Giorgio's Pov
Io ancora mi stavo chiedendo come fossi riuscito a passare dalla mia tranquilla vita in una piccola città della Sicilia all'andare in una scuola enorme nel Centro di Roma. Beh in realtà la risposta la avevo: Alex. Alex era il mio migliore amico da anni ormai, era un ragazzo alto, sempre col sorriso, dai capelli turchini, gli occhi color cielo e le lentiggini bionde sul naso sottile; mi aveva convinto ad andare in un'università piuttosto prestigiosa nel centro di Roma, con tutti i nostri risparmi avevamo comprato un appartementino a due passi dal centro e le specializzazioni dell'università. Io avrei studiato psicologia, per raggiungere il mio sogno di laurea, Alex invece aveva scelto architettura.
Il viaggio in macchina fu lungo, e quando arrivammo nel nostro appartamento eravamo stremati. Era una piccola casetta in un quartiere abitato soprattutto da studenti come noi; appena varcata la soglia mi buttai sul letto, Alex al mio fianco, e dormimmo tutto il pomeriggio.
La sera ci svegliammo, sistemammo le valigie, mangiammo dei noodles scaldati al forno e andammo a letto. Quella notte fu particolare.
Verso le due della mattina Alex venne da me, trovandomi sveglio. Gli chiesi come mai non dormisse, e lui mi disse che in una casa nuova non riusciva ad ambietarsi facilmente e mi chiese se poteva dormire con me. Io annuii, visto che anche io avevo lo stesso problema. Si infilò sotto le coperte al mio fianco e mi abbracciò. Nelle sue braccia fu un gioco addormentarsi.
La mattina successiva ci alzammo con fatica, io andai dritto sotto la doccia, mentre lui optò per fare subito colazione. Mentre stavo sotto la doccia pensai alla notte appena passata; Alex era l'unica cosa che lo riusciva a fare sentire a casa.
Uscii dalla doccia, mi vestii e aspettai Alex. Lo richiamai più volte, non volevo fare ritardo il primo giorno, beh non era proprio il primo perchè ai primini si erano dato qualche giorno per ambientarsi. Finalmente uscí dal bagno: indossava una felpa blu che si intonava con i suoi capelli, un paio di jeans neri e delle scarpe da ginnastica.
G:-ci siamo fatti belli oggi eh-
A:- Giorgio -.-!-
Mi diede una leggera pacca sulla spalla, e uscimmo.
A SCUOLA
Arrivati a scuola capii perchè Alex ci teneva tanto ad andare lí: era una struttura piuttosto antica dall'esterno, piena di marmi e colonne, all'entrata risiedevano due leoni di marmo ma all'interno era completamemte diverso: i muri erano bianchi neutri, c'era un corridoio che dava alle varie classi. Quella mattina per i primini c'erano le prime lezioni, che sarebbero consistite nel tour della scuola.
Ci consegnarono gli orari, ovviamente io e Alex ne avevamo di diversi, quindi prima dell'inizio delle "lezioni" lo abbracciai. Sapevamo bene di sembrare fidanzati, ma a quanto pare non eravamo gli unici ad averlo notato.
Si avvicinarono a noi due ragazzi.
?:- ehi voi due siete fidanzati?-
G:- anche se lo fossimo qualche problema?-
?- no assolutamente, anzi, siete molto coraggiosi a comportarvi cosí in pubblico senza temere giudizi altrui!
Piacere, Cico.-
Quel ragazzo sembrava una statua, aveva un fisico scolpito che le statue greche ciaone, i capelli rossi carminio, la mascella marcata, una naso esile e gli occhi castani, con dei riflessi dorati.
G:-Buono a sapersi. Io sono Giorgio.-
A:-Io Alex.
Da dietro Cico spuntò un confetto. O meglio un ragazzo basso, esile, molto ben vestito, con i capelli rosa, gli occhi verdi e del rossetto sulle labbra.
?- io mi chiamo Strecatto-
G:-piacere!-
C:- Voi che corsi avete scelto?-
G:- Io psicologia.
A:- Io architettura.
S:-Anche io architettura!
C:-Oh che noia, io faccio scienze sportive!-
G:-Beh allora ci vediamo dopo le lezioni! Gattino fai il bravo-
Guardai divertito Alex che sorrise.
G:- Ciao Cico, ciao Stre!
E andai a lezione.
~spazio autrice~
Ciau! Non so nemmeno perchè sto scrivendo questo tanto nessuno leggerà
QwQ
