Giorgio's Pov
La mattina mi svegliai, raggiante.
Svegliai Alex, mi vestii e preparai la colazione. Lui, come al solito, era ancora in pigiama.
G:-Buongiorno Micetto-
Micetto era un vecchio soprannome,quando eravamo più piccoli e giocavamo al parco ad Alex piaceva seguire i vari micetti che passeggiavano, da lí, ho cominciato a chiamarli come uno di loro.
A:-Buongiorgio-
Biascicò, ancora in preda al sonno.
G:-Siamo simpatici come sempre eh-
Lui fece il finto broncio, poi si sedette a tavolo.
Gli portai la tazza, avevo fatto del tè.
Lo bevemmo, poi terminata la colazione, mi misi a fare la cartella di entrambi, lui rimase al tavolo, immobile.
G:-Ehi che hai bisogno dell'aiuto per andarti a vestire?-
Gli chiesi ironicamente.
A:- No ma non mi dispiacerebbe se ci fossi tu con me-
Rispose in tono malizioso.
G:-Ma va'-
Si alzò, mi diede un leggero bacio sulle labbra, e salí le scale per andarsi a vestire.
Non potevo non notare quanto fosse bello anche la mattina, tutto frastornato e assonnato.
Il mio Alex è bello sempre.
Poco tempo dopo dalle scale scese un bellissimo ragazzo turchino dal sorriso smagliante.
Prendemmo la cartella e camminammo verso la scuola.A scuola
Salutai Alex nel corridoio, poi mi diressi verso la classe. Le classi oramai erano iniziate anche per i più grandi, e le aule erano strapiene.
Corsi nella mia aula, mi sedetti vicino a Mario.
M:- Buongiorno!-
G:-'Giorno-
Quello fu il nostro unico discorso, visto che la lezione fu piuttosto complessa. Da lui ricevevo solo occhiate fugaci mentre prendevamo appunti.
Finita la lezione il professore ci annunciò una notizia terribile: il primo esame era imminente.
L'argomento era piuttosto difficile, quindi dovevo davvero darmi allo studio matto di un tomo intero nel pomeriggio.
Incontrai Alex nel corridoio.
A:-Salve-
G:- Ciao-
Gli presi la mano, e gli feci capire che volevo andare al Bar.
A:-Ok andiamo-
Mi sentivo un bambino accompagnato dal papà.
Probabilmente questo paragone era causato dall'altezza, io ero rimasto alto quanto un ragazzino di 15 anni, lui era cresciuto molto.
Ci sedemmo al bar.
A:- Che fai 'sto pomeriggio?-
Mi chiese con il suo solito tono solare.
G:-Sto in biblioteca, devo studiare un libro intero. C'ho già il primo esame-
Lo guardai.
Lui ricambiò lo sguardo, chiedendomi:" posso venire con te?"
G:- Non penso, sai che quando sto con te non riesco a pensare ad altro.-
Le sue guance si tinsero di rosso.
A:- G-grazie!-
Sorrise.
Non ci eravamo ancora dichiarati fidanzati, ed io non volevo fare il primo passo.
C'era un po' di imbarazzo nell'aria, fortunatamente l'arrivo dei caffè ruppe il silenzio.
Ringraziai gentilmente, bevvi il caffè e feci per andare via, ma Alex mi tirò per un braccio, baciandomi.
A:- Ciao anche a te eh!-
G:- Bye!-
Arrossii leggermente, ma non ci feci caso.
"Ma almeno ha capito ció che ho detto?"
Sussurrai divertito tra me e me, lasciandomi scappare una risata.
"Probabilmente no"
Mentre mille pensieri mi giravano per la testa, arrivai nella biblioteca scolastica.
Presi i miei libri, e andai a sedermi su un tavolo poco distante.
Non alzavo gli occhi dal libro, fino a quando una voce non mi fece sussultare.
-Ehi tu!-
G:-E-Ehm io?-
Si rivolgeva a me!
?-Si esatto, io sono Jim-
Si avvicinó un ragazzo molto piú alto di me, era biondo.
G-:Ciao? Ci conosciamo?-
Risposi, noncurante della sua reazione.
Lui mi porse la mano, teneva una bustina rossa.
J:-Ho visto che sei al primo anno di psicologia, ti potrebbe servire.
Usala solo quando hai gli esami-
G:-uuhm ma cos'è?
J:-Lo scoprirai-
Sorrise, poi uscí.
Non avevo certo intenzione di accettare cibo da sconosciuti; così aprii il pacchettino.
COSA!Angolo Autrice
Hola!
Sono cattiva a finire cosí, ma vabbè dai, perdonatemi!
Scusate se sto pubblicando poco in questi giorni, ma sto essendo molto occupata.
Probabilmente oggi uscirà un altro capitolo, preparatevi psicologicamente.
Comunque vi sta piacendo questa storia?
ditemelo,
Bye!
-iron <3