CAPITOLO 32
Ho le braccia di Harry avvolte intorno alla vita e la sua testa poggiata sul mio petto e per quanto fuori ci siano tre gradi sotto lo zero sto morendo di caldo e mi scappa la pipì. Prima di alzarmi mi prendo un secondo per ammirare quanto sia sereno mentre dorme. Ha la bocca semi aperta e sembra in pace con se stesso. Dopo ieri sera sono più che sicura che c’è un pezzo della sua vita che lo ha fatto diventare la persona che è oggi, ho visto quanto era nervoso mentre osservavo foto e oggetti della sua adolescenza. So per certo che i ragazzi non mi diranno nulla al riguardo, gli sono troppo fedeli ed è come se lo tradissero in un certo senso raccontandomi del suo passato. Ammiro questa loro cosa. E’ difficile trovare cinque persone così legate da così tanto tempo. Se uno è in difficoltà tutti gli altri mollano qualsiasi cosa per aiutarlo e far si che si rialzi e torni come prima. Ho come l’impressione che per quante volte abbiano aiutato e sostenuto Harry lui non è mai tornato come prima. Lo sguardo dei ragazzi è così triste ed abituato nel veder tornare a casa un Harry ubriaco. Prima che mi renda conto di cosa sto facendo mi ritrovo ad accarezzare i morbidi riccioli del ragazzo che ha occupato ogni fibra del mio corpo. Prima che possa solo riflettere sul fatto che non ho mai incontrato sua mamma emette un verso di lamento nascondendosi nel mio collo. Mi scappa un sorriso e continuo ad accarezzarli i riccioli scompigliandoglieli anche.
“Buongiorno” Dice aprendo un solo occhio e cercando di mettermi a fuoco.
“Ehi” Gli dico rivolgendogli un piccolo sorriso cosa che lo fa accigliare. Sono ancora parzialmente immersa nei pensieri di un piccolo Harry solo e infelice.
“Che succede? Stai bene?” Dice alzandosi di colpo e mettendosi di fronte a me.
“Stavo solo pensando, è tutto okay” Dico mentre lo abbraccio.
“Non ti sei pentita della decisione di ieri sera vero?” Mi chiede mentre mi stringe a lui e mi chiedo se abbia mai abbracciato una persona in questo modo.
“Assolutamente no” Dico staccandomi per guardarlo negli occhi. Sono così insicuri e pieni di preoccupazione.
“Non sono pentita di ieri sera Harry, sono solo stranamente più pensierosa del solito” Dico cercando di tranquillizzarlo. E lo vedo rilasciare un sospiro di sollievo. E’ davvero così preoccupato che io possa pentirmene?
Proprio mentre sto per domandargli perché è così teso entra Louis in camera con una faccia piuttosto allarmata. Non so perché ma da un paio di giorni sono tutti piuttosto strani e fissati sul fatto che mi debbano accompagnare anche a fare la spesa. Noto Harry e Louis lanciarsi delle occhiate preoccupate e decido di alzarmi per avere Louis faccia a faccia.
“Che succede Lou?” Sembra spaventato e non capisco che cazzo sta succedendo. Vedo Harry alzarsi e posizionarsi alle mie spalle. Si passa una mano tra i capelli e fissa Louis in cerca d’aiuto.
“Posso sapere che diavolo sta succedendo?” Domando guardandoli per poi udire una voce familiare al piano di sotto. Non può essere. Me lo sto solo immaginando. Non è possibile.
Sorpasso Louis che che sembra essere diventato una statua e scendo velocemente le scale per ritrovarmi la figura possente di mio padre colpire selvaggiamente Zayn. E’ solo un sogno, non può star succedendo davvero. Mi butto tra mio padre e Zayn cercando di staccarli ma mi arriva un pugno in piena faccia e credo si volare per terra proprio mentre Harry cerca di tirarmi via da quello che dovrebbe essere mio padre.
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Don't leave me
FanfictionLui sa di non essere abbastanza per lei e lei sa di non essere abbastanza per lui. Lui l'opposto di lei e lei l'opposto di lui. Lui ha troppi guai, troppi misteri irrisolti, troppe cose non dette mentre lei si limita a far finta che tutto vada bene...