il bagno dopo 5 minuti scendendo giù,
Zach era alzato avanti ai mobili guardando ogni foto appesa o meglio ogni foto che ritraeva noi, o noi con le nostre famiglie.

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