Lara spalancò gli occhi, mentre Oliver strappò la pistola dalla mano di Petra che cadde in ginocchio, tenendosi le mani sullo stomaco. Oliver confuso, guardò dapprima la pistola, poi Petra con lo sguardo vacuo e le mani insanguinate. Poi alzò gli occhi verso Lara che era in piedi e lo fissava coprendosi la bocca con le mani.
D'un tratto Oliver udì il rumore dei tacchi dietro alle sue spalle. Si voltò; vide la donna in rosso che li raggiunse con la .9mm in mano. Petra cadde in avanti con un tonfo, mentre guardava Oliver.
- Ti ho trovata, finalmente. - Disse la donna in rosso a Petra. Le aveva parlato con un tono dolce, nascondendo appena il suo risentimento. - Questa volta sono stata più veloce di te. -
Petra non rispose, continuando a guardare Oliver.
Lara si avvicinò lentamente ad Oliver, nascondendosi dietro le sue spalle.
La donna in rosso si chinò verso Petra. - Perché hai cercato di uccidermi? -
Petra la guardò con gli occhi iniettati di odio. - Ti ho... Ti ho vista seguire Oliver... Alla farmacia... -
Oliver aggrottò la fronte, cercando di ricordare la donna in rosso, ma fu inutile.
- Quindi eri tu alla finestra... - Le rispose la donna in rosso. Poi lanciò un occhiata distratta a Oliver. - Sarebbe lui? -
Petra non rispose.
- L'ho visto correre fuori dalla finestra, mentre tu cercavi di ucciderlo. Perché? -
Petra ancora una volta non rispose.
Lara posò una mano sulla spalla di Oliver, e lo guardò negli occhi in attesa di una spiegazione, ma lui deviò lo sguardo.
- Allora? - La incitò la donna in rosso.
- Lui è mio! - Urlò Petra con un rantolò di voce, e si mise a tossire.
Lara sussultò, e con la mano sulla spalla di Oliver, lo forzò a girarsi. - Ma chi è questa qui? -
- Nessuno. - Rispose Oliver istintivamente.
Lara gli tirò uno schiaffo in faccia, diventando rossa dalla gelosia. - E' la tua amante, giusto? Non mentirmi! -
La donna in rosso si girò verso loro, mentre Petra serrò la mascella con lo sguardo omicida. Aveva provato una forte rabbia quando aveva visto Oliver venire colpito da Lara. L'avrebbe uccisa e fatta soffrire per questo.
- No, ma che dici! Suo marito mi ha sparato. - Rispose Oliver frettolosamente. Non capiva perché Lara pensasse una cosa simile. Amava solo lei, e non aveva occhi per nessun'altra. - Lei mi ha soccorso. Ha curato la mia ferita. - Oliver indicò con un dito la ferita sulla scapola.
Lara si accigliò. Non sapeva se credergli.
Petra cercò di alzarsi, ma cadde sull'asfalto. Tutti si voltarono verso di lei che disse. - Oliver è mio. Non lo toccare o ti ammazzo puttana! - Ringhiò verso Lara che sbarrò gli occhi come colpita in pieno da una palla di cannone. Con una rapidità assurda, strappò la pistola dalla mano di Oliver e sparò verso Petra. I proiettili le fischiarono accanto senza colpirla, mentre il volto di Lara si rigava di lacrime. Poi la donna in rosso scattò in avanti, afferrò Lara per un polso e glielo torse, prendendole la pistola.
Oliver aveva assistito a quella scena surreale come se fosse uno spettatore.
Petra si mise a ridere, e strisciò a gomitate verso Oliver. Quello indietreggiò, urtando contro il bagagliaio dell'auto.
Lara si divincolò dalla presa della donna in rosso, corse verso Petra e con un grande calciò la colpì al lato della testa come fosse un pallone. Sì udì un forte scricchiolio, e la testa di Petra rimase attaccata all'asfalto con gli occhi aperti a guardare per l'ultima volta Oliver. Poi Lara si mise a correre lontano da loro, mentre Oliver le zoppicò dietro per un po', finché si accasciò a terra per il lancinante dolore alla gamba.
Con il volto immerso tra le lacrime, Lara gettò un occhiata alle sue spalle; vide Oliver a terra, ma non si fermò. Fuggì, addentrandosi tra le alte erbacce giallastre.
La donna in rosso gettò uno sguardo al collo rotto di Petra. Infine gli si avvicinò, porgendogli la pistola che aveva tolto a Lara. - Potrebbe tornarti utile. -
Oliver guardò la pistola, poi la donna in rosso. I suoi occhi erano freddi, distaccati, sembrava del tutto estranea a quello che era successo o forse non dava modo di pensarlo, si disse Oliver, afferrando la pistola.
Poi così com'era venuta, si allontanò da lui con passo femminile ed elegante.
- Ehi! - Disse Oliver.
La donna in rosso si voltò verso di lui. - Se fossi in te me ne andrei da qui. Non senti questo odore? -
Oliver annusò l'aria, anche se sentiva da un bel pezzo un forte fetore putrescente. - Sì... Ma l'ho sentivo già da prima. -
- Stanno arrivando. -
- Chi? -
La donna in rosso sorrise, e andò via.
- Aspetta! - Oliver fece per alzarsi, ma ricadde di nuovo a terra con la gamba dolorante.
La donna in rosso svanì dietro l'angolo della recinzione in cemento.
Oliver rimase da solo in mezzo alla strada. Cercò nuovamente di alzarsi sulla gamba sana, e saltando su quella, si diresse all'auto. Vide il corpo di Petra con il braccio allungato verso di lui, come se volesse raggiungerlo. Provò una forte pena per lei, anche se poco prima aveva tentato di uccidere Lara. Pensò a quanto fosse stupido a non riuscire a provare rancore per chi gli faceva del male. Non riusciva mai a provare odio; credeva di provarne, ma non era né odio, né rancore, bensì qualcosa che si auto-infliggeva, qualcosa per cui aggrapparsi e non dimenticare, ma sapeva che cercava inutilmente di sabotare la sua coscienza. Questi trucchetti non funzionavano, poiché sembrava immune a queste emozioni, almeno non con le stessa intensità delle altre persone. Il suo odio era sempre superficiale, marginale, ma non era in grado di alimentare il fuoco della vendetta. Era del tutto incapace di farlo, forse perché era ingenuo, si disse? O forse perché era troppo buono? O forse perché dietro una tragedia, un comportamento, un gesto c'era sempre una verità celata che la maggior parte della gente era incapace di vedere? La sofferenza dell'anima che supplica aiuto in diversi modi?
Si chinò verso Petra, e le chiuse delicatamente le palpebre. Poi entrò nell'auto, mise la pistola nel vano portaoggetti e cercò le chiavi ovunque, ma non le trovò. Infine, si affacciò fuori, spaventato da ciò che le aveva detto la donna in rosso. Rimase così per un poco, guardando il viso di Petra, finché ebbe l'illuminazione.
Saltellò da Petra, e tastò il suo corpo dappertutto, trovando le chiavi nella tasca posteriore. Tornò in macchina e accese il motore che emise un forte borbottio. E quando partì, non vide Lara sbucare dall'erbaccia e gridargli di fermarsi a squarciagola. Oliver svoltò a sinistra all'incrocio a T, sperando di intercettare Lara; senza aspettarsi invece, che quella le correva dietro come una disperata, pressando l'avambraccio contro i seni. Poi Lara si fermò col fiatone, guardando l'auto di Oliver farsi sempre più piccola infondo alla strada, mentre il panico cercava di insinuarsi nella sua testa. Iniziò a mancarle il fiato, prese l'inalatore e cominciò a respirare.
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Un uomo tra tanti | Resident Evil 2/3
FanfictionUn uomo alle prese con la terrificante pandemia che ha distrutto Raccoon City. La storia inizia poco prima dell'arrivo di Leon, e non segue le vicende del gioco, anche se può allinearsi ogni tanto.