Nobody's Perfect

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P. O. V.   Jonathan

~ let her go ~

Spesso facciamo promesse che non siamo in grado di mantenere. Proviamo a fare del bene, ma finiamo sempre per soffrire. Chiediamo agli altri di restare, ma siamo i primi a scappare.

L'aria profuma ancora di lei, le mie labbra non lasciano il suo sapore, mentre la mia mente non riesce a dimenticare le sue parole.

Non so cosa sia successo tra di voi e non lo voglio nemmeno sapere, ma se sei sicuro di amarla, allora vai e riprenditela. Perché la vita è una sola e non va vissuta di rimpianti. Io farei di tutto per svegliarmi almeno una volta, accanto ad una persona vera, una persona che mi ama per quella che sono. Ma se non sei sicuro di cosa provi, allora non usare persone più confuse di te, non usare chi ha già un cuore pieno di crepe, perché finirebbe per spezzarsi, ma questa volta per sempre. Tu lo sapevi, hai capito più cose tu di me, che mio fratello in sedici anni. Io mi fidavo di te, dopo tanto mi sentivo finalmente a casa, mi sentivo protetta, ma come tanti ti è bastato poco per decidere di farmi soffrire.

Ed è in quel momento, che ho capito che se né stava andando. E non da questo posto, ma da me. Mi stava lasciando andare, nonostante i suoi occhi gridassero di restare. Quegli occhi pieni di dolore, delusione e sofferenza. Ripenso a quella domanda fatta in stilenzio, prima di scomparire tra il buio, e al suo sguardo che mi pregava di prenderla, di non lasciarla andare, ma io sono rimasto fermo, lasciando che quella piccola luce di speranza, si spegnesse ancora una volta. È stata una mia scelta, allora perché mi sento così vuoto.
frustrato, passo le mani tra i capelli, scompigliandoli.
Le immagini di noi, delle nostre labbra, del bacio che bramavo, da quando l'ho vista scendere dalla macchina, invadono la mia mente, insieme al ricordo insistente di Crystal. La amo ancora, è questo quello che ho detto ad Arya. Perché? Perché per un istante, anche se piccolo; mentre la baciavo e la stringevo tra le mie braccia, non sono i suoi occhi scuri che ho visto, ma quelli chiari di una ragazza ormai lontana. Alzo lo sguardo verso il cielo, incapace di fare altro. Non sono pronto a perdonarla, non sono sicuro di cosa provo per Crystal, se sia stato solo un momento di debolezza, ma devo chiarire con Arya prima di allontanarmi da lei e farle ancora del male. Non sono perfetto, nessuno lo è. Sono i nostri difetti a renderci unici, ma sono proprio questi a renderci deboli e ad allonare persone a cui  teniamo più di noi stessi. Ho allontanato Arya per il suo bene, ma non sono riuscito a evitare di farle male. Come con lei, ho rovinato tante cose. Ho trascurato molte persone e incolpato altre per i miei sbagli, sono stato egoista troppe volte, ma ora ho esagerato e sono sicuro che se James lo venisse a sapere, non si limiterebbe ad urlarmi contro; e io non farò niente per fermarlo. Stasera le stelle sono così tante, brillano come cristalli, illuminando il cielo di blu scuro, quasi nero come la mia anima. Continuo a guardarle, come se mi potessero mostrare una via, per poter fare la scelta giusta. In entrambi i casi soffrirà qualcuno. Crystal è il passato,  uno di quelli che mi ha regalo molto, ma ha anche tolto tanto. Una costante che mi aiutava a respirare, a vivere e a sorridere. Era la ragione per cui affrontavo tutte le giornate, il suo sorriso la mia forza. Per descrivere Arya non basterebbe nemmeno un intero libro. È una continua scoperta. Potrebbe incantare chiunque con i suoi occhi, con le sue parole, con la sua voce e i suoi piccoli gesti. È fragile, ma una guarriera allo stesso tempo. Parla poco, ma con gli occhi trasmette il mondo. Si nasconde dietro a quella corazza di stronzaggine, pensando di allontanare gli altri, ma riceve solo l'effetto contrario. Sapevo che Derek si sarebbe avvicinato a lei, soprattutto dopo averla vista con me. E non lo biasimo, la bellezza di Arya è in grado di attirare chiunque, ma non posso lasciare che le sue abitudini rovinino anche lei. Non sono pronto a perdere un'altra persona a causa sua. Se ripenso a quanto le era vicino e a come cercava di ingannarla con la sua finta innocenza, lo prenderei ancora a pugni. Lentamente torno in spiaggia, dove sono tutti riuniti per un falò e una notte sotto le stelle. Cammino calpestando le foglie secche, sentendo il suono della musica crescere. Arrivo in spiaggia dove vedo alcune persone in acqua, nonostante l'ora e altre sedute intorno al fuoco. Cerco con lo sguardo i ragazzi e quando vedo Ethan seduto su un tronco vicino al falò, lo raggiungo. Non sembra fare caso alla mia presenza, il suo sguardo è fisso sull'immagine di sua sorella, appoggiata contro il petto di James e una sigaretta tra le labbra.

You are my alwaysDove le storie prendono vita. Scoprilo ora