Capitolo 2

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Ecco è di nuovo lui... Ma perché tutte le sante mattine lo devo incontrare... Perché tutte le volte che poso il mio sguardo su quei capelli, quel viso, quel corpo... Quel culo... Il mio stomaco compie una rotazione di 360º in un secondo...
Cosa ha quel ragazzo di così speciale? Non lo conosco eppure tutte le volte che sono beato della sua visione sento qualcosa dentro di me, una sensazione oserei dire nuova, magica...
Una di queste volte dovrei, forse, chiedergli almeno come si chiama...
"ChimChim!" sento strillare il mio nome dall'altra parte del viale, velocemente mi volto dimenticando per un secondo la visione paradisiaca di quel misterioso ragazzo..."Hobi come va?" chiedo io gentilmente, ormai ci conosciamo da una vita e le onorificenze le lasciamo alle vecchie generazioni... "Tutto bene... Mi sto vedendo con uno..." mi informa euforico lui... "Mh...questo cavallo fa colpo eh?" dico io con un sorrisetto malizioso che adorna il mio volto,
"Non esagerare... Ci siamo visti solo una volta..." mi smentisce lui alzando gli occhi al cielo...
"Glielo hai già dato immagino" delibero io di punto in bianco il mio pensiero molto filosofico sull'amore che la mia mente poco casta aveva elaborato, il quale, causa una rumorosa risata che scandalizza il ragazzo davanti a me.
"Va beh io devo andare, se non voglio perdermi pure gli ultimi 5 minuti di lezione... Ciao Hobi!" Gracchio allegro rivolgendogli un sorriso e riprendendo la mia corsa verso l'entrata...
"Te la farò pagare santarellino dei miei stivali" mi avverte lui con una finta voce arrabbiata prima di dirigersi verso la fermata del bus, che lo avrebbe riportato a casa...
Entro velocemente nell'aula adibita alle lezioni del lunedì, e noto con estrema felicità che tutti i posti sono occupati da pidocchiosi studenti che hanno il coraggio di svegliarsi alle 7 di lunedì mattina... pazzi...
Forse lì, in fondo c'è un posto... Lentamente cerco di sgusciare fra i vari banchi e senza neanche accorgermene mi siedo sull'unica postazione disponibile in questa cazzo di aula.
Tiro fuori il mio ormai logorato e mitico astuccio rosa dell'Eastpak ricoperto da una miriade di scritte. Predo una penna blu, essenziale per far finta di seguire...Ha il tappo leggermente mordicchiato a causa di forti attacchi di panico durante esami scritti nei quali non avevo aperto neanche un libro per studiare...solo dopo essermi assicurato di aver sistemato tutte le mie cose correttamente,  volto il mio sguardo verso la seconda persona con cui condivido il banco...
Quasi casco dalla sedia!
È il ragazzo che vedo ogni mattina, quel fottuto ragazzo che mi causa le peggiori emozioni e stritolamenti di interiora... Credo che sia arrivata ora di farmi avanti e chiedergli almeno il suo nome... Silenziosamente cerco di strappare un angolo del mio quaderno contenete più disegni che appunti così da poter comunicare con lui in modo silenzioso...
"piacere! Mi chiamo Park Jimin... È da qualche mattina che ti vedo qui all'università... Volevo sapere quale fosse il tuo nome..."
Dopo averlo riletto almeno 5 volte decido di ripiegarlo e passarlo vicino alla mano del ragazzo misterioso...

Euphoria                                                               ~Jikook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora