Giorgio's Pov
-EDDAIII BUTTATI!-
Sussurrai, mentre spingevo il corvino accanto a Stefano.
Mi voltai di scatto, fingendo di guardarare il telefono, mentre ascoltavo la conversazione tra i due.
Mario sembrava molto insicuro e teso, rispetto a com'era di solito.
Fosse la vista di quel ragazzo? Si chiamava Stefano, era leggermente più alto di Mario,fisico asciutto, i capelli mori ricci erano interrotti qui e lí a qualche ciocca rosa pallido. Gli occhi erano acquosi e grigi, le labbra sottili, il naso ordinato.
Anche lui aveva le guance arrossate.
Mario iniziò a parlare, ma mi sentii cingere da dietro.
-ciao amore- sussurrai. Alex poggiò il mento sulla mia spalla.
-che fai?-
Mi chiese, sempre avvinghiato a me.
-spio quei due tipi-
-eh?-
Chiese lui, geloso.
-Tranquillo, ho tipo organizzato io il loro appuntamento-
-ah-
Sorrisi. Feci ber baciarlo, ma arrivò Mario molto entusiasta.
-GIORGIO! MI
HA CHIESTO DI USCIRE!-
Mi disse il luogo e l'ora e se ne andò correndo, in preda alla felicità.
Alex mi guardó confusissimo e io gli spiegai di tutta la faccenda con Mario, di quanto lui mi avesse aiutato e che gli piacesse quello strano ragazzo dagli occhi acquosi.
-Ah.. quindi... quello era un tuo amico... niente di più...-
Mi disse con la voce rotta.
-scusa...-
un velo di tristezza ne copriva le sue iridi meravigliose.
-Stai tranquillo-
Lo baciai dolcemente sulle labbra. Stava andando tutto cosí bene, eravamo nel nostro Eden, non c'era bisogno di rovinarlo con i brutti ricordi.
Camminammo verso casa in silenzio.
Quando arrivammo a casa il turchino fece per sedersi sul divano, ma lo afferrai per un polso;
-DOBBIAMO GUARDARLI-
-ma-
-niente ma, dai vatti a cambiare che hanno appuntamento tipo tra 10 minuti-
Annuí e nel giro di una quindicina di minuti eravamo in piazza, a guardarli. Erano entrambi piuttosto imbarazzati, ma riuscirono a rompere il ghiaccio. Ogni occhiatina, ogni segno d'interesse me lo segnavo mentalmente, mi sarebbero ritornati utili.
Alex si annoiava a morte, cosí quando lo vidi al confine del collasso lo portai ad un bar per prendere una cioccolata calda. Quel pomeriggio la luce era gradevole, filtrava dalla finesta del bar fino ad illuminare la pelle cerea del mio ragazzo. Mi fermai a riflettere su quanto fosse bello e su quanto fossi fortunato, ma mi interruppe.
-SI STANNO BACIANDO-
Mi voltai di scatto verso il vetro e vidi le loro labbra unite. Stefano si staccò, sutò e, salendo sulla sue bicicletta, prese la sua strada. Mario rimase impietrito sul marciapiede, rosso ma felice.
Ero contento.
-Andiamo a casa?Si sta facendo buio..-
-va bene, vado a pagare-
Uscimmo dal bar, il sole stava calando e il clima s'era irrigidito.
Mi accoccolai sulla spalla di Alex sulla via verso casa.
-Sai dovremmo uscire più spesso-
-Preferirei di no.. ricordando l'ultima volta-
Mi guardò confuso.
-Ti spiegherò poi. Stasera Netflix?-
-HAHAHA sisi netflix-
Rispose, sorridendo maliziosamente.
-ALEEEEX SEI UNO STUPIDO-
Dissi allontanandolo scherzosamente, ma lui mi si avvicinò sussurando -Il TUO stupido-.
Lo amavo.~NDA~
Incredibile, ho aggiornato senza far passare mesi!
Vi è piaciuto il capitolo?
Alla prossima♡