CAPITOLO 30
HELEN’S POV
Tre settimane. Da quel giorno sono passate tre cazzo di settimane. Ormai è diventata una cosa assurda convivere con Harry. Non per me ma per i ragazzi. Non credo che ci sia un solo giorno in tre settimane in cui non l’abbia visto ubriaco e fatto. Sono ventuno giorni dove non ci rivolgiamo la parola e cerco di evitarlo a lezione e in qualunque occasione colga la presenza di entrambi.
Ormai è palese il fatto che mi è entrato sotto pelle e ovviamente vederlo in quelle condizioni ogni santo giorno mette alla prova ogni mia sana fibra mentale rimasta per non correre ad abbracciarlo e consolarlo. Non so come sentirmi a riguardo di tutta la situazione e onestamente cerco di evitare il discorso sia con Louis che con me stessa. Non sono ancora pronta ad ammettere di sentirmi ferita per quello che ha fatto. Non che fossimo qualcosa ma una parte di me pensava che le sue parole fossero vere ma evidentemente e come si è dimostrato era solo un modo per usarmi come fa con tutte. Sono anche arrabbiata con me stessa per essere quasi cascata nel suo giochetto e non so davvero come risolvere questa cosa. Non c’è mai in casa ed è davvero un bene il fatto che non debba trovarmelo davanti quando magari i ragazzi non ci sono, ho chiuso definitivamente con il caso Styles.
Il pub si è rilevato un lavoro più che eccellente tralasciando gli ubriachi del sabato sera che importunano qualsiasi cosa somigli vagamente ad una vagina. Con Sharon vado più che d’accordo e praticamente mi ha costretto a raccontarle di Harry. Mi ha detto che non rivela mai i suoi sentimenti a qualcuno, neanche se si deve prendere gioco della persona stessa e se mi ha detto quelle cose è perché ci tiene davvero. Io ho semplicemente fatto finta di ascoltarla e di assecondarla anche perché semplicemente non siamo fatti per stare insieme. Anche un dannato bambino se ne accorgerebbe. Cerca invece di evadere la mia domanda al perché non si parlino, non sapevo neanche che Harry avesse una sorella.
Grazie a dio tutti i colleghi sono delle persone eccellenti tralasciando Jess ovviamente che credo lavori al pub solo per accalappiare più peni possibili in una serata. Non giudico mai la gente ma lei è davvero quella persona che si può definire troia appena la si guarda, non serve neanche conoscerla perché nella copertina del libro c’è scritto vagina open 24h/24h quindi perché leggerne il contenuto?
Matt non si aggira più dalle mie parti e l’altro giorno a lezione l’ho visto con un labbro rotto e un occhio nero per poi notare Harry a casa con le nocche spaccate segno che è stato lui a fargli il culo. Non ho neanche detto nulla, sono stanca di occuparmi dei suoi comportamenti infantili e del fatto che marchi il territorio come se fossi un suo oggetto.
Oggi è finalmente sabato e grazie a dio ieri sera ho fatto il turno di notte quindi oggi ho il giorno completamente libero e anche domani e sono semplicemente stravaccata sul divano con un mal di testa assurdo cercando di guardare qualsiasi cosa assomigli ad un cartone animato in tv. Domani ho intenzione di anticipare l’assegno per la settimana prossima così non affogherò nei libri durante il lavoro o nelle pause. Sono completamente sola in casa visto che i ragazzi e stranamente compreso anche Harry sono andati al Mc a prendere da mangiare. Oggi non ci dovrebbe essere la mega festa che da Chik a casa sua? Se ne parla da tipo due settimane e nessuno dei ragazzi ha accennato di volerci andare.
Mi allungo leggermente per prendere la coperta poggiata sul bracciolo e mi copro fino alla testa cercando di riscaldarmi almeno un pochino. Cerco di allungarmi verso il tavolino per afferrare il pacchetto di sigarette e l’accendino ma fallisco miseramente quando rotolo come un involtino primavera per terra. Cristo santo che male al culo, c’è una cosa che riesco a fare senza cadere come una polpetta?
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Don't leave me
FanfictionLui sa di non essere abbastanza per lei e lei sa di non essere abbastanza per lui. Lui l'opposto di lei e lei l'opposto di lui. Lui ha troppi guai, troppi misteri irrisolti, troppe cose non dette mentre lei si limita a far finta che tutto vada bene...