La Perfezione Non Esiste

Capitolo 17 Lo strano caso!

Okay, avete presente quando la confusione si impossessa della vostra mente e voi non sapete cosa fare o meglio, come reagire?
Edward, il mio migliore amico ha appena confessato che forse prova qualcosa per me. Ed io piuttosto che reagire alla notizia, ho preferito tacere e fissarlo con espressione sbigottita.
So che il silenzio, in situazioni simili è deleterio... Ma mi sento un'idiota!

«Ti prego, di qualcosa Cor. Il silenzio mi sta uccidendo» pigola Edward guardando insistentemente il pavimento. Chissà che cosa avrà di così interessante

Che cosa si dice in queste situazioni tremendamente imbarazzanti? Perché ebbene sì, per la prima volta in vita mia, non so cosa cavolo dire. E non è affatto confortante, visto che io so sempre cosa dire «Edward, io... Non mi viene in mente niente. Potrei avere delle spiegazioni?»

Lui mi guarda perplesso «Che tipo di spiegazioni?»

«CHE NE SO! Quand'è cominciata questa storia, per esempio...»

«Direi da quando ci conosciamo» mormora imbarazzatissimo «Cioè... in questo periodo me ne sono accorto»
Da quando ho messo piede qua? «Ma... A te piaceva Sarah! Me l'hai confessato qualche mese fa, Ed!» ribatto ancora incredula

Lui invece scoppia a ridere nervosamente. Come se ci fosse qualcosa da ridere, in tutta questa situazione! «Sarah non mi è mai piaciuta.
Era un infantile espediente per attirare la tua attenzione, visto che c'è stato un periodo in cui ti sei completamente dimenticata della mia esistenza!» sospira amareggiato. Okay, mi faccio schifo.

«Ma eri triste...» lo so che ribattere continuamente non è molto piacevole, ma è un modo come un altro per convincermi che tutta questa situazione è vera.

«Perché tu mi avevi messo da parte per Jason. E a prescindere dal questa cosa, sono il tuo migliore amico, ed essere accantonato in un angolo per quell'idiota, è stato tremendo. Pensavo che mi avessi usato è basta»

Oltre allo sbigottimento, si è aggiunto un enorme senso di colpa. Come ho potuto fargli questo? «Mi sento una stronza»

Lui scuote la testa, affabile «Smettila. Ne abbiamo già parlato e abbiamo detto che rivangare il passato non serve a niente! Ti ho perdonata, okay?»

Sorrido sollevata, o almeno apparentemente. I sensi di colpa mi perseguiteranno per il resto della mia vita. Sono fatta così «Okay»

Apro la bocca come per parlare, ma lui mi interrompe continuando
«Ho cercato di fartelo capire, in mille modi.
Prima ci provavo spudoratamente con te, ma tu come al solito hai travisato pensando che lo facessi perché era il mio normale atteggiamento nei confronti delle ragazze.
Poi ho cercato di farti capire che il modo di pormi che avevo con te era differente da quello che avevo con Sarah, ma tu hai confuso nuovamente credendo che lo facessi solo perché eravamo molto amici.
Fino a stamattina mi sono tradito con le parole quando ti stavi preparando in camera tua, e hai ritenuto che scherzassi! Sei così rilutante al fatto che tu mi piaci?» mi pone la domanda in modo scherzoso, ma io so benissimo che non scherza affatto

«No, sciocco. Lo sai che sotto quest'aspetto sono tonta»

«Cora, ma era così... Evidente!» sbotta disperato.
Davvero, non lo sto prendendo in giro, sotto quest'aspetto sono scema: se piaccio a qualcuno, l'unico modo per farmelo capire è dirmelo. In effetti i suoi gesti erano sì d'amicizia, ma di amicizia esagerata!
Dovevo capirlo fin da subito, eppure... Mi sento un'imbecille! «Edward, non ti sto prendendo in giro, te lo giuro!»
Lo so, perché ti conosco fin troppo bene»

Sospiro profondamente «Ma perché me l'hai detto soltanto ora?»

«L'idea che mi sento attratto dalla mia migliore amica, non è che mi faceva stare molto sereno.
Poi sapendo quello che avevi passato, non mi sembrava proprio il caso!
Quindi ho deciso di lasciar correre, nella vana speranza che mi sarebbe passata. Ma nonostante lo scorrere degli anni, i miei sentimenti piuttosto che affievolirsi, si rafforzavano, ora più che mai. Quindi ho deciso di dirtelo. Non ha senso tenersi tutto dentro, non credi?»