"Siamo usciti a comprare dei nuovi vestiti, scusa se non ti abbiamo aspettato. Z x"
Accartocciai il foglietto e lo buttai nella spazzatura. Presi una ciotola con dentro dei biscotti e andai in soggiorno a guardare un film, aspettando l'arrivo degli altri.
Erano ormai le 8,34 pm e dei ragazzi nessuna traccia. Non ero in ansia, ero solo preoccupata. Sapevo che riuscivano benissimo a difendersi, però ero preoccupata per la loro incolumitá.
Provai a chiamare Zayn, poi Brenda, Harry e gli altri, ma niente, nessuna risposta.
Erano le 9,01 pm quando il mio iPhone iniziò a suonare e comparve il nome Zayn.
-Grazie al cielo mi rispondi, ero preoccupata.- dissi io tirando un respiro di sollievo.
-Non sono Zayn. Sai benissimo chi sono.- disse la voce all'altro capo del telefono.
I miei occhi si spalancarono per la sorpresa, non ero psicologicamente pronta.
-Aaron? Cosa volete?- dissi io fredda che nel frattempo andai nel mio studio collegando il telefono alla rete gps, ovunque fossero li avrei trovati.
-Oh, abbiamo incontrato i tuoi amici al centro commerciale e gli abbiamo offerto qualcosa e come polli ci sono cascati. É inutile, non ci troverai mai. Puoi riaverli solo se ci dai 1 milione di sterline e ti consegni alla polizia come Angelo Nero. Spetta a te la decisione. Hai tempo fino a domani, se no gli tagliamo la gola.- disse lui aspettando una risposta.
Nel frattempo il gps aveva localizzato il telefono di Zayn e la posizione indicava una ex fabbrica andata in rovina.
-Ci penserò.- dissi io infine chiudendo la chiamata.
Mi precipitai subito nel seminterrato, in una stanza adiacente alla palestra dove tenevo delle armi per quando ero di fretta. Presi due coltelli, due pistole con silenziatore e delle morse elettriche. Dopodiché uscii di corsa da casa prendendo la moto e andai a tutto gas verso la mia meta.
Appena arrivata alla fabbrica abbandonata, parcheggiai la moto dietro un albero nel bosco lì vicino, in modo da non farmi scoprire. Presi le armi, misi il cappuccio e furtivamente andai verso la fabbrica. All'entrata si trovavano due omoni alti circa 1,90 m e lì davanti si trovavano 3 auto: due di Zayn e Liam e l'altra di Aaron.
Presi due morse elettriche tirandole ai due omoni che dopo un breve lassondi tempo in cui si muovevano come due epilettici, caddero a terra muovendosi leggermente. Oltrepassai i due uomini entrando nell'edificio e mi ritrovai una enorme stanza deserta e spoglia. Dall'altra parte della stanza vidi una porta e cautamente mi avvicinai. Misi un orecchio attaccato alla porta per sentire qualche rumore e sentii la voce di Aaron che diceva "Quella non ci troverá mai. Però ora divertiamoci con la bionda.". Presi in mano le due pistole e appena sentii l'urlo di Hannah tirai un calcio contro la porta puntando le pistole contro Aaron e un suo scagnozzo.
-Eccola qui. Non immaginavo avesti trovato questo posto.- disse Aaron tenendo per il collo la bionda.
-Lasciala stare.- dissi io freddamente.
Lui con un gesto veloce alzò le mani calciando Hannah verso di me. Mi accasciai a terra aiutandola ad alzarsi.
-Grazie.- disse la bionda giardandomi.
-Figurati.- dissi semplicemente favendo un timido sorriso.
-Angelo Nero dolce? Da quando questo? Mi meraviglio di te, cara mia.- disse Aaron incrociando le braccia al petto.
Con un gesto veloce lanciai i coltelli che avevo ai lati dei miei fianchi contro Aaron e il suo compagno colpendo il petto di Aaron e la gola l'altro che cadde a terra senza vita.
Mi avvicinai ad Aaron togliendo il coltello dal suo petto. Lui urlava di dolore e appena gli tirai un calcio nelle parti basse, urlò ancora si più.
-Questo é niente rispetto a quello che ti meriteresti.- dissi ad Aaron correndo fuori dalla stanza con Hannah.
Chiudemmo la porta con una sedia lì vicino e corremmo da una stanza all'altra.
-Dove sono gli altri? E perché non eri con loro?- chiesi io fermandomi.
-Sono di qua. Ero da sola perché volevano.. Beh hai capito.- disse lei abbassando la testa. -Grazie.- disse infine.
-Tranquilla. Ora andiamo.- dissi io seguendo la bionda. -Tieni. Per difenderti.- dissi io dandole un coltello.
Entrammo in una saletta vuota dove si trovava un vetro e dall'altra parte si trovavano tutti gli altri con Roy e due scagnozzi. Con la pistola puntai contro il vetro e sparai rompendolo in mille pezzi. Saltai nell'altra saletta colpendo i due uomini e poi Roy stendendoli a terra, dopodiché slegai gli altri. Corremmo fuori dalla stanza, ma Zayn mi fermò.
-Aspetta, di lá c'é qualcun'altro. Ho sentito delle grida prima.- disse lui.
-Vado io. Voi raggiungete le auto e andate, non preoccupatevi per me.- dissi correndo una stanza lì vicino.
Aprii la porta con un calcio violento, ma appena vidi la persona, rimasi sotto shock.
-Edward?!- dissi io a bocca aperta.
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Killer
FanfictionA volte, le persone cambiano e se succede qualcosa che ti segna a vita, è finita, non potrai mai ritornare la persona che eri prima. Questo succede ad Angel, prima dolce e ingenua ragazza; dopo, serial killer professionista. Gioia, amore, lacrime e...