Capitolo 3

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Dopo aver messo accuratamente il bigliettino accanto alla sua mano decido di picchiettare il suo avambraccio con la punta del tappo della mia bic blu, lui sembra risvegliarsi da una sottospecie di torpore... Lentamente sposta il suo sguardo concentrato dalla lezione verso di me, e vedo una strana espressione dipingersi sul suo volto, con la penna gli faccio cenno di abbassare la testa per leggere, così, il mio biglietto. Lui un po' scettico lo trascina sotto i propri occhi così da poter leggere il contenuto con maggior privacy; io, però, troppo curioso della sua reazione decido di restare ad osservare quel viso così perfetto... Lui velocemente legge quelle poche righe che compongono il mio semplice messaggio, si gira verso di me e finalmente osservo i suoi occhi dalle sfumature così scure e criptate... Sul suo volto si dipinge una seconda espressione, questa volta di tristezza mischiata a nostalgia. I suoi occhi, che fino a quel momento erano rimasti impassibili, si ricoprono di un velo di lacrime... Prima che potessi anche solo chiedergli il perché, il misterioso ragazzo raccoglie le poche cose sparse sul piccolo banco messo a disposizione agli studenti e, senza neanche aspettare la fine della lezione, scappa via lasciandomi pieno di domande e dubbi sul quel misterioso quanto strano ragazzo dai capelli di color cioccolato...
Finita quella bizzarra lezione rimetto l'astuccio rosa nel mio zaino e mi avvio verso la fermata del bus, così da potermi dirigere verso il luogo dal quale tiro fuori qualche soldo che metto da parte e con i quali pago l'affitto insieme a TaeTae... Ma un suono fin troppo conosciuto mi riporta alla realtà, sento qualcuno singhiozzare da dietro l'edificio... Mi affretto, quindi, a seguire il suono per capire, da chi provenisse.
Ciò che vedo mi lascia spiazzato.
Quel fottuoto ragazzo è davanti a me e sta piangendo silenziosamente, ha gli occhi fissi in avanti come se con la mente stesse ripercorrendo dei momenti della propria vita, non si accorge neanche della mia presenza. Lentamente mi avvicino "Hey tutto okay? Mi dispiace per prima non intendevo offenderti in alcun modo..." provo io con un tono di voce quasi flebile e difficile da capire...
"Park ti do un consiglio..."
Comincia a pronunciare queste parole con un tono così freddo capace di congelare anche quella stella di fuoco che dall'alto ci tiene ancora in vita.
Sposta il suo sguardo, tradito dal rossore del pianto recente, su i miei occhi intimoriti...
"Non considerarmi.
Non parlarmi.
Non farti i cazzi miei.
Chiaro?" scandisce parola per parola con tono serio e quasi urlando la retorica domanda finale...
Io leggermente spaventato ed intimorito annuisco freneticamente, mi volto e comincio a camminare a passo svelto verso la fermata del bus, sperando di non aver perso l'autobus per quel deficiente...Non ho voglia di essere trattato così da uno sconosciuto... E tanto meno di arrivare in ritardo sul mio luogo di lavoro. Per mia fortuna il bus era appena arrivato quindi, con un balzo riesco ad entrare ed a posizionarmi negli ultimi posti così da poter godermi di un po' di pace.

Euphoria                                                               ~Jikook~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora