Capitolo 20

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~il cielo è azzurro.
Il sole picchia.
Gli occhi risplendono.
Il tepore riscalda le mie guance.
Sono felice.
"Amore... è stata un'ottima idea venire al mare..." sussurro tenendo sempre più stretta la mano della persona vicino a me... "Che ne dici piccolo di un bagno?" Propone voltandosi verso di me.
Il suo sorriso si allarga a dismisura, i suoi occhi luccicano, li amo.
"Lo sai che odio bagnarmi..." piagnucolo sistemandomi meglio il cappello di paglia sulla mia testa, lo uso per non scottare la pelle delle spalle... "beh, non direi visto che a letto sembra di stare in piscina..." una fragorosa risata segue questa volgare affermazione, schiaffeggio la sua spalla e un finto broncio maschera il mio sorriso.
Ci guardiamo negli occhi.
Sorridiamo.
"Lo sai che ti amo?" Sussurra, mentre il rumore delle cicale fa da colonna sonora... mi avvicino al suo viso.
Il cuore batte all'impazzata come le prime volte.
Le guance sono fuoco.
La mente è vuota.
Un bacio.
Io.
Te.
Appena ci stacchiamo, un sorrisetto prepotente mi fa intendere che in quella testolina confusionaria una malata idea si fa largo... "non ci provare nemmeno!" gracchio intuendo il malsano piano appena concepito dalla persona davanti a me. "Voglio solo abbracciarti, lo giuro!" "Non ci credo!" Mi allontano sempre di più, ormai sono a sedere sopra la sabbia e il mio comodo asciugamano è solo un candido ricordo... "vieni qui!" "Non ci penso nemmeno!"
Comincia a correre.
Io sono più veloce.
Duna più alta.
Cado.
Maledetta sabbia.
Le sue braccia circondano il mio bacino, mi trascina fino al bagnasciuga... "no no no!" Mi lamento con con tono stridulo.
Mi butta in acqua.
Sento per un attimo un silenzio assordante.
Sotto l'acqua si può fare tutto.
Sotto l'acqua ci sei solo te.
Sotto l'acqua le lacrime amare si mischiano con l'acqua del mare.
Sotto l'acqua ci si può amare.
Passiamo così questo stupendo pomeriggio:
ci amiamo fra le onde,
ci guardiamo,
ed inevitabilmente cadiamo sempre di più nel nostro amore.
Ora siamo stesi sulla spiaggia, il sole rosso è a pelo dell'orizzonte.
Il tramonto.
Dalle mie ciocche scendono timidi piccoli frammenti d'acqua, residui del bagno di poco prima... sul mio corpo le gocce formano strade proprie, scorrono senza timore e aspettano il tepore del sole per evaporare.
Non c'è nessuno, la spiaggia è nostra... un meraviglioso spettacolo della natura, il rosso colora le nostre pelli.
I nostri sguardi si incrociano,
Un bacio.
Due baci.
Tre baci.
"Piccolo, credo sia ora di avviarci verso la macchina..." ci stacchiamo per un attimo dopo un'intensa sessione di baci, "di già...?" Guardo l'orario sullo schermo del cellulare: 20.07
"Ci vorrà minimo un'ora e mezza per tornare a casa, in più il traffico è assicurato..." sconsolato mi alzo dalla sabbia, mi pulisco il costume e comincio a rivestirmi... mi volto un'ultima volta verso il mare. Un'infinità d'acqua, che continua per chilometri e chilometri, magari proprio in questo momento c'è qualcuno che sta fissando l'orizzonte del mare, magari proprio come me, magiari adesso...
"Ehi! Ti sei incantato? Guarda che è tardi!" Una voce mi richiama alla realtà..."si eccomi..." rispondo pensieroso.
Cammino a fatica sulla superficie morbida della sabbia, in silenzio ci avviciniamo alla macchina... "perché non restiamo ancora un po'?" Provo invano con voce bambinesca... "Dai amore... è tardi e la strada è ancora lunga, ti prometto che ci torneremo presto... va bene?" Mi guarda negli occhi, le sue mani circondano il suo viso... ci scambiamo un intenso sguardo.
Abbiamo sigillato il nostro patto.
Salgo in macchina.
Comincia il viaggio.
In poco tempo raggiungiamo l'autostrada, ormai il sole è tramontato c'è ancora un po' di luce, ma credo che durerà per poco ormai... mi guardo in torno. "Ehi, ti va se metto un po' di musica?" Chiedo "certo, metti quello che voi..." risponde subito la persona alla mia destra. "Allora... abbiamo: Pink Floyd, Queen, Linkin Park... Ah! Ho anche delle canzoni di-" "ho detto: metti quello che vuoi" mi interrompe bruscamente. "Perché mi devi rispondere male?" Chiedo leggermente infastidito... "sto guidando, sono stanco e tu pensi soltanto a quattro canzoni di merda!" Sbotta "ti avevo detto di sbrigarti ed ora siamo in un cazzo di casino per colpa tua!" Abbasso inevitabilmente gli occhi... "scusa..." "scusa un cazzo, tanto a te che cosa frega! Non abbiamo cenato e siamo imbottigliati in autostrada in più, io sono molto stanco..." "Devi farmi pesare sempre tutto?" Urlo esasperato. "Non è certo colpa mia..." continuo sentendo la rabbia salire sempre di più... "mi hai rotto il cazzo con i tuoi modi di fare da bambino di 5 anni!"
Accelera.
"Io non voglio certo fare da balia a te!"
Accelera.
"Non ce la faccio più"
Accelera.
Si volta verso di me.
"Hai capit-".
Nero.
Vuoto.
Silenzio.
Le mie orecchi sentono solo un fischio.
Buio.
Amore dove sei?
Nessuna risposta.
Perché non sento niente?
Perché non sento le mie gambe?
Amore riesci a sentirmi?
La voce non esce.
Perché non riesco a parlare?
La testa pulsa da impazzire, un sapore ferrato di sangue popola la mia bocca.
Un attimo prima la macchina era in movimento...
Ora...
È ferma.
Non sento niente.
Aiuto.
Amore...?
Ti amo.
Buio.~

~Spazio Autrice~
Buon pomeriggio a tutti! Come procedono le vacanze? Tutto bene? Come sempre se il capitolo vi è piaciuto lasciate una stellina o un commento, noi ci rivediamo venerdì alle 15:30 con il prossimo capitolo!
Ciaoooooo
~Bea❤️

Euphoria                                                               ~Jikook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora