Giorgio's pov
L'assordante rumore della sveglia mi penetró nelle orecchie.
Aprii gli occhi incerto, tastando il materasso accanto a me, cercando di trovare qualche creatura umana, ma d'un tratto mi ricordai.
Presi lo smartphone, tra dieci minuti Anna ed Ettore sarebbero venuti a prendermi.
Cosí mi alzai, andai in bagno.
Dei profondi solchi neri incorniciavano il mio volto, testimoni della notte insonne appena passata.
Anche gli occhi rossi, ridotti a fessure, dicevano la loro.
Mi fiondai sotto la doccia, lavandomi velocemente.
Uscii, mi vestii, mi pettinai e mi sedetti sulle scale di casa, aspettando i due miei, ormai, amici.
Pochi minuti dopo si fecero trovare davanti la via di casa mia, distraendomi dalle foto che stavo vedendo.
Li salutai, salii in macchina e ci recammo all'ospedale.
Ettore provó a commentare le mie occhiaie, Anna lo zittii, e io la ringraziai infinitamente in silenzio.
Arrivati scesi frettolosamente, correndo quasi.
Salii nella stanza di Alex, ma un infermiere mi fermó.
-Ragazzo, prima di entrare deve sapere le condizioni del suo amico-
Si, certo, amico.
-C-certo...-
Borbottai.
-Il ragazzo ha una frattura non molto grave alla gamba, ma ha avuto un trauma cranico importante, che gli ha causato un'amnesia-
G:-A-a-amnesia?-
Sussurai con voce rotta,sentendo scendere sugli occhi un velo di tristezza .
-Sì. Non è molto grave, non ricorda le cose nel giro di un mese-
Trattenni le lacrime. Ringraziai l'infermiere ed entrai.
Lui era steso su un lettino, la gamba ingessata, al braccio una flebo, gli occhi semichiusi.
Era bellissimo.
G:-Alex?-
Abbozzai un sorriso davanti a tutta quella bellezza. Non potevo mostrarmi debole, lui stava peggio di me...
A:- Ciao Giorgio-
Mi aveva risposto.
G:-Come stai?-
A:-Ho passato giornate migliori. Purtroppo sono qui in un lettino d'ospedale, non ho idea del perchè, ma sono emozionatissimo per la nuova università-
G:-Uhm... Ale.-
Borbottai, per poi trovarmi davanti ad un bivio enorme: distruggere i suoi sogni o meno.
G:-Siamo a fine Novembre Ale...-
A:-MA CHE CAZZZZZZ-
G:- Uhm... beh,ne è passato di tempo.-
Preso dalla curiosità pronunciai delle parole che era meglio evitare...
G:- Ma ti ricordi cosa siamo noi due Ale?-
Mi guardó con confusione, per poi rispondermi con tono saccente e con uno sguardo da "è ovvio":- Siamo migliori amici, giusto?-
G:-C-c-certo-
Sentivo gli occhi pizzicare.
G:-I-io devo andare Al-
Non potevo mostrarmi debole davanti a lui, non dovevo.
Uscii dalla stanza, scesi velocemente le scale e uscii dall'edificio per prendere aria.
Mi sedetti su una panchina, il viso tra le mani.
Siamo amici... solo amici... SOLO FOTTUTISSIMI AMICI...ร๏ɭ๏ ค๓เςเ...
Io lo amavo.... ma siamo solo amici. Lui non mi vedrà più come prima... e noi siamo solo amici...
Amici. Ma per quanto ne so quando tu sei amico con qualcuno non vorresti baciarlo, farlo tuo...
Eccole.
Le lacrime che avevo trattenuto fino ad ora volevano uscire.
Ed eccole, calde sulle mie guance, bastarde, ricordandomi che i miei mostri erano reali, che ero un bambino, che la verità era cruda, quanto fossi debole, e cazzo, solo Dio sapeva quanto lo volevo mio.
Eccole, che spegnevano l'incendio che c'era nella mia testa, ricordando che io ed Alex eravamo ร๏ɭ๏ ค๓เςเ.
Tutte le mie speranze andate in fumo, assieme a quello che era il mio amore per la vita.~spazio autrice~
Ciao!
So che questo capitolo è tanto triste, so che pubblico poco e so che mi starete odiando, ma io vi amo.
Ceh 680 letture.
Love u.
~Iron