Questo capitolo contiene piccole dosi di smut.
Lettori avvisati mezzi salvati :)Cico's Pov
E lo vidi, camminava verso di me.
Non correva perchè altrimenti gli si sarebbe rovinata la piega dei suoi bellissimi capelli.
Arrivó da me, mi strinse molto forte.
Arrossii a dismisura, il mio cuore perse qualche battito in più del dovuto.
Lo abbracciai anche io, sentendo il suo battito irregolare sul petto.
Quando ci staccammo lui faceva fatica a tenere il contatto visivo, mormoró: "sei stato bravissimo, ma devo correre" e andó via.
Io sapevo di essermi innamorato di lui.
Ma era così difficile dirglielo.
Così difficile nasconderlo.
Ma non potevo stare con lui.
Da anni ormai mi piaceva, ma mi ero abituato ai miei sentimenti.
Avevo avuto tante di quelle relazioni etero, anche solo per provare a dimenticarmi di lui...
Ma Più stavo con una ragazza, più lo volevo...
Forse era per i suoi capelli accesi?
Per i suo occhi smeraldo, più che ipnotici.
Forse per la sua gentilezza, per il modo di fare, per la sua dolcezza.
Ma soprattutto gli invidiavo il coraggio di essere se stesso.Strecatto's Pov
Quel pomeriggio tornai dall'università stremato.
Era piuttosto tardi,quindi fui sorpreso quando scoprii che Cico non era ancora rientrato.
Non ci feci molto caso, e iniziai ad apparecchiare la tavola.
Appena finito mi sedetti sul divano, mandandogli un messaggio che recitava:"Cosa faccio a cena?"
Lui non mi rispose.
Visualizzó solamente, per poi uscire velocemente da whatsapp.Mi rassegnai, così posai lo smartphone e mi cucinai una piadina.
Cenai in sovrappensiero,nemmeno il tutorial di make up che stavo vedendo riuscì a distrarmi.
Quando la pioggia cominció a scendere fuori io già stavo nel mio letto, pronto per cadere nelle braccia di Morfeo, ma sentii delle chiavi infilarsi nella serratura della porta, delle persone entrare e chiuderla troppo rumorosamente.
Mi girai sul fianco, lieto che Cico fosse rientrato, accesi lo smartphone e scrollai un po' la home di Instagram.
Sentii passi pesanti salire le scale e aprire la porta di fianco alla mia.
Ed una voce risuonare nel corridoio.
Una voce disgustosa, una di quelle che da fastidio solo a sentirla, una di quelle che obbligano a socchiudere gli occhi e a chiudere le orecchie.
Cico non era solo.
Mi misi a sedere, sistemandomi un ciuffo ribelle dietro l'orecchio;
"Magari parla da solo"
Pensai, ma non ebbe effetto, quella voce non era la sua.
Misi a tacere i brutti pensieri, rinfilandomi sotto le coperte.
Ma dei gemiti ruppero il silenzio.
Gemiti di quella ragazza.
Non so se per il sonno o se per le lacrime io iniziai a non vederci più.***
Alex's Pov
Improvvisamente inizió a piovere.
Mi era sempre piaciuta la pioggia.
Come la pioggia che si scagliava violentemente sul terreno, le mie emozioni mi scalfivano, consumandomi, come l'acqua consuma la roccia.
Come il temporale che urla infuriato, rimbombando tra le case, la mis rabbia urlava dentro di me.
Ero vittima di una cosa non controllata.
Dopo l'amnesia avuta non ricordavo nulla, e Giorgio non mi aveva detto niente.
Non mi aveva detto del perchè del suo comportamento.
Come pretendeva che lo capissi?~Spazio Autricia~
Hola!
Non sono molto soddisfatta di questo capitolo ma okkkkk.
Avrei una domanda da farvi:
Secondo voi quanti anni ho?
O se sapete già la mia età, quanti ne dimostro?
Giusto per curiosità :3
Bye!
~Iron♡