Capitolo 10

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~"oggi potremmo andare al mare..." "cosa? Davvero?" "Certo... ho voglia di farti volare..." "mi basta un tuo bacio..."~
Apro gli occhi.
Il calore del piumone invade il mio corpo.
Una fitta alla testa mi costringe a richiudere gli occhi... sento i bulbi bruciare e la gola secca... so già di cosa si tratta...
Ieri sera tornando dalla biblioteca non avevo la sciarpa e faceva molto freddo... Oramai è passato un mese da quella fatidica sera... Non ho più visto Hobi da quel giorno, avrei bisogno di parlarci... avrei bisogno di chiarire tutto...
Avrei bisogno del mio migliore amico.
Per quanto riguarda il ragazzo misterioso, c'è solo il ricordo del bacio di quella strana notte che mi aiuta tutte le notti a sprofondare nelle braccia di Morfeo... vorrei mettere un po' di chiarezza ed ordine nella mia vita, di cui, però, parti fondamentali sono solo il caos e l'incertezza...
Oggi non posso restare a casa, tra poco ho un esame molto importante e devo assolutamente passarlo.
Senza troppi ripensamenti, sposto velocemente la soffice coperta che copriva il mio corpo soggetto a tremolii e subito mi dirigo verso il mobiletto dei medicinali, afferro un'aspirina e sentendo tutto intorno a me rimbombare mi avvio verso la cucina, dove posso afferrare un bicchiere di vetro contenente quel magico liquido quale l'acqua... so di non essere al meglio delle miei condizioni, ma continuo a sentire delle voci dal salotto e come se non bastasse riconosco quella di Hobi e... Yoongi...? Che cosa ci fanno qui, a casa mia? Ma soprattutto perché Tae non mi ha detto niente?
"Quello stronzo è tornato..." riconosco chiaramente il tono aggressivo di Hoseok ma non comprendo il soggetto della discussione, ma ora non mi importa dei loro pettegolezzi, ho bisogno del mio migliore amico.
Ho bisogno di Hobi.
Senza troppi indugi mi avvio verso la cucina, le voci si fanno sempre più chiare e appena varco la soglia che divide il soggiorno dalla zona cucina le voci, come per magia si interrompono... Davanti a me ci sono tre deficienti intenti a guardarmi con gli occhi sgranati e con le bocche ancora semi aperte, fermate nel atto di comunicare futili pettegolezzi ed ora interrotte dalla mia apparizione improvvisa in cucina. "Ehi... Jimin, come stai? Stavamo parlando della festa..." mi saluta evidentemente imbarazzato Tae... "Che festa...?" domando io cercando di evitare qualsiasi tipo di contatto visivo con Hoseok... "Niente lascia stare... soliti pettegolezzi..." accantona così il discorso Taehyung, lanciando un'occhiata particolare, quasi criptata a Hoseok...non sono molto convinto che il soggetto della conversazione fossero dei semplici pettegolezzi, ma per non creare problemi, mi avvicino alla credenza dove si trovano i piatti, bicchieri e altra roba mai utilizzata, probabilmente anche a causa della nostra completa ignoranza sulla cucina... Prendo il mio stupendo bicchiere di color rosa e dopo averlo riempito fino a metà d'acqua del rubinetto, mia appoggio alla cucina e bevo quel miscuglio che spero mi aiuti a far passare questo tremendo mal di testa.
Ha un retrogusto di fresco... forse menta?
Mi soffermo ad osservare gli sguardi corrucciati dei presenti... questi tre non me la raccontano giusta... "Jimin..." sapevo che mi avrebbe chiamato..."avrei bisogno di parlarti..." e sapevo anche che il continuo della frase sarebbe stato questo... "Mi dispiace Hobi-hyung, ma oggi ho davvero molto da fare... facciamo un altro giorno..." A volte lo studio ti può salvare... "Perché non rimanete a cena?" domanda euforico Tae..."Potrei anche chiedere a Jin e Nam se vogliono venire così, facciamo una bella cena tra amici!" perché Tae ogni giorno si inventa una cosa nuova?! "io tornerò tardi, quindi non contatemi..." dico io alzando gli occhi al cielo e sperando di essere esonerato da questa stressante situazione...
"Assolutamente no, non passerai per il solito asociale di turno, vatti a cambiare e vai all'università... per le 20 ti voglio a casa, non accetto scuse. Forza vai!" "Si signor Capitano!" urlo io sarcasticamente e con l'energia di un bradipo mi dirigo al piano superiore dove si trova la mia camera da letto... oggi sarà una pesante giornata... già lo sento...
***
Eccomi, alle 19.30 davanti alla fermata dell'autobus, dopo una stancante e intensiva giornata di studio... non ci posso credere che ora dovrò affrontare una serata con Hobi... solo a pensarci mi viene da piangere... non sono pronto... ma i miei pensieri non rallentano lo scorrere del tempo, e come sempre il bus numero 21 arriva in orario, pronto a trasportare me è una carrellata di grattacapi fino a casa. Velocemente entro e come sempre mi posiziono all'ultima seduta, appoggio lo zaino per terra e estraggo dalla tasca del giacchino i miei adorati auricolari... La musica pulsa nelle orecchie.
Il mondo sparisce.
La mia mente vola... mi muovo tra una miriade di pensieri e quello che è più luminoso fra tutto è il misterioso ragazzo... non riesco a dimenticare il suo viso, le sue labbra, il suo profumo... non riesco a non pensare a quella sera... quella fottuta sera.
Non riesco a non pensare a lui...ma ancora una volta la realtà si intromette nei miei pensieri e mi obbliga a ritornare con i piedi per terra... ormai sono arrivato alla mia fermata, blocco la musica e mi avvicino, con lo zaino in spalla, alla porta d'uscita così per non essere investito da una mandria di bufali! Quando il bus si ferma definitivamente, le porte si aprono e con un balzo mi trovo sull'asfalto... per fortuna il mio appartamento non dista molto dalla fermata dell'autobus, quindi in pochi minuti mi trovo davanti alla porta del condominio, estraggo le chiavi e apro, facendo prima un bel respiro profondo, la porta. Dopo una corsa all'ultimo minuto sulle scale finalmente sono pronto ad entrare.
Sono le 19.55
Preciso come la morte...
"ehi sono a casa!" urlo io appena apro la porta, ma quello che mi si presenta davanti non è quello che mi sarei mai aspettato... la casa è completamente silenziosa, le luci sono spente e di Tae e gli altri nessun segno... "C'è qualcuno?" chiedo io per essere sicuro della mia precedente supposizione... "ehi... Jimin..." sento una voce, molto conosciuta, ormai... "Hobi-hyung... come mai ci sei solo te...?" domando io nascondendo il mio imbarazzo e ansia... "e basta con queste stronzate... non mi hai mai dato dello "Hyung" perché proprio ora?! Cosa ti ho fatto? Perché stamattina hai fatto finta di non conoscermi...?" finisce lui diminuendo sempre di più il tono di voce... "Vuoi sapere davvero cosa mi hai fatto?!..." sto per scoppiare..."...Davvero non lo sai?!..." manca davvero poco... "...Mi hai mentito, hai mentito su tutto! La nostra amicizia è fondata sulla gelosia... pensavo di avere un vero amico al mio fianco..." ormai il danno è fatto... "Non ti ho mai detto niente di simile!" risponde lui, visibilmente irritato... "Infatti, l'hai detto a qual coglione di Yoongi, alla festa... ho sentito tutto... ed ho capito che la persona a cui io mi sono sempre appoggiato, non era ciò che ho sempre pensato..." il viso di Hobi sbianca, i suoi occhi puntano il pavimento e dalla sua bocca sfugge un singhiozzo... "Quello che hai sentito... è la verità, ma la nostra amicizia non è fondata sulla gelosia... io ti voglio bene Jimin, ma semplicemente io non mi sento all'altezza... non mi sento all'altezza di te, di Yoongi, dei ragazzi... Di nessuno.
Cerco di nascondere la mia fragilità dietro un sorriso... scusami amico mio..." abbassa per l'ennesima volta in quei pochi minuti lo sguardo... non posso vedere ridotto così Hobi... "È tutto okay... avevo bisogno che tu mi dicessi in faccia quello che pensavi di me e della nostra amicizia... ti voglio molto bene anche io Hobi, non voglio buttare così un'amicizia...vieni qui amico!" e così ci abbracciamo, un abbraccio unico, che solo due veri amici si possono dare, un abbraccio silenzioso ma che racchiude un'infinità di parole... sono contento di riavere con me il mio migliore amico... "Hobi...?" "Dimmi" mi risponde lui scostandosi un poco dall'abbraccio "dove sono andati gli altri...?"domando ingenuamente io, "A fare la spesa, o per meglio dire, li ho obbligati a togliersi dalle palle, compreso Yoongi, perché avevo bisogno di parlare con te! Anzi ora li chiamo così sento quando tornano..." e detto questo sfila il suo cellulare dalla tasca posteriore dei jeans e compone a memoria il numero di TaeTae... ma stranamente il sua suoneria risuona dall'altra parte della porta d'ingresso... io e Hobi ci lanciamo uno sguardo confuso e velocemente mi avvio alla porta per vedere il motivo di quella suoneria... appena apro la porta mi ritrovo quattro deficienti, intenti ad ascoltare la nostra conversazione all'interno dell'appartamento... "Vostra madre non vi ha insegnato che non si origlia alla porta?" domando io sarcasticamente
"ODDIO JIMIN!" urla spaventato Tae "Cioè... Noi... Siamo arrivati ora... ma... cioè... però... quindi... beh..." "Si stavamo origliando alla porta" Yoongi ferma così il farfugliare incomprensibile di Tae, questo ragazzo è un mito...!
"YOONGI!" lo rimprovera Tae,
"Siamo contenti che voi abbiate fatto pace..." interviene Jin cercando di cambiare discorso...
"Forza entrate, spero per voi che abbiate almeno portato il cibo per sta sera..." dico io tenendo aperta la porta mentre quattro piccoli esseri varcano la soglia d'ingresso... "Veramente... noi..." comincia Jin "PIZZA?!" domanda euforico Tae... prima o poi farò un omicidio... "E vada per la pizza..." rispondo io sconsolato, Tae in meno di un minuto chiama la pizzeria e gli comunica le varie pizze e bevande da recapitare all'indirizzo precedentemente detto... dopo 15 minuti qualcuno suona alla porta, nel frattempo avevamo apparecchiato e sistemato le postazione dove consumare il pasto... mi alzo dal mio posto e prendo i soldi sul tavolo, da dare al fattorino... succede tutto nel giro di pochi secondi.
Apro la porta.
"Ancora tu...?"

Euphoria                                                               ~Jikook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora