Giorgio's Pov
Dentro quel pacchettino rosso non c'era nient'altro che... pasticche. Ma sapevo che non erano pasticche normali, e non avrei mai assunto droghe. Uscii dalla biblioteca, intravidi Jim che parlava con una ragazza bassina, pallide, gli occhi dorati e i capelli color pece lunghi e splendenti, quasi sembravano seta.
Mi avvicinai a Jim, gli porsi il pacchettino accompagnandolo con un:" Grazie ma NO".
Lui mi guardó feroce, la ragazza scappó via e lui si infurió.
J;- Vedo che siamo il solito ragazzino figlio di papà, che non tocca ció che non è conosciuto eh"
Mi feci piccolo piccolo, mi sentivo indifeso.
J:- Beh la pagherai, e cara.-
Mi prese per il colletto della maglia, mi portó in un angolo, dietro gli armadietti.
J:-Ci siamo solo noi due-
Sentii un dolore fortissimo alla nuca. Poi tutto nero....
Mi risvegliai in un bagno della scuola, una ragazza mi stava tenendo la testa mentre mi bagnava la fronte con dell'acqua.
Poi urló:- Ettore! Le garze!-
Un ragazzo paffuto e un po' sbadato arrivó, porse le garze alla ragazza e cominció a parlare, mentre lei mi fasciava delicatamente il polso.
E:- Io lo conosco questo ragazzo, si chiama Giorgio, veniva alle superiori con me. Dove lo hai trovato Anna?-
A:-Era in un angolo, vicino a quel poco di buono di Jim. L'ho preso perchè l'ha picchiato sicuramente.-
Quella ragazza si chiamava Anna. Ok.
Anna smise di fasciarmi il polso, poi cominció a scuotermi dolcemente.
"Sará vivo?" Farfuglió il ragazzo.
"Massì scemo" rispose lei.
Io mi misi a sedere, aprendo gli occhi.
"Posso confermare di essere vivo. Penso" borbottai io.
Ettore si mise a ridere, Anna mi abbracció, come mi conoscesse da sempre, come fossimo amici da una vita.
A:- Grazie al cielo stai bene-
Esclamó sollevata.
G-E-ehm si grazie...-
Farfugliai imbarazzato.
E:- Comunque ciao Giorgio!-
Ettore mi salutó.
"Ciao! Grazie per avermi salvato, ancora u_u"
Ricordai...
..,Ero in terzo liceo, camminavo per i corridoi, fin quando un gruppo di ragazzi del quinto mi prese di mira.
Mi menarono e io ero sfinito...
Quando Ettore mi aiutó e diede una lezione a quei deficienti...
Da lì mi salvó sempre da ogni situazione.
...
E:- Qual buon vento?-
G:- Beh io in realtà studio psicologia-
Risposi, leggermente a disagio.
E:- Anche noi! Ricorda di non dare mai retta a quelli del nostro corso.-
Parlammo per una decina di minuti, ed Ettore mi presentó la ragazza tanto gentile che mi aveva aiutato.
E:- come avrai capito lei è Anna-
Anna era davvero una bella ragazza.
Aveva la pelle olivastra, un viso a cuore dai lineamenti gentili, delle labbra carnose, un naso piccolo e dei grandi occhioni verdi incorniciate da folte ciglia.
G:- Ciao e grazie-
A:- Figuriamoci-
Guardai l'orologio. Cazzo, erano le sei di sera. Salutai Ettore ed Anna, mi passarono il loro numero e io corsi a casa.Durante il tragitto verso casa incrociai la ragazza dai capelli color pece; mi salutó, io ricambiai incerto.
Entrai in casa, ma Alex non c'era.
Spazio Autrice
Hola!
Come va? Io sto abbastanza male, ho fatto una figuraccia con la mamma della mia migliore amica e sono morta dentro, voglio sotterrarmi, ma visto che non posso resteró su wattpad fino a tardi, almeno mi calmo.
La vostra peggior figuraccia?
Comunque vorrei dirvi una cosa.
A parte vi ringrazio per il successo che sta avendo la storia. Grazie mille.
Ma poi da quando sono qui mi sento meglio. Stamani ero davvero triste, non mi sentivo nemmeno in grado di alzarmi. Ho letto qualche fan fiction, mi si è illluminata la giornata. Quindi boh.
Vi saluto condividendo questa immagine shipposa: bye!(Leggete la chat)