Capitolo 11 Che cosa c'è sotto??

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Pov Jason

<<Good morning, tu saresti?>> domanda ..Charlotte con fare malizioso, avvicinandosi sinuosamente verso Jason disse..

<<Jason, E tu sei una delle Londinesi , no?>>

<<Charlotte >> precisa con superiorità <<E tu mi piaci>>

<<Abbastanza diretta e sicura, per essere una straniera arrivata ieri>> commenta sarcastico

<<Che ci vuoi fare, quello che voglio me lo prendo. Tu sei il fidanzato di Cora?>>

Jason ridacchia divertito, al solo pensiero di ritrovarsi quella rompiscatole come fidanzata <<No, diciamo solo che sono un amico... Intimo>>

<<Ma davvero? Quindi non le dispiacerà se ci provo con te>> e si avvicinò a me

<<No, non credo proprio. Senti, l'idea che tu ci provi con me è allettante, davvero sei bella ma... Ho capito i tuoi giochetti. Sei subdola, e odio i miei simili>> faccio un passo indietro ho già capito tutto..

<<Quindi odi anche Cora>> suppose con indisponenza..

<<Non è subdola, salvo quando deve fare la stronza, Peterson è soltanto una snervante perfettina, tutto qua>>

Charlotte sfoggia un enorme e falsissimo sorriso <<Snervante perfettina? Sei sicuro di conoscerla realmente? Perchè la vera Cora, di Londra, era tutt'altra persona.
Se vuoi ti racconto>>..
Quindi una domanda mi sorge spontanea, Che cosa avrà fatto?

Pov Cora

Fra qualche ora ci sarà il ballo dei Londinesi, anche se l'idea non mi eccita parecchio, sono costretta ad andare. Anche perchè quella stronza ne approfitterebbe troppo per scatenare il delirio.

Improvvisamente bussano alla porta, e sai che palle.
Odio essere interrotta mentre mi preparo, specie se mentre mi preparo sto pure pensando.

<<Noi due mi sa che dobbiamo parlare>> Jason e strano ha gli occhi nero come il carbone..

<<Entra pure Jason>> lo schernisco dopo che lui mi ha oltrepassato e si è comodamente seduto sul mio un tempo ordinatissimo letto <<Che succede?>>

<<Cos'è questa storia che tu sei come me? O meglio, eri come me?>>

Cavolo, già Charlotte si è data da fare <<Charlotte ha cantato, immagino?>> alzo le mani e poi le ribatto giù su i miei fianchi..

<<Voleva farlo, ma non l'ho ascoltata, non mi piacciono i pettegolezzi. Peccato che i londinesi parlino sempre del fatto che tu non abbia avuto dei buoni precedenti>>

<<Infatti è la verità>> sospiro rassegnata.
Speravo di poter avere l'occasione di spiegare ancora prima che parlassero ma... Questa è la vita<<Cos'hai capito, tu?>>

<<Che in un anno e mezzo hai condotto una vita da squilibrata, hai fatto tanto sesso e ti sei drogata>>

<<E' la verità>> ammetto osservando la sua espressione un po' basita
<<In più ho fregato a Charlotte il ragazzo di cui era innamorata, ossia un mio amico, sai non sono solo gli uomini a fare queste cose >>

<<Non pensavo di doverlo mai dire ma... Sei il mio mito>> esclama quasi commosso

<<Poco credibile. Cosa pensi, veramente?>> non gli credo infatti dice una cosa ma i suoi occhi rimangono neri ..

La Perfezione Non EsisteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora