***No Rules, No Boundaries***

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No Rules, No Boundaries

Autrice:  Marts235

Benvenuti a una nuova recensione parziale.

Sostanzialmente non ho terminato la lettura per un unico motivo: mi sono accorta che questo genere di lettura action non fa proprio per me. Ammetto che anche durante i film di azione un po' mi annoio. Nonostante sia una recensione parziale, spero possa essere utile all'autore; ho riletto prologo e capitolo uno due volte cercando di farmi venire in mente qualche consiglio utile.

Considerazioni iniziali.

Copertina semplice e d'effetto

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Copertina semplice e d'effetto. Mi piace anche il font scelto. Dato che si tratta di una storia d'azione la trovo abbastanza originale, per quel poco che ne so di copertine di storie d'azione.

Anche l'introduzione la trovo azzeccata, perché non è troppo lunga e fa capire a grandi linee cosa c'è nel libro senza fare spoiler.

Incipit:

"L'aria era rovente e pesante.

Una goccia di sudore gli solcò la guancia, mischiandosi al sangue che fuoriusciva lentamente dal taglio che aveva appena subito. Al-Asad deglutì rumorosamente muovendo piano le mani legate dietro la schiena – aveva ormai perso quasi del tutto il senso del tatto – e guardò negli occhi l'uomo che torreggiava su di lui."

Premesso che non so come siano gli incipit nei libri d'azione, ho trovato questo tuo incipit di mio gusto (e infatti è il motivo per cui ho scelto la tua storia). Ci fa capire subito in che situazione ci troviamo e credo anche il taglio del racconto. Consiglio solo di sostituire i trattini con le lineette, che sono il simbolo corretto per l'inciso (anche se so che non sono semplici da inserire).

Da quel che ho letto mi sono fatta l'idea che tu scriva molto bene. C'è solo qualche imprecisione sulla punteggiatura degli incisi e altri dettagli minori segnalati con i commenti in linea.

Un piccolo appunto extra, però. Non so se il tuo intento sia rivolgerti solo al lettore del fandom, ma se così non è, cerca di fare attenzione a *non so come chiamarle* "espressioni" che magari sono più tipiche del linguaggio dei videogames, tipo "a. k. a.", che non credo sia di uso comune. Dato che conosco troppo bene il linguaggio specifico dei videogames, mi risulta un po' difficile valutare questo aspetto, ma credo sia così. Visto che ho letto poco, ho trovato solo questa. Se ce ne sono altre, che vuoi mantenere, ti consiglio di spiegare al lettore a fine capitolo il significato di queste "espressioni".

I momenti che mi sono goduta di più sono quelli di tipo non d'azione e in cui ho avvertito meglio (per puro mio gusto di lettrice) la caratterizzazione dei personaggi. E wow, quella partita a scacchi nel capitolo uno! Devo dire che l'ho trovata davvero geniale. Okay, magari non era originalissima l'idea in sé, ma il modo in cui hai saputo sfruttarla l'ho trovato magistrale. Mille complimenti da parte mia.

Riguardo alle parti che descrivevano l'azione più pura, devo dire che le ho trovate ben scritte in generale, anche se non sono un'esperta del genere. Si capisce chi sta facendo cosa e in che ordine temporale, cosa non affatto scontata.

Passiamo a qualche critica.

Secondo me, anche se il fatto di inserire tante scene con la didascalia dell'anno e del luogo fa comprendere bene al lettore dove ci troviamo e in che anno, allo stesso modo lo confonde un po' e distoglie la sua attenzione. Credo di aver intuito che ci saranno un bel po' di personaggi coinvolti, tuttavia il mio suggerimento è di ampliare un po' queste scene inserendo dettagli di qualche tipo, per esempio qualcosa di utile per la caratterizzazione dei personaggi, che parli del loro passato.

Nel prologo ci sono due scene fortemente collegate, per fare un altro esempio. Una narra cosa fa Price nel 2011, l'altra è un flashback di cosa abbia fatto Price nel 1996. Ciò che è accaduto nel 1996 è un flashback quasi diretto di Price, quindi perché non tentare di unire le scene? Invece che con una didascalia, tramite qualcosa del genere:

2011

[...]

Credeva di averlo ucciso quindici anni prima.

Aveva fallito.

Quindici anni prima, in Ucraina, si trovava nella città abbandonata di Pryp'jat', che risuonava degli pneumatici delle auto degli ultranazionalisti.

[...]

Ovviamente un intervento di questo tipo deve prevedere la modifica dei tempi verbali del flashback che potranno essere indicativo imperfetto e indicativo trapassato prossimo. Il lettore saprà (spero) fare la sottrazione 2011 – 15, e capirà la collocazione del ricordo dal collegamento inserito. Chiaramente questo è solo un mio consiglio che mi sono sentita di darti con un esempio pratico per non lasciare la cosa sospesa nel nulla. Spero ti possa essere utile.

Considerazioni finali.

Punti di forza: ben scritta, scene realistiche, personaggi ben delineati fin dall'inizio.

Punti deboli: un po' troppo brevi le scene per mantenere l'attenzione, secondo me.

Consigliata: Sì! La consiglierei a chi ama il genere azione, se poi avete fatto qualche partita a COD ancora meglio.

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