Il suono dell'ultima campanella, segnava la fine delle lezioni in modo definitivo.
Kal era intento a salutare i suoi amici, per dirigersi verso la macchina della sorella, prima di ricordarsi che quella lo aveva già abbandonato per quel Caleb, o qualcosa del genere.
Non gli interessava molto, in realtà.
«Che succede? Non stavi andando in macchina?» chiese Jessie vedendolo tornare indietro.
«Ho scordato che Yennefer oggi mi ha abbandonato per un ragazzo» rispose seccato. Insomma, lui era pur sempre il suo fratellino.
«Vuoi fare strada con noi?» gli sorrise il suo amico James, era da un po' che non succedeva.
«Grazie, ma pensò che mi farò venire a prendere da mio padre, oppure aspetterò che spunti il sole, sapete quanto odio bagnarmi i vestiti» rispose il ragazzo, guardando il cielo, in effetti sembrava più tranquillo il tempo, ma non abbastanza da intraprendere una camminata.
«Ok, allora ci vediamo domani» fece James.
«A domani» concluse Jessie, salutandolo anche con un gesto della mano."Quindi io mi metterò a leggere qui" pensò poi, sedendosi su di una panchina all'ombra di un albero particolarmente frondoso.
Poi tirò fuori il suo libro preferito e se lo poggiò sulle gambe, iniziando così a leggere.
Kal amava i libri fantasy, erano l'unico modo che aveva per fuggire dalla realtà per vivere avventure fantastiche, anche se per un breve periodo.
Quel libro in particolare, parlava di un ragazzo infelice almeno quanto lui della sua vita.
Per molti tratti fisici e caratteriali si assomigliavano pure. Entrambi avevano i capelli neri e gli occhi chiari.
Entrambi erano abbastanza nerd ed entrambi sentivano di non essere nel posto giusto.
Come se gli mancasse qualcosa per essere felici.
Nel caso del protagonista del libro, quel che gli mancava era la verità. La verità di sapere chi era suo padre, Poseidone per chi se lo stesse chiedendo, e chi fosse lui.
Nel suo caso invece, ancora doveva scoprirlo.«E questo cos'è? Un altro dei tuoi libri strampalati?» fece una voce, che non solo interruppe la lettura, ma che gli mise i brividi.
"Ignoralo ignoralo ignoralo" continuava a ripetersi, cercando di riprendere il filo della lettura.«Fammi un po' vedere che cavolate stai leggendo» disse ancora la voce e sta volte Kal la sentì davvero molto più vicina, tanto vicina che il libro che aveva in mano gli fu strappato via con forza.
«Ridammelo» ringhiò Kal, non ne poteva più di Justin e alzando lo sguardo si accorse di una cosa che non aveva notato quella mattina in corridoio.
Justin aveva un labbro spaccato.
"Che si sia preso a botte con qualcuno durante le lezioni?" pensò, anche se dubitava ci fosse qualcuno in grado di sfidarlo.
Sarà stato anche un idiota, ma in fatto di forza fisica e talento nel fare a pugni, pochi erano al suo livello.
Senza contare che la voce di una rissa a scuola si sarebbe sparsa più veloce della peste.
«Ma che cazzata è?» iniziò a ridere Justin, passandosi una mano fra il ciuffo biondo.
«Per favore... ridammelo» disse Kal, cercando di mantenere la calma in tutti i modi possibili.
«Aspetta solo che finisca di leggere la trama, questo Percy sembra ancora più sfigato di te» continuò a prenderlo in giro.
«Va bene dai, ho finito» concluse poi, tornando serio ma lasciando comunque un piccolo bagliore di ilarità negli occhi.
Kal tirò un sospiro di sollievo quando vide Justin andargli in contro con il braccio teso e il libro stretto nella mano.
«Ops» fece poi, lasciando cadere il libro per terra, esattamente sopra una pozzanghera fangosa e lurida.
Kal sentì la rabbia montargli dentro come mai prima, fino a quel momento aveva sempre cercato di trattenersi per non essere sospeso, ma adesso erano fuori e nessuno li avrebbe fermati.Il ragazzo si abbassò a prendere il libro dal fango per poi riporlo sopra la panchina con un piccolo lancio mirato.
Poi guardò Justin dal basso e con un salto gli scagliò un pugno dritto sul viso.
Facendosi più male di quanto aveva inizialmente pensato.
La sorpresa di quel gesto non solo fece cadere all'indietro Justin ma lo paralizzò per un momento, a terra.
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It hurts
Подростковая литератураStoria riservata a un pubblico adulto. All'interno ci sono scene di sesso molto esplicite fra due maschi. Essere costretti a stare nella stessa scuola della persona per cui si ha una cotta, è già abbastanza difficile... ...dover sopportare i soprus...