Capitolo 13

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Ormai lo splendido pomeriggio è solo un ricordo, il ragazzo misterioso come sempre se n'è andato, mi ha lasciato solo. Tra i miei dubbi, le mie incertezze, le mie paure e mille sentimenti che non riesco a mettere in ordine.
La rabbia ha lasciato posto alla delusione, stanchezza e voglia di andare via, scappare, lasciare tutto e tutti, volare via da questo schifo di mondo.
Cammino per le strade ormai spoglie, l'ora è quella di tornare a casa, magari con davanti una bella tazza di ramen bollente che ti ustiona la lingua, magari al solito tavolo, magari a casa, magari ora... non ci posso credere...
Tae mi ha dato un pugno.
Abbiamo litigato, ci siamo urlati tutto quello che avevamo dentro, tornassi indietro non so se lo rifarei...
Mentre cammino con sguardo malinconico per le strade di una città divenuta fantasma dopo ore di eterno e snervante caos, sento qualcosa vibrare nella tasca posteriore dei miei jeans, velocemente afferro quel arnese, artefice nella maggior parte delle volte delle mie nottate in bianco, nell'intento di mettermi in pari con un'infinità di serie tv abbandonate su Netflix.
Noto con piacere che la persona che mi sta cercando è Hobi, "Pronto...?" domando io sentendo la mia voce più delicata del solito "Jimin... come stai...? Anzi dove sei? È l'ora di cena, forza vieni a casa..." cerca di convincermi utilizzando una voce abbastanza tranquilla e dolce... "No Hobi, non me la sente e soprattutto non ho voglia.
Mi sono stancato..." rispondo serio io, sentendo che la mia voce, traditrice, si è spezzata sulle ultime parole.
Gli occhi pizzicano.
La mente parla.
"Facciamo così... sta sera puoi venire da me, poi domani ne riparleremo e cercheremo insieme di risolvere questa situazione... che ne dici?" ormai Hobi mi conosce, da troppo, sa come convincermi ma soprattutto come calmarmi... "Grazie Hobi, come farei senza di te...?" affermo sentendo le lacrime chiedere prepotentemente di uscire, ma con una forza di volontà che non so da che parte del mio corpo sia venuta, le ricaccio dentro e sorrido sentendo che qualcosa sta andando per il verso giusto...
Mi guardo intorno e noto con estrema sorpresa che ho camminato così tanto che sono finito in una zona a me ignota, il freddo è pungente, le mie mani sono ghiacciate.
Mi sono perso.
Non so come tornare a casa o per lo meno cercare di arrivare all'appartamento di Hobi... Per fortuna sul mio cellulare ho sempre attiva la localizzazione e in un batter d'occhio riesco a organizzare il percorso per tornare sulla retta via...
Dopo quindici minuti, immersi nel gelo, con i piedi che implorano pietà, mi ritrovo davanti all'anonimo portone della casa di Hoseok.
Senza pensarci troppo suono il campanello e pochi secondi dopo qualcuno apre la porta, Hobi mi fissa e appena riconosce la mia figura sotto un'infinità di strati di maglioni e cappelli, mi abbraccia.
Un semplice abbraccio, che racchiude preoccupazione, paura ma anche tante parole che non hanno voglia di uscire. "Come stai...?" mi chiede non appena ci stacchiamo da quell'abbraccio,
che è stato fondamentale per me, "Come vuoi che stia...? Tae mi ha tirato un pugno, dentro ho più cocci rotti che organi, ho un mal di testa che rischia di scoppiarmi la testa, i piedi implorano pietà e gli occhi bruciano come arsi in fiamme... sostanzialmente bene..." affermo io con una lieve nota di ironia e sarcasmo "Vieni dentro ho preparato qualcosa di caldo..." detto questo si sposta da un lato e con il braccio destro alzato mi invita ad entrare nella sua umile dimora, subito mi fa togliere il giaccone e mi posiziona due calde pantofole davanti ai miei stanchi piedi... certo non sono le mie ma mi accontenterò... "Yoongi dov'è?" domando appena noto l'assenza di una figura essenziale, e nel mentre con gli occhi scruto gli spazi circostanti per verificare ciò...
"È tornato a casa, gli ho detto che sarebbe stato meglio se sta sera non ci fosse stato..." mi rispondo di spalle Hobi, che nel frattempo è impegnato a preparare qualche veloce pasto per la cena di sta sera. "Un po' mi sento in colpa..." comincio io, velocemente Hobi si gira interessato dall'inizio di quel monologo... "Nel senso... Povero Yoongi sta sera l'hai mandato in bianco a causa mia..." concludo scoppiando a ridere, Hobi mi guarda scandalizzato e si rigira, sento però una sottospecie di risata camuffata provenire dalla sua bocca. "Che ne dici di guardaci un film?" cerca di cambiare discorso, poverino lo imbarazza così tanto parlare di sesso... semplicemente io annuisco e nel frattempo con il telecomando scorro tra i vari film e serie Tv consigliate da Netflix.
Dopo una serata fatta di pianti, dolore, amore e felicità, ma soprattutto rabbia è finalmente arrivato il momento di andare a dormire e di azzittire, finalmente, tutto il chiasso che riempie la mia povera mente...
***
Un suono metallico rimbomba nei miei timpani e come orami da routine sono obbligato ad alzarmi... dopo aver spento la sveglia mi prendo qualche minuto ad osservare il soffitto, nel mentre la mia testa spazia, i pensieri volano, mi torna in mente il sogno di sta notte...
~"allora ti piace qui...?" Una voce dolce anzi dolcissima, un volto scuro, un ricordo lontano ma che riesco a toccare con i polpastrelli della mia mano... "È tutto stupendo... grazie amore mio... lo sai che ti amo...?"~
"Jimin! Sei sveglio?" la voce gracchiante di Hobi irrompe nella mia camera e mi obbliga a dedicargli la mia totale attenzione... "Si sono sveglio, volevi dirmi qualcosa?" domando guardandolo negli occhi senza però abbandonare il soffice cuscino..."Si, sta mattina devo uscire quindi se ti serve qualcosa prendi le chiavi di riserva nell'armadietto vicino alla porta, va bene?" mi domanda lui alzandosi dal letto su cui si era momentaneamente seduto, noto che lui è già vestito e non indossa più il suo ridicolo piangiamo color azzurro pastello, con una sotto specie di cavallo dai colori tendenti al blu e viola, al di sopra... "Dove vai...?" Chiedo curioso...
"Nulla di importante, devo fare dei giri... senti Jimin se sta sera vuoi rimanere qui forse dovresti andare a prendere dei vestiti di ricambio..." "Si hai ragione, tanto oggi Tae non ci dovrebbe essere... se non sbaglio oggi ha il turno di mattina..." detto questo con uno scatto atletico mi tiro su dal letto e indosso velocemente le ciabatte, tra una chiacchiera e l'altra Hobi mi prepara il caffè e dopo esserci salutati sparisce dalla porta...
Mi lavo.
Una doccia veloce.
Mi vesto con quello che indossavo il giorno precedente, dopo essermi preparato prendo le chiavi che si trovavano nell'armadietto e esco da quella casa che ieri sera mi ha salvato da una nottata sotto un ponte umido e freddo...
Subito il tagliente freddo che caratterizza Dicembre causa una scarica di brividi per tutta la spina dorsale, mi sbrigo quindi a raggiungere la metro e in poco tempo mi trovo davanti alla porta del mio appartamento, infilo la mano nelle tasche del giacchino e dopo qualche imprecazione riesco a sbrogliare le chiavi e i relativi porta chiavi dall'ammasso di fili e filetto che si trovano dentro le mie gigantesche tasche.
Apro la porta e un piacevole calore si posa sulle mie guance, non mi spoglio nemmeno e mi avvio subito verso camera mia, non ho voglia di perdere troppo tempo... entro e subito chiudo la porta, mi avvicino al letto con l'intento di prendere il pigiama che ogni giorno risistemo sotto il mio cuscino... Noto però un bizzarro foglio a righe sul guanciale, sono certo di non avercelo lasciato io... lascio il pigiama sul letto e comincio a leggere il messaggio misterioso...
~Amico mio...
Quello che ho fatto è imperdonabile... mi vergogno di me stesso... Ho fatto quello che mi ero sempre ripromesso di non fare mai... ti ho urlato le cose più schifose in faccia... ti ho colpito con le affermazioni più orribili... mi sono permesso di giudicare la tua vita, quando la verità è che non sono e non sarò mai nessuno per poterlo fare... amico mio lo so che hai sofferto, hai sofferto per odio, per amore e per colpa di molte persone che non hanno saputo capirti... ed io mi trovo tra quelle... amico mio ho bisogno di te, oggi mi sono svegliato e non ti ho visto dietro di me, magari mentre io cucino qualche obbrobrio culinario che tu tutti giorni ti sorbisci e nel mente ridacchi di qualche oscena battuta che rallegra tutte le mie mattine, mi fa sentire solo.
Solo da impazzire...
Scusa amico mio.
Il tuo Alieno scemo...~
Improvvisamente calde lacrime rigano le mie guance.
Ho fatto un casino.
Abbiamo fatto un casino.
Rivoglio il mio alieno scemo, la persona con cui condivido la vita più scombinata e scombussolata che ci sia... rivoglio il mio migliore amico...
Abbandono il piangiamo sul letto, scatto in piedi prendo la lettera e la ripongo attentamente nella tasca del mio giaccone e corro fuori. Voglio andare da Hobi, devo raccontargli tutto... Dopo dieci snervanti minuti in metropolitana, tra pianti isterici di bambini indisciplinati e futili chiacchiere di donne civette che non si risparmiano qualche sguardo ammiccante, arrivo davanti alla casa di Hoseok. Infilo le chiavi nella serratura e senza preavviso spalanco la porta... "Aaaaah... Yooongi.... Ahhh..." rumori abbastanza ambigui provengono dal soggiorno "Dio... Hobi-Aaaah" credo di averli beccati non proprio in momento opportuno... mi dirigo in soggiorno. 
C'è Hobi a gambe aperte sul divano e un piccolo, ma molto esperto Yoongi, nel mezzo che soddisfa il suo affamato fidanzato... "Ehm...Hobi?" provo io... "Oh cazzo Jimin che ci fai qui?!" domanda scandalizzato Hoseok cercando di coprire le sue parti intime con uno sciagurato cuscino che si trovava tra le sue grinfie... credo che non mi sederò più su quel divano... "Jimin... porco-" comincia Yoongi,
"Scusate!" urlo io coprendomi subito gli occhi e cercando di reprimere tutte le risate che si stanno formando nelle mia gola... "Esci subito da qui, o ti butto fuori a calci..."  mi bercia Yoongi dietro...
"Ma veramente io..." provo a spiegare
"FUORI!" urla furioso Yoongi... credo che dovrò fissare un appuntamento con il cecchino perché dopo il pasticcio che ho combinato oggi, Yoongi massimo mi ammazza... povero me... mi dirigo velocemente alla porta e prima di uscire urlo un "Usate le protezioni! Auguri a figli maschi!!" Almeno ho scoperto che anche il timido Hobi orgasma...
E prima che Yoongi esca a rincorrermi mi infilo in una delle entrate della metro in direzione:
Centro commerciale.
È il 18 Dicembre... Credo che dovrò iniziare a fare qualche regalo di Natale e forse per Hobi e Yoongi ho già qualche idea...

-Spazio Autrice-
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E come sempre noi ci rivediamo alle 15:30 di venerdì❤️
Ciauuu
~Bea

Euphoria                                                               ~Jikook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora