Allenamento

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Il giorno dopo, mi svegliai a causa della poca luce del sole che filtrava dalla finestra. Aprii lentamente gli occhi e vidi che accanto a me si trovava un uomo semplicemente meraviglioso. Dormiva beatamente e in quel momento sembrava un angelo caduto dal paradiso. Presi il lenzuolo avvolgendolo intorno al mio corpo e andai a prendere dell'intimo pulito e andai a fare una doccia calda. Dopodiché misi una T-shirt e un paio di pantaloni della tuta. Scesi le scale fino ad arrivare in cucina dove c'erano Niall, Brenda e Zayn che stavano facendo colazione.

-Buongiorno.- dissi io sedendomi sulla sedia.

-Ti sei divertita ieri sera?- chiese Niall facendomi un sorrisetto furbo.

- dai. Voi? Sapete che oggi dovete rimettere a posto la casa, non è vero?- dissi io.

-Come noi?!- disse Zayn spalancando gli occhi.

-Siete voi che avete organizzato la festa a casa mia e quindi tocca a voi rimettere in ordine, miei cari.- dissi io incrociando le braccia sul petto e sorridendo.

I due ragazzi sbuffarono e io iniziai a ridere seguita poi da Brenda.

-Gli altri stanno ancora dormendo?- chiesi.

-.- disse Brenda dandomi dei pancakes.

I miei occhi diventarono improvvisamente a cuoricino e con la coda dell'occhio vidi Niall avvicinarsi al mio delizioso piatto.

-Biondino, se ti avvicini ancora un po' al mio piatto ti sparo in testa, hai capito?- dissi io scherzosamente arrabbiata e lui si allontanò di scatto. -Questo è il mio tesoro.- dissi io facendo gli occhi assatanati, dopodiché iniziai a ridere.

Ridemmo così tanto e forte che svegliammo gli altri.

-Che succede?- dissero Liam e Harry assonnato e strofinandosi le mani sugli occhi.

-Niente niente.- dissi io ridendo.

Facemmo colazione e dopodiché andai a cambiarmi in camera mettendosi una tuta azzurra. Scesi le scale controllando cosa stessero facendo e stavano riordinando il salotto, ovviamente con i loro tempi lenti. Cercai di andare nel seminterrato senza essere vista, ma feci cadere un vaso e colsi l'attenzione di Harry e Zayn.

-Dove vai?- chiese Harry.

-Oh, vado solo ad allenarmi. Se volete dopo vi do qualche lezione.- dissi facendo l'occhiolino.

-Ovvio che non ci servono lezioni.- disse Zayn a testa alta.

-Dopo vedremo.- dissi guardandoli con sfida.

Andai sotto e misi, con fatica, un sacco da boxe ad un gancio fissato al soffitto. Presi l'occorrente e poi iniziai a tirare pugni al sacco.

La rabbia scorreva nelle mie vene come se avessi avuto Nathan o Dakota davanti a me. I pugni che tiravo erano così potenti che ruppi il sacco da boxe facendo scendere la sabbia a terra dall'apertura che avevo rotto. Sganciai il sacco dal gancio che cadde a terra con un tonfo sordo e lo trascinati nel in un lato dalla grande stanza.

-Noi siamo pronti.- disse Harry scrocchiando la mani.

I due ragazzi si tolsero la maglietta e rimasi quasi a bocca aperta dalla meraviglia di quei corpi di mio fratello e del ragazzo con cui avevo trascorso la scorsa notte. Entrambi i ragazzi erano pieni di tatuaggi, cosa che io amo e odio nello stesso tempo.

-Bene. Iniziamo.- dissi io mostrando loro il centro della stanza con a terra un grande tappeto in modo che se uno cadesse a terra, non si fa male.

-Allora, questa 'lezione' consiste nel fatto che uno dei due deve sconfiggere l'altro rimanendo a terra per almeno 5 secondi.- dissi io guardando i due ragazzi.

-Ti straccerò sorellina.- disse Zayn scaldandosi.

-Lo vedremo.- dissi.

Mi preparai in un angolo del grande quadrato e dopo il via di Harry, io e Zayn iniziammo a 'picchiarci'.

Zayn non era mai stato un fratello maggiore esemplare, pensava solo a se stesso, come se non esistessi, ma questo avvenne solamente dopo aver conosciuto il sesso femminile.

Volevo dargli una lezione e così tutta la forza che avevo la usavo contro di lui.

Nel frattempo, vidi con la coda dell'occhio che anche le due coppiette erano venute a vederci combattere.

A volte davo delle dritte a Zayn, ma lui, come faceva sempre, non mi ascoltava.

La rabbia era alle stelle, ma non rabbia verso Zayn, era una specie di rabbia da combattimento, così gli diedi un gancio destro così forte da farlo sbattere a terra per almeno 15 secondi.

Era tutto dolorante, così lo aiutai ad alzarsi.

-Allora?- dissi io soddisfatta togliendomi un po' di sangue che usciaa dal sopracciglio sinistro.

-Sei forte, molto.- disse lui massaggiandosi la guancia.

-Allora Harry, vuoi sfidarmi?- dissi incrociando le braccia al petto.

-Sto bene così grazie.- disse lui.

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